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Ci sarebbe Jay Z dietro il provino concesso dalla NFL a Kaepernick

L'ex quarterback dei San Francisco 49ers era senza squadra dal 2016

Ci sarebbe Jay Z dietro il provino concesso dalla NFL a Kaepernick L'ex quarterback dei San Francisco 49ers era senza squadra dal 2016

Stando a quanto riportato da Ian Repoport - giornalista di NFL.com - Jay Z avrebbe avuto una certa influenza nella decisione della lega di organizzare un 'private workout' con Colin Kaepernick, l’ex quarterback dei San Francisco 49ers senza squadra dal 2016, da quando cioè aveva cominciato a inginocchiarsi durante la rituale esecuzione dell’inno americano nel pre-game. Sempre Repoport ha poi aggiunto che il provino non rappresenta per Kap un patteggiamento nella sua causa per mobbing che da anni porta avanti contro la NFL, che lo scorso marzo ha portato a un risarcimento di circa 10 milioni di dollari. Il provino che si terrà questo sabato ad Atlanta potrebbe essere l’occasione per rilanciare la carriera sportiva di Kap, che si è definito in "in forma e pronto per questo momento da 3 anni", dopo che negli ultimi anni si è parlato di lui soprattutto per il suo impegno sociale e in relazione al suo accordo di partnership con Nike per la campagna 'Believe in something, even if it means sacrificing everything'

L’aspetto più interessante della retroscena fornito da Repoport però, sta nel presunto interessamento di Jay Z. In estate infatti, Shawn Carter e la sua Roc Nations (l’agenzia di entertainment a cui fa capo anche la Roc Nations Sport) sono diventati i consulenti di tutto l’entertainment della NFL, tra cui anche Super Bowl. La decisione di assumere un ruolo consulenziale e dirigenziale all’interno della NFL aveva suscitato grosse polemiche all’interno della comunità afroamericana, che aveva accusato Jay Z di essersi “venduto” alla NFL - una lega che lui stesso aveva più volte contestato e che è composta per la maggior parte da presidenti e dirigenti bianchi e giocatori neri. Lo stesso Jay Z aveva detto di aver preso la decisione solo in seguito a un colloquio privato, un colloquio che però - stando alla compagna di Kap - non sarebbe andato poi troppo bene. L’ingresso di Jay Z nel management della NFL però, era stato salutato dallo stesso Jigga come il tempo dell’azione, che faceva seguito a quello del Kneeling: "Credo che stiamo dimenticando che l’intenzione iniziale di Colin era quella di porre l’attenzione sull’ingiustizia sociale. Se la guardiamo da quest’ottica questa operazione deve essere vista come un successo; questo è il passo successivo…"

Jay Z aveva dunque voluto sottolineare il potenziale sociale del suo ruolo, e questa mediazione nella vicenda Kap potrebbe rappresentare l’inizio di un processo lungo e complicato nell’avvicinamento della NFL ai giocatori, in particolare quelli afroamericani, oltre che la pace tra il miliardario Jay Z e tutta la comunità nera americana.