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Non conviene far arrabbiare Shaquille O'Neal

Le cose da non fare con il centro più dominante di sempre

Non conviene far arrabbiare Shaquille O'Neal Le cose da non fare con il centro più dominante di sempre

I 216 centimetri e i 147 chili sarebbero già ottimi motivi per non stizzire il giocatore NBA con il maggior numero di soprannomi - e hobby/mestieri - della storia. Shaquille Rashaun O'Neal è stato nei suoi 20 anni di carriera in ordine sparso Superman, Daddy, The Big Aristotle/Shamrock, Diesel ed MDE (il meno usato ma il più congeniale). Uno dei giocatori più dominanti di sempre (Most Dominant Ever) ha rappresentato una minaccia costante nel pitturato, anche quando ormai l'atletismo era a livelli molto bassi. Qualora servano ulteriori motivazioni, tocca salire sulla mitica DeLorean DMC-12 progettata da "Doc" Brown in Ritorno al futuro e lasciare che il flusso catalizzatore faccia il resto.

NON CONVIENE - Rifiutare le richieste

La prima tappa è il 6 marzo 2000, esattamente 20 anni fa. È il 28esimo compleanno di Shaq e siamo in termini cestisti all'apice della forma - sarà infatti la prima delle tre stagioni consecutive in cui arriverà il titolo. Partita allo Staples contro gli allora malcapitati cugini dei Clippers. La città degli angeli era già giallo-viola, ma i Lakers non perdevano occasione per ribadirlo. Essendo un'occasione speciale, Shaq chiede alla dirigenza dei Clippers (squadra di casa) 12 biglietti omaggio per portare un po' di amici alla partita. A poche ore dalla palla-a-due, la richiesta gli fu negata dai dirigenti. Fin dal primo approccio si intuì che non era la classica sessantunesima partita di regular season. Shaq decise di demolire gli avversari come non aveva mai fatto prima: 61 punti, 24/35 dal campo, 23 rimbalzi e per non farsi mancare nulla segnò anche 12 tiri liberi. Prima di uscire dal campo per la standing ovation classica post-career high, cercò con lo sguardo i dirigenti dei Clipper e si preoccupò di far sapere che non gli conveniva più rifiutare le sue richieste. Mai mettersi contro una macchina da guerra, a maggior ragione se motivata ad allacciarsi le scarpe sul serio.


NON CONVIENE - Commettere falli duri

Il titolo del video sotto parla chiaro. Brad Miller, centro dei Bulls, prova a fermare con le brutte maniere un uomo che non poteva essere fermato se non con mezzi illeciti. La reazione del #34 dei Los Angeles Lakers non è stata tranquillissima. Dopo aver caricato un paio di volte il destro, Shaq lascia partire un colpo che sfiora soltanto Miller per fortuna nessuna conseguenza fisica rilevante, ma il giocatore dei Bulls ha davvero sfiorato il peggio.

Shaquille O'Neal vs Brad Miller

 

NON CONVIENE - Discutere

Bill Laimbeer, mai noto ai più come la grande promessa del basket NBA, è passato alla storia entrando da una porta decisamente inusuale. Bill era il go-to-guy dei Pistons quando venivano messe in pratica le Jordan rules, ovvero una serie di azioni difensive che portavano i Pistons ad aggredire - senza esclusione di colpi - i Chicago Bulls di MJ. In questa occasione, Laimbeer prova a riservare lo stesso trattamento ad un giovane Shaq che, però, viene placato subito da Alvin Robertson. Placcaggio del tutto pacifico, conoscendo le attitudini di Shaq. Deve essere scappata inavvertitamente qualche parolina di troppo e da lì lo scambio di vedute con il centro dei Magic. Da un semplice episodio di trash talking ad un colpo durissimo sul viso dell'avversario.

Shaquille O'Neal vs Alvin Robertson

 

NON CONVIENE - Reagire

Forse l'episodio più eclatante e negativo della carriera di Shaq. Situazione simile alle altre, stavolta a parti invertite: Charles Barkley fa saltare la difesa dei Lakers che decide di non andare per il sottile. Nei paraggi c'è O'Neal che fa sentire la sua presenza a Barkley. La stella dei Rockets non ci sta e reagisce in malo modo, tirando la palla addosso a Shaq. Ne nasce una rissa tra due pesi massimi, una delle più difficili da sedare considerando la stazza dei due personaggi coinvolti. Verranno naturalmente esclusi entrambi. E pensare che oggi sono i due principali frontman per ESPN...

Shaquille O'Neal vs Charles Barkley

 

NON CONVIENE - Schernire

Terza maglia diversa per Diesel nel nostro viaggio. Siamo allo Staples Center di LA, ma stavolta i Lakers sono gli avversari di un O'Neal che si è accasato ai Miami Heat. Dopo l'addio di Shaq i Lakers hanno avuto grande difficoltà a trovare un centro degno di questo nome. Questo fino all'arrivo di Andrew Bynum, osannato dai fan purple-and-gold come il nuovo Shaq. Ovviamente partita segnata in rosso sul calendario del prodotto da LSU. La sequenza è questa: Shaq abusa di Bynum, mettendo a segno uno dei suoi classici tap-in in schiacciata; torna in difesa con la faccia di chi sa che deve chiarire una faccenda; palla a Bynum per la giocata della vendetta: perno, movimento in post e schiacciata del giovane Laker. Nell'altra metà campo Shaq decide di risolverla in altro modo.

Shaquille O'Neal vs Andrew Bynum

Oggi Shaq compie 48 anni e spesso ha dichiarato che il personaggio che era quando dominava sui parquet NBA non gli appartiene più. Senza quegli episodi, però, non sarebbe diventato forse un deejay, un produttore musicale, un attore, un rapper, uno showman, un rapper.