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Esiste una spiegazione per le esultanze di Ciro Mertens?

Sì per fortuna, perché sono le più imbarazzanti della Serie A

Esiste una spiegazione per le esultanze di Ciro Mertens? Sì per fortuna, perché sono le più imbarazzanti della Serie A

Dries Mertens alle 21:31 è diventato il miglior realizzatore della storia dell'SSC Napoli, ex equo con Marek Hamšík. Un gol, quello realizzato al 30esimo minuto del match di andata degli ottavi di finale contro il Barcellona, che gli è servito per arrivare a quota 121 reti realizzate con la maglia del club partenopeo. L'attaccante belga ha impiegato 2310 giorni per arrivare in cima alla classifica del marcatori del Napoli. Dries "Ciro" Mertens ha conquistato tutti da quel 30 ottobre 2013, da quando segnò il suo primo gol con la maglia azzurra all'Artemio Franchi di Firenze. 

Agganciato Hamšík e staccato Diego Armando Maradona, Mertens non solo lascia il segno quando "gonfia la rete" ma soprattutto quando esulta dopo averlo fatto. Non è la prima volta che il folletto belga fa parlare di sé per le strane e singolari esultanze. Già in occasione del gol contro la Roma del 4 marzo 2017, Mertens aveva segnato imitando il suo cane mentre urina. 

La storia si ripete il 23 ottobre 2019, subito aver segnato uno dei due gol che permisero al Napoli di vincere e a Dries di superare El Pibe de Oro. Gli azzurri sono in trasferta a Salisburgo e al minuto 17 Mertens segna la rete del vantaggio. L'esultanza, ancora una volta, è particolare: balletto, linguaccia e un movimento delle mani che indica un qualcosa di vagamente sessuale. Sui social scoppia il putiferio e Mertens viene accusato di volgarità.

Ultimo episodio della saga, proprio in occasione del suo 121esimo gol con la maglia del Napoli. Stavolta nulla di nuovo rispetto ai gesti mostrati sull'erba della Red Bull Arena. Stesso movimento delle mani e stessa linguaccia, stavolta anche con la partecipazione coinvolgente di Lorenzo Insigne. Il motivo ufficiale è arrivato solo dopo qualche ora, dopo le indiscrezioni trapelate in occasione dell'episodio di Salisburgo.

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Dries Mertens si definisce a tutti gli effetti un napoletano, uno scugnizzo, anche se è nato nelle Fiandre. In questi 7 lunghi anni di Napoli, ha dimostrato amore per la maglia e soprattutto per i tifosi. Uno dei migliori amici di Dries non è un suo compagno di squadra, ma una persona che condivide la quotidianità di Castel Volturno con lui: Tommaso Starace, lo storico magazziniere del Napoli. Tommaso, però, non è solo il tuttofare dei partenopei, è anche la persona che detiene i diritti d'autore della TommyStar55 dance, una di quelle cose che fanno impazzire Mertens. 


Già a Dimaro, sede del ritiro estivo del Napoli ormai da anni, Starace aveva dato il meglio di sé sul palco. Scavando ancora più a fondo, la TommyStar55 dance è assimilabile ad una rivisitazione in chiave napoletana di una delle primissime parti de "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino. La scena ritrae Lello Cava - al secolo Carlo Buccirosso - mentre spiega alla cubista, con voce suadente, il suo desiderio di possederla. 

In fin dei conti Mertens, che è stato accusato di essere volgare e fuori luogo, non è altro che un grande amante del cinema d'autore. E magari Paolo Sorrentino, alla prossima premiazione degli Oscar, si sentirà in dovere di ringraziare anche Dries "Ciro" Mertens, considerando che ha fatto più gol di Diego Armando Maradona.