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Le 10 migliori vendette nel mondo del calcio

Dagli olandesi a CR7-Messi, Neymar è solo l'ultimo di una lunga lista

Le 10 migliori vendette nel mondo del calcio Dagli olandesi a CR7-Messi, Neymar è solo l'ultimo di una lunga lista

Se è vero che "la vendetta è un piatto che va servito freddo", è pur vero che "una delle migliori vendette è la felicità, perché non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice". Ed esiste momento più felice di un'esultanza dopo aver segnato un gol? Molti calciatori vi risponderebbero di no, perché i brividi e le emozioni che produce un gol non ha paragoni. L'euforia che segue il momento in cui il pallone gonfia la rete si raddoppia quando esultare equivale a togliersi dei sassolini dalle scarpe. La lista delle "revenge celebrations" è davvero lunga e senza tempo, perché la vendetta dopo un gol è una moda che non svanisce mai. Quali sono le migliori?


Neymar vs Erling Haaland

È il più giovane in classifica e non tutti hanno compreso il motivo della vendetta che prima Neymar e poi tutti i giocatori del PSG hanno riservato a Erling Haaland, attaccante del Borussia Dortmund. Poche ore prima della partita, il giocatore norvegese ha postato su Snapchat una foto in cui diceva che Parigi era la sua città. O'Ney deve essersela legata al dito e deve aver diffuso la notizia nello spogliatoio del PSG.

Dopo aver ribaltato il risultato dell'andata e dopo aver rispedito a casa la squadra tedesca, i festeggiamenti sono proseguiti negli spogliatoi, dove il più scatenato è sembrato Kylian Mbappe - lasciato a riposo per via di febbre e mal di gola che hanno preoccupato lo staff medico parigino. Dopo la festa nello spogliatoio del Par Des Princess, Neymar ha continuato la sua crociata, prendendo ancora di mira la tipica esultanza di Haaland. In un post su Instagram, il brasiliano ha ribadito il concetto: "Paris our city, not yours". 


Diego Pablo Simeone vs Cristiano Ronaldo

Storia che risale alla scorsa stagione, anche se per anni CR7 è stato l'incubo principale del Cholo Simeone. Il tecnico dell'Atletico Madrid ha visto sfumare diversi titoli nazionali e internazionali, perseguitato dalle prestazioni del Real Madrid di Cristiano Ronaldo. L'episodio in questione si riferisce all'ottavo di finale tra Juventus e Atletico. La partita di andata fu vinta dagli spagnoli 2-0, con tanto di esultanza fuori controllo del Cholo, ma al ritorno i torinesi si sono imposti per 3-0, grazie alla tripletta di CR7. 

Al termine di una epica rimonta dei bianconeri, Cristiano Ronaldo - che già al Wanda Metropolitano ricordava a tifosi e giocatori il numero di trofei che ha in bacheca - ha ripreso l'esultanza di Simeone, infiammando lo Juventus Stadium e finendo sulle prime pagine dei giornali italiani e spagnoli. "Los huevos grandes" non appartengono solo all'ex Lazio e Inter, ma anche ad un giocatore che fa tripletta e ribalta il risultato dell'andata. Anche se ha cambiato nazione e e campionato, CR7 resta ancora l'incubo principale del Cholo


Layvin Kurzawa vs Svezia U21

Qualificazione per il campionato europeo under 21 2015. La Francia da un lato, la Svezia dall'altro. Si gioca in casa degli svedesi e si sente. I padroni di casa giocano alla grande e all'85esimo sono avanti 3-0. La qualificazione sembra cosa fatta, ma un gol dell'attuale terzino del PSG complica tremendamente le cose. Kurzawa segna e sbeffeggia i giocatori svedesi, rei di aver festeggiato troppo presto.

La storia ci dirà che chi ha festeggiato troppo presto è proprio Kurzawa. Pochissimi minuti dopo arriva il gol di Oscar Lewicki, il secondo della partita. Questo sarà molto più pesante, perché varrà l'accesso ad Euro2015 per la Svezia U21. A fine partita vanno tutti ad abbracciare Lewicki e tutta la squadra farà il giro del campo mimando l'esultanza che Kurzawa aveva fatto proprio in faccia ai giocatori svedesi. Never celebrate too early, Layvin


Lionel Messi vs Cristiano Ronaldo

Il Clasico nel Clasico. Lo scontro tra i due giocatori più forti del pianeta ha per anni paralizzato il mondo dello sport, una sfida nella sfida che coinvolgeva davvero tutti e che non si limitava al campo. CR7 e Messi sono due straordinari realizzatori e i loro numeri sono da capogiro. Cristiano ha costruito un vero e proprio brand dietro la sua esultanza, mentre Messi non ha mai reso iconico quel determinato gesto. In uno degli ultimi scontri tra Barcellona e Real Madrid che ha visto coinvolti entrambi i giocatori, si ritrova proprio una storia di "revenge celebration".

Al Santiago Bernabeu Messi non ha giocato sempre le sue migliori partite, ma il 23 aprile 2017 rientra nel novero delle partite giocate da alieno. A Madrid il Barça vince 2-3, con gol al 93esimo della Pulce. Dopo il gol-vittoria, Messi si leva la maglia, la gira e mostra il suo nome, quello del giocatore più forte del mondo. Ronaldo riproporrà la stessa identica esultanza al Camp Nou, quando segnerà un incredibile gol da fuori area, siglando l'1-3 che consegnerà la Supercoppa spagnola ai Blancos. Passerà alla storia come "revenge shirt celebration".


Mario Balotelli vs Roman Weidenfeller 

In questa lista speciale non poteva mancare Mario Balotelli. Tra le "balotellate" meno dannose della carriera di Mario c'è sicuramente il rigore segnato al Borussia Dortmund, quando era un Citizen. Gara di Champions League tra il Manchester City e l'armata gialla di Klopp. È il 2012 e il rigore pareggerà i conti sull'1-1. Il portiere del Borussia, però, decide di stuzzicare Mario prima della battuta, una tattica che spesso utilizzano gli estremi difensori per distrarre e innervosire il giocatore designato a calciare il penalty

I tentativi del portiere tedesco non sortisce grandi effetti. Balotelli segna, va a raccogliere la palla e mentre supera la linea di porta mima il segno delle "chiacchiere", come a voler sottolineare che parlare non serve a nulla. 

 

Zlatan Ibrahimovic vs Julio Cesar

Situazione analoga alla precedente, ma con due grandi amici come protagonisti. Nel derby del 6 maggio 2012 viene assegnato un rigore molto generoso al Milan sul finale di primo tempo. L'Inter in porta ha l'Acchiapasogni, ma per l'occasione il portiere brasiliano decide ugualmente di andare a dire due paroline ad Ibra, suo grande compagno ai tempi della Pinetina. Dopo averlo stuzzicato a sufficienza, lo svedese calcia e realizza il gol dell'1-1. L'esultanza è dedicata tutta all'ex compagno di squadra, suggerendogli di girarsi e di controllare dove fosse finita la palla.

Dopo anni, Julio Cesar ha rivelato in un'intervista cosa si sono detti in quell'occasione: "Gli ho detto 'Guarda che ti conosco bene e so che lo tirerai forte e centrale!' poi gli ho fatto la linguaccia. Ma è servito solo per farlo arrabbiare. Lui ha tirato con ancora più cattiveria e dopo avermi segnato mi ha detto 'Adesso vai in porta e prendi la palla'".

 

Ruud Van Nistelrooy vs Antoni Lima Solá

Ancora squadre nazionali, ma stavolta senior. La partita dice poco in termini tecnici, perché sull'erba si sfidano l'Olanda e l'Andorra, non propriamente una corazzata. Partita di qualificazione al mondiale 2006, risultato mai in discussione, ma Antoni Lima Solá pensa bene di andare a dar fastidio a Ruud Van Nistelrooy, uno degli attaccanti più forti del mondo in quel periodo. 

Il bomber olandese sbaglia un calcio di rigore e il giocatore avversario pensa bene di sbeffeggiarlo davanti a tutti. L'ex attaccante del Manchester United non la prende benissimo, ma soprassiede. Qualche minuto più avanti, Van Nistelrooy segna e cerca con lo sguardo proprio Antonio Lima Solá per esultargli in faccio - nel senso letterale del termine. Quel 7 settembre 2015 è diventato per tutti gli orange l'anniversario della vendetta di Van The Man

 

Nuri Sahin vs Lukas Podolski

Anche qui bisogna fare un salto indietro nel tempo. Nuri Sahin è uno dei pilastri del centrocampo del Borussia, mentre Lukas Podolski è l'astro nascente di un Colonia rivelazione del campionato. I due si cercano per tutta la partita, in maniera più o meno lecita. Qualche colpo proibito tra i due scalda gli animi e Lukas mima il gesto del "3 a 0" a Sahin. Quel punteggio di riferisce alla vittoria schiacciante della Germania di Podolski ai danni della Turchia di Sahin.

Il giocatore turco, però, avrà modo di rifarsi qualche minuti dopo, non solo segnando il gol del vantaggio del Borussia Dortmund ma andando a scivolare ed esultare proprio sotto i piedi di Podolski. La vendetta va servita fredda ed è così che è stato per Nuri Sahin. 

 

Robin Van Persie vs Oğuzhan Özyakup

Da un olandese ad un altro. Il passaggio di testimone tra Van Nistelrooy e Robin Van Persie non è mai avvenuto ufficialmente, ma in molti ritengono che l'ex attaccante di United e Arsenal sia uno degli eredi di Ruud. Nel finale di carriera, però Van Persie ha scelto la Turchia per scaricare le sue ultime cartucce. Ha scelto il Fenerbahçe, non senza trovare rogne. Il campionato turco è uno dei più ruvidi in termini di agonismo e lo ha scoperto presto Van Persie.

Oğuzhan Özyakup - olandese naturalizzato turco - è uno dei centrocampisti del Beşiktaş quando incrocia Robin. I due spesso vengono a contatto e nessuno dei due sembra tirarsi indietro. Dopo uno scontro tra i due, Oğuzhan fa uno strano gesto nei confronti di Van Persie, con quest'ultimo che non la prende proprio benissimo. Al sessantasettesimo, l'olandese tirare una punizione destinata quasi più alla faccia di Özyakup che alla porta. Al minuto 71, però, Robin sblocca la gara e va ad esultare proprio accanto al giocatore del Beşiktaş. "Wraak" si dice in olandese, semplicemente vendetta. 

Jose Mourinho vs Juventus Stadium

La bonus track è dello Special One e non servirebbe dire altro. Il Manchester United di Mourinho non verrà ricordato nella storia dei Reds come la miglior squadra di sempre, nonostante un trofeo prestigioso portato a casa. Nell'edizione della Champions League 2018-2019, lo United fa visita alla Juve e sbanca lo Stadium. per garantirsi il passaggio del turno.


L'ex allenatore di Inter, Porto e Real era stato beccato dai tifosi bianconeri anche all'andata, all'Old Trafford di Manchester. I percorsi tra Juventus e Mourinho non sono nuovi, non sono attuali, ma non passano mai di moda. Dopo il triplice fischio, l'allenatore portoghese entra in campo per salutare tutti e porta la mano verso l'orecchio, come per dire "ora che ho vinto, non vi sento". Lo Special One, appunto.