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L'anima sudcoreana del Los Angeles Football Club

La squadra californiana ha creato un forte legame con le minoranze presenti in città

L'anima sudcoreana del Los Angeles Football Club La squadra californiana ha creato un forte legame con le minoranze presenti in città

Essere chiamati a rappresentare l’”altra Los Angeles” dal punto di vista calcistico non è semplice. Si tratta di una città che ospita comunità etniche di oltre 140 nazioni e in cui si parlano oltre 220 lingue diverse e per questo motivo profondamente eterogenea a livello socio-culturale.

Il LAFC (acronimo che sta per Los Angeles Football Club) sin dalla sua fondazione nel 2014 ha individuato in queste minoranze etniche un bacino di potenziali supporters, meno attratti dalla componente WASP (White - Anglo-Saxon - Protestant) tipica dei Los Angeles Galaxy, club da sempre legato alla middle-class losangelina. Il LAFC fa della multiculturalità uno dei suoi tratti più caratteristici, senza limitarsi a rappresentare la comunità messicana (predominante nella città e comunque ben simboleggiata dalla stella Carlos Vela). La seconda squadra di Los Angeles ha quindi abbracciato nel giro di pochi anni molte altre minoranze presenti in città, come ad esempio quella dei coreani che vivono a Koreatown.



Uno dei frutti di questo forte legame tra il club e la comunità sudcoreana di Los Angeles è la "HANGEUL Merchandise Collection" che il LAFC ha presentato ieri in collaborazione con Ho-keun Choi, football art director di H9PITCH STUDIO, agenzia di moda e design legata al mondo del calcio. La collezione comprende magliette, felpe e accessori di vario genere e si fonda proprio sul forte legame tra la comunità di Koreatown e il LAFC, che ha realizzato questa linea per celebrare i suoi numerosissimi tifosi sudcoreani. 

Membro attivo di questa tifoseria così variegata dal punto di vista etnico è Raymond An, ragazzo di origini coreane che durante i Mondiali 2018 raggiunse una discreta popolarità grazie a un’iniziativa del tutto originale. L’anno scorso Raymond aveva infatti realizzato una bandiera della Corea del Sud replicandone fedelmente forma e colori cucendo insieme alcune delle maglie delle Nazionali partecipanti. Il risultato è stato stupefacente e nel giro di poche settimane è diventato virale grazie all’hashtag “#FOLLOWTHEFLAG”. Quest’anno, Raynaldinhonickname adottato da Raymond su Instagram – ha deciso di provare a replicare il successo del bandierone, realizzandone un altro con la stessa tecnica ma con “tele” diverse: niente kit delle nazionali ma solo magliette del LAFC, squadra di cui lui è ovviamente tifosissimo. 

L’ultima creazione di Raymond, lanciata con il nuovo hashtag “#MORETHANAFLAG”, ha come obiettivo quello di puntare i riflettori sul Tigers Supporters Group, che è di fatto il primo supporters group in MLS che celebra e avvicina al calcio i sudcoreani residenti a Los Angeles. Il TSG nasce intorno alla comunità di Koreatown, dove la passione per il calcio è cresciuta dall’esperienza di tifo condivisa durante i mondiali disputati dalla Corea del Sud nel corso degli anni. I Tigers – come si legge sul sito ufficiale del LAFC – si sono uniti alla 3252 (la Indipendent Supporters Union del Los Angeles Football Club, associazione comprende un numero crescente di gruppi di tifosi affiliati e di tifosi “indipendenti” in possesso dell’abbonamento stagionale al Banc of California Stadium) con il desiderio di assorbire le differenti culture all’interno della tifoseria, adattandosi gradualmente agli altri supporters group in quanto nuovi membri. Non con prepotenza, ma con la voglia di entrare in stretto contatto con gruppi più vecchi e più numerosi rispetto al TSG.