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Krzysztof Piątek, il Milan e altri 9 esordi da ricordare

Due gol al debutto da titolare per il polacco, ma non è stato ne' il primo ne' l'unico nella storia recente

Krzysztof Piątek, il Milan e altri 9 esordi da ricordare Due gol al debutto da titolare per il polacco, ma non è stato ne' il primo ne' l'unico nella storia recente

La scossa che tutti i tifosi milanisti 'depressi' cercavano da mesi è finalmente arrivata: viene dalla Polonia, ha fatto furore nel Genoa il girone d'andata e per i fan rossoneri è già il bomber ideale, anche se l'hanno visto in campo poco più di 90 minuti. E pensare che fino a qualche mese fa nessuno lo aveva mai sentito nominare, riuscendo a sfuggire ai database dei migliori scout d'Europa. Chiamatelo 'pistolero', chiamatelo semplicemente Kris, Piątek contro il Napoli ha giocato per la prima volta dal primo minuto (era subentrato nel corso dello 0-0 di qualche giorno fa) e ha subito inciso sul risultato: 2 tiri e 2 gol nel primo tempo (e sono 21 in stagione!), quanto basta per infiammare i (pochi) supporters presenti a S. Siro e guadagnare il pass per le semifinali di Coppa Italia. Higuain è già un ricordo lontano, così come tutti gli altri bomber che al Milan avevano indossato la maglia numero 9 senza lasciare il segno. Piątek invece ha optato per la 19, forse proprio per evitare di incappare nella maledizione della 'nove' rossonera che ha già condizionato le performance di Fernando Torres, Luiz Adriano, Mattia Destro, Alessandro Matri, Gianluca Lapadula e Andre Silva. L'esordio dal primo minuto del polacco è stato formidabile, è vero, ma non è stato il solo a potersi considerare indimenticabile: con la sua doppietta in 27 minuti però può già superare illustri predecessori.

 

29 agosto 1999, Andriy Shevchenko:

appena acquistato dalla Dinamo Kiev, l'attaccante ucraino aveva appena esordito in occasione della Supercoppa Italiana persa contro il Parma. Ma il debutto in A andò diversamente, con il gol dell'illusorio 2-1 nella trasferta di Lecce (poi finì 2-2), il primo dei 24 che gli valsero il titolo di capocannoniere.

 

10 settembre 2006, Ricardo Oliveira:

come non pensare al brasiliano ex Betis quando pensiamo agli esordi, ma nella categoria delle esperienze poco fortunate. Per lui un gol alla Lazio alla prima giornata di A che illuse tutti e poi il nulla, o quasi.

 

17 febbraio 2007, Ronaldo:

uno dei momenti più scioccanti della storia del Milan, vedere l'ex interista Ronaldo con la maglia rossonera addosso all'inizio del 2007. Le prime due apparizioni del Fenomeno furono in Toscana: l'esordio vero e proprio a Livorno e poi il debutto dal primo minuto a Siena, qualche giorno dopo, e la doppietta nel 3-4 finale.

 

13 gennaio 2008, Alexandre Pato:

come già successo con l'Internacional e il Brasile Under 20, l'attaccante brasiliano comprato dal Milan ancora minorenne. schierato al fianco dei connazionali Kakà e Ronaldo, segnò all'esordio in Serie A nel pirotecnico 5-2 contro il Napoli. Il primo dei 51 gol messi a segni in massima serie col Milan.

 

10 febbraio 2008, Alberto Paloschi:

A S. Siro c'è Milan-Siena e i rossoneri non riescono a sbloccare lo 0-0, allora Ancelotti decide di inserire un giovane ragazzo di 18 anni al posto di Serginho e di affiancarlo ad Inzaghi, capace dopo soli 18 secondi di regalare al Milan il gol della vittoria. Una rete che ogni tifoso rossonero ricorda nitidamente.

 

1 settembre 2012, Giampaolo Pazzini:

appena prelevato dall'Inter, l'attaccante abruzzese aveva esordito qualche giorno prima in occasione della sconfitta casalinga contro la Sampdoria. Alla prima chance dal primo minuto, però, il Pazzo si era subito dimostrato l'acquisto azzeccato che richiedeva Allegri con una tripletta al Bologna.

 

3 febbraio 2013, Mario Balotelli:

come in una sceneggiatura da film, SuperMario segnò una doppietta nel 2-1 all'Udinese (compreso un rigore inventato) all'esordio dal primo minuto con la maglia del Milan a tre giorni dal suo acquisto, appena arrivato dall'Inghilterra nella sessione invernale del 2013.

 

23 settembre 2014, Fernando Torres:

il 30enne attaccante spagnolo di presentò in Italia con un curriculum eccezionale, e reduce dalle esperienze in Premier League venne subito catapultato ad Empoli: al fianco di Honda e Menez segnò uno dei due gol con cui il Milan strappò il 2-2 al Castellani. Sembrava il primo di una lunga serie, e invece il bottino del Niño si chiuse così, dopo appena 10 presenze.

 

20 settembre 2017, Patrick Cutrone:

Cutrone non fa di certo parte del gruppo di 'attaccanti bruciati': a soli 19 anni, dopo aver esordito dal primo minuto in occasione dei preliminari di Europa League, è stato capace di ripetersi pochi giorni dopo in occasione della sua prima gara da titolare, la trasferta di Cutrone vinta 3-0 grazie ad un suo gol ed ad un assist.