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La comunicazione social dei calciatori in quarantena

Chi si sta reinventando meglio restando a casa

La comunicazione social dei calciatori in quarantena Chi si sta reinventando meglio restando a casa

Con il calcio giocato fermo, i calciatori sono stati obbligati a dare un nuovo ordine alla propria routine quotidiana anche sotto il profilo social. Se fino a qualche tempo fa si discuteva su come stessero diventando un problema per gli sportivi, oggi, invece, i protagonisti dello sport più popolare del mondo stanno dimostrando una grande ed inaspettata capacità di ''reinventarsi'', fissando nuovi standard che serviranno come parametro anche quando la situazione tornerà alla normalità.

L'obiettivo è che nessun tifoso si senta ''abbandonato'' dai propri idoli nemmeno in un momento in cui il calcio è realmente ''la cosa più importante delle cose meno importanti”. Quindi non bisogna fare riferimento solo alla qualità dei contenuti ma anche alla personalità di chi li crea e li condivide, senza dover necessariamente giudicare l'offerta - cioè il post o la story - con un ''giusto'' o ''sbagliato''.

Per un Marchisio che continua a distinguersi per l’impegno civile e per la vicinanza a medici e infermieri, c’è un Douglas Costa che si diverte a dribblare il cane sul terrazzo di casa; per un Bonucci che è stato tra i primi a prestare il proprio volto per la campagna #distantimauniti, c’è un Acerbi annoiato a Roma che fa finta di pescare in casa; per ogni Totti o Messi che danno nuovo smalto alla #palleggichallenge – iniziativa lanciata a suo tempo da ''Calciatori Brutti'' a scopo benefico, prima di essere modificata nella versione con la carta igienica da Lele Adani – c’è un Ciro Immobile star incontrastata di Instagram grazie agli sketch con la moglie Jessica, in una sorta di versione moderna di ''Casa Vianello''. ''Durante il periodo di quarantena i calciatori social devono provare a sperimentare e sperimentarsi'', ha detto Max Sardella, Influencer e Sport Marketing Manager. ''Significa fare una diretta in più, significa trovare nuove piattaforme per comunicare. I social media sono intrattenimento e durante un periodo come questo un intrattenimento fatto di leggerezza, ma anche di contenuti di spessore, può essere l’opportunità per dare un messaggio importante ai tifosi''.

A proposito di nuove piattaforme, su TikTok sta spopolando Alphonso Davies: dopo la fantastica (re)interpretazione di una delle scene più iconiche di Brooklyn Nine-Nine, il terzino del Bayern Monaco continua a postare video in cui dimostra la propria verve da comico, fornendo una valida alternativa alle varie challenge in cui si cimentano compagni di squadra e avversari. Più basic, invece, i contenuti di Sergio Ramos che posta spezzoni di vita familiare o programmi di allenamento per chi vuole mantenersi in forma tra le mura domestiche alla maniera del capitano del Real Madrid.

Quello del workout è un argomento ricorrente nella narrazione del calciatore social del XXI secolo: tre delle ultime quattro foto postate da Cristiano Ronaldo su Instagram hanno come sfondo la palestra della sua casa di Madeira con sua mamma Dolores ripresasi dopo i problemi di salute di inizio marzo; non si tratta più di ostentare uno stile di vita fatto di agi, ma di offrire una visione più ampia della propria personalità per provare a smontare la convinzione che i calciatori siano ricchi annoiati e privilegiati, anche in un momento storico in cui non hanno nulla da offrire ''in cambio'' di questi privilegi. In questo senso le immagini di Firmino che suona il pianoforte offrono una visione inaspettata e che aiuta a sentirsi davvero tutti uguali nella condivisione di un evento che rivoluzionerà le nostre vite, non solo sui social. Rimaniamo in attesa di altri gesti concreti come quello che ha fatto Messi, annunciando il taglio degli stipendi dell’intera rosa del Barcellona con un post su Instagram. Perché in quarantena si fa anche così. Dentro e fuori dal campo, dentro e fuori dai social network.