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Essere presidente su Instagram

Perché Steven Zhang utilizza le Instagram stories per comunicare?

Essere presidente su Instagram Perché Steven Zhang utilizza le Instagram stories per comunicare?

Nuove frontiere digitali, anche nel settore delle "proteste contro le istituzioni sportive". Le sperimenta Steven Zhang, presidente dell'Inter, che attacca duramente il presidente della Lega Paolo Dal Pino, definendolo un "pagliaccio", con tanto di aggiunta di emoji! La furia del #1 dei Nerazzurri si è sprigionata sui social e più specificatamente nelle Instagram stories dell'account personale del presidente.

Giocare con il calendario e mettere sempre la salute pubblica al secondo posto: sei probabilmente il pagliaccio più grande che abbia mai visto. 24 ore? 48 ore? 7 giorni? Cos'altro? Quale sarà la tua prossima mossa? Ora ci vieni a parlare di sportività e di una competizione limpida. Come puoi farlo quando non proteggi i nostri calciatori e i nostri tecnici, chiedendo loro la disponibilità a giocare per te tutti i giorni, a tutte le ore? Sto parlando con te, Paolo Dal Pino, il nostro presidente di Lega. Vergognati. Devi alzarti e prenderti le tue responsabilità, questo è quello che si fa nel 2020". L'attacco di Zhang prosegue: "Ovunque nel mondo, e non conta che una persona tifi Juventus o Inter o che non tifi a prescindere, si mette la sicurezza al primo posto. E' la cosa più importante per tutti: per la famiglia e per la società.

L’espressione “Parole dure di un uomo davvero strano” che ha reso celebre Kent Brockman si può trasformare in “Parole dure dette in maniera davvero strana”. L’impeto e l’ira di Zhang non conoscono freno e probabilmente neanche modo. Affidare ad una story un messaggio di protesta così importante - al di là dei termini utilizzati - è un danno non indifferente non solo per un presidente di Serie A ma soprattutto per la squadra che lo stesso rappresenta. Una caduta di stile evitabile, probabilmente raccogliendo la rabbia e metterla nero su bianco attraverso un comunicato ufficiale con modo e forma. Uno dei migliori tweet del momento è “Comunicato is for boomer”, sottolineando come le dure parole di Zhang siano più uno sfogo d’un ragazzo di 26 anni che di un presidente che è chiamato a fronteggiare una situazione in cui vede lesi i diritti dei suoi giocatori e del suo staff.

Zhang non è nuovo all’utilizzo dei social personali in chiave lavorativa, proprio com’è successo nel caso della possibile collaborazione tra la sua Inter e Palm Angels. In questa occasione, invece, la vicenda ha avuto risvolti molto negativi, tanto da obbligare la Procura della Figc, guidata da Giuseppe Chinè, ad aprire un’inchiesta.

Il calcio italiano ci ha abituati a personaggi di potere molto particolari: Luciano Gaucci, Massimo Cellino, Enrico Preziosi, Maurizio Zamparini, Aurelio De Laurentiis, Massimo Ferrero sono solo i più in vista. Ognuno è caratterizzato da una peculiarità: dalla tendenza all’esonero precoce alla esuberanza davanti alle telecamere; dagli investimenti folli ad episodi che ormai sono diventati cult. Da ieri sera, a questa lista appartiene anche Steven Zhang.

In casa Inter l'attenzione e i riflettori sono puntati sul presidente. Ma chi è più anacronistico, Marotta che nel 2020 utilizza ancora trasmissioni televisive per ribadire le sue idee o un ragazzo che va oltre e si sfoga via social?