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Com'erano i biglietti della Serie A negli anni '70

Dalla bellezza della carta al QR code sugli smartphone

Com'erano i biglietti della Serie A negli anni '70 Dalla bellezza della carta al QR code sugli smartphone

Angelo Trofa ha postato su Twitter alcuni biglietti per le partite di Serie A degli anni '60 e dell'inizio degli anni '70.
Il noto designer italiano si è soffermato sui dettagli dei biglietti: i colori, l'impostazione grafica, i diversi loghi, la presenza degli sponsor. Un semplice tweet ha generato molte interazioni, risvegliando quella generazione di nostalgici che fa fatica a rivedersi nel calcio moderno.   


Il biglietto è una di quegli elementi del calcio senza tempo, uno di quelli che raramente scomparirà. È cambiata la sua forma, è cambiata la sua dimensione e le sue modalità di utilizzo, tralasciando forse il fascino della carta per seguire i trend tecnologici. La veste grafica del tagliando di ingressi agli stadi è un aspetto che da sempre contraddistingue il calcio, specialmente quello italiano per motivi ovvi. Dalla semplicità e dalle piccole dimensioni di biglietti degli anni '30 e '40, passando per le diverse colorazioni nei decenni successivi, fino ad arrivare ad un biglietto che più del 50% degli spettatori moderni non tocca neanche fisicamente. 


L'evoluzione tecnologica ha sicuramente influito tantissimo sui biglietti, soprattutto in termini di comodità d'utilizzo e rapidità d'acquisto. Non essere obbligati a lunghe code per ottenerlo e poter fare tutto standosene seduti a casa o in ufficio, anziché non essere costretti a stampare un foglio da esibire agli ingressi, sono solo due dei tanti pro che i nuovi strumenti hanno dato ai tifosi e agli spettatori.