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Torino FC: operazione rebranding

Un nuovo Toro nel terzo capitolo del progetto che ridisegna le squadre di Serie A

Torino FC: operazione rebranding Un nuovo Toro nel terzo capitolo del progetto che ridisegna le squadre di Serie A

Disclaimer: questo progetto non è stato realizzato in collaborazione con la società Torino Football Club ma è frutto esclusivamente dell'immaginazione di nss sports.

Dopo Sampdoria e Udinese, quello dedicato al Torino FC è la terza parte di “Operazione Rebranding”, il progetto di nss sports che rinfresca l’identità grafica delle squadre di Serie A. I granata non avevano forse bisogno di grandi stravolgimenti, ma il graphic designer Mattia Capitani ha deciso di modernizzare, mettendoli in evidenza, i simboli più rilevanti del club piemontese, come il toro e il colore granata, unico e inconfondibile tra le squadre della Serie A. Il club nell’ultimo periodo si sta proponendo nelle zone alte della classifica, a dimostrazione del valore di un progetto che punta su un mix efficacie di giocatori esperti, giovani, italiani e stranieri. Il rebranding vuole essere un upgrade del logo attuale del Torino FC, non un cambiamento drastico, che conservi quell’aura mitica che avvolge la squadra fin dai tempi del Grande Torino, una delle formazioni più forti di tutti i tempi e tragicamente scomparsa il 4 maggio 1949 nell’incidente di Superga.

La forma dello scudo ha subito nel tempo numerose rivisitazioni, tuttavia il toro rampante compare nel crest fin dagli anni ‘40, in cui era inserito all’interno di una forma quadrangolare. Durante gli anni ’90, quelli di Mondonico e della vittoria solo sfiorata in Coppa UEFA, lo stemma adottato era simile a quello ovale della grande squadra degli anni ’40, evoluto solamente nel 2005 in a quello attuale. La composizione, pur essendo abbastanza essenziale, non fa risaltare i singoli elementi, quasi senza uno schema posizionati all’interno dello scudo. Per questo motivo Mattia Capitani ha scelto di dare una nuova simmetria agli elementi testuali, aggiungendo al nome della squadra la dicitura “Football Club” e la data di fondazione. Anche il font è stato rinnovato, con più carattere rispetto a quello squadrato e statico attualmente in uso. Il grafico ha scelto di mantenere l’attuale illustrazione dell’animale, addolcendone alcune curve e ritraendone solo la parte superiore del corpo, con un effetto di gestalt tra pieni e vuoti. L’idea alla base del nuovo logo era quella di aggiungere un tocco di modernità ai canoni vintage dell’attuale logotipo. 

La composizione è studiata con il massimo rigore geometrico, come testimoniano le tavole di progettazione contenute all’interno del progetto. Per quanto riguarda il color granata, seppur insostituibile è stato leggermente scurito di tono, avvicinandosi alla gradazione utilizzata nel 1983. Circolano molte leggende sul perché il Toro utilizzi il colore granata, forse colore di alcune truppe Savoia del ‘700 o un omaggio allo Sheffield United, sicuramente però, la prima divisa utilizzata dai giocatori era a strisce verticali nere e arancio, pantone ripreso da Mattia Capitani, così come l’azzurro dello stemma della città.
Il logo del Torino necessitava di una maggiore potenza visiva, che mettesse più in primo piano i simboli, seguendo un ritmo nuovo senza. A rendere chiara l’importanza di una rinnovata immagine, all’interno del progetto sono stati inseriti anche una serie di mock-up. Il nuovo logo ha un impatto differente anche sul merchandising, che sfrutta la versione ufficiale e una più pulita, del crest, con sole linee bianche e la silhouette del toro che emerge dallo sfondo con ancor più decisione. Il Toro è la squadra di Serie A che più sponsor all’interno della maglia (ben 4) che si uniscono ai loghi di Kappa su petto e maniche. Nonostante un design fitto di elementi, il nuovo logo riesce a mantenere la sua forza e a risaltare, sia nel kit home di capitan Belotti, sia in quello bianco da trasferta di Simone Zaza

Così come come molti club di Serie A, anche la squadra di Walter Mazzarri punta molto sui social network come mezzo per comunicare con i suoi supporter, aggiornarli sui risultati e le iniziative della società. Per questo motivo il graphic designer ha provato a ridisegnare l’homepage della pagina Facebook, seguita da quasi 500mila utenti, ma soprattutto il profilo Instagram (174k), poco accattivante e disorganizzato.

Disclaimer: questo progetto non è stato realizzato in collaborazione con la società Torino Football Club ma è frutto esclusivamente dell'immaginazione di nss sports.