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10 calciatori che non ricordavi avessero indossato la maglia della Roma

Dimenticati e dimenticabili: dieci meteore giallorosse di cui probabilmente non avete memoria

10 calciatori che non ricordavi avessero indossato la maglia della Roma Dimenticati e dimenticabili: dieci meteore giallorosse di cui probabilmente non avete memoria

Quanti calciatori un tifoso vede indossare, negli anni, la maglia della propria squadra del cuore? Se questa è una big, spesso e volentieri i giocatori possono essere talenti o addirittura veri campioni, ma poi magari capita che ti affezioni di un perfetto sconosciuto, che la tua squadra ha comprato e ha rivenduto solamente dopo poche sfortunate apparizioni, sparendo rapidamente dai radar. Gli esempi sono innumerevoli, in ogni club: ci sono calciatori che segnano la storia e alcuni che passano inosservati, senza che tu possa farci nulla. Il fattore memoria però è incontrollabile e non segue una ragione oggettiva, anche se è normale che chi ha vestito la maglia della tua squadra preferita si meriti un ricordo più duraturo. Ma non è sempre così. Oggi parleremo di dieci giocatori che non ricordavi avessero vestito la casacca della Roma, un tempo appartenuta a campioni come Totti e Batistuta, ma anche a soggetti “diversamente memorabili” come i dieci seguenti.  

 

Francesco Tavano

Non si può che partire dal leggendario Ciccio Tavano. L’attaccante classe 1979, dopo il fallimento della Fiorentina e il passaggio definitivo all’Empoli, si ritrovò inspiegabilmente al Valencia nella stagione 2006/2007. Breve e sventurata la sua permanenza spagnola, dal momento che il bomber casertano fece presto ritorno in Italia nel gennaio del 2007, prelevato in prestito con diritto di riscatto dalla Roma che, evidentemente, non sapeva davvero che pesci prendere. Ciccio giocò solo 14 partite coi giallorossi, queste condite da due gol, debuttando contro il Livorno, la squadra dove nell’estate dello stesso anno trovò la sua giusta dimensione. Ora alla Carrarese, interrogato sul suo passato romanista dice che tutto sommato la Roma fece bene a non riscattarlo, vista la cifra (10 milioni, ndr) richiesta dal Valencia.

 

Gabriel Heinze

Noi ancora stentiamo a crederci, ma la prima Roma americana nell’estate del 2011 spese fior di milioni per rimpolpare una rossa con tanti giovani di belle speranze e qualche vecchia gloria. Fra queste, oltre all’Imperatore Adriano ricordiamo (si fa per dire) Gabriel Heinze, ex difensore del Real Madrid prelevato dai giallorossi con la speranza che facesse come il vino, migliorare invecchiando. Purtroppo per loro non fu così, e oggi di Heinze alla Lupa, nonostante le trenta presenze nella stagione 2011/2012, si ricordano davvero pochi fedelissimi. Di Heinze, mica della Roma, intendiamoci.

 

Massimo Marazzina

“Chi?”, potrebbero chiedersi i più giovani. Massimo Marazzina è, come si dice in questi casi, “uno dei tanti”. Attaccante dai piedi buoni, fu dei principali artefici del miracolo Chievo tra il 1996 e il 2000 e poi tra il 2001 e il 2003. Proprio all’inizio di quest’anno, dopo aver attirato le attenzioni del ct della Nazionale Giovanni Trapattoni a suon di gol, il bomber lodigiano approdò alla Roma in prestito. Ed è qui che comincia l’incubo per il classe ’74. Solo sette presenze senza reti in maglia giallorossa, prima del momentaneo ritorno a Verona, senza essere riuscito a sfruttare una chance importante. Peccato. 

 

Fabio Simplicio

Sono ben 43 le presenze di Fabio Simplicio in maglia giallorossa, addirittura 8 le reti realizzate in due anni. Non era il titolare per eccellenza della Roma, ciononostante ha saputo dare il proprio modesto contributo nelle stagioni più deludenti della Magica. Tuttavia, sembra quasi che i tifosi si siano dimenticati di lui: forse non aveva una personalità così forte da fare breccia nel cuore dei tifosi, anche se i più romantici ricorderanno di certo quando corse in tribuna a baciare moglie e figlio, ben prima del gesto simile di Florenzi. Mentre ci domandiamo tutti insieme che fine abbia fatto l'ex centrocampista di Parma e Palermo, noi passiamo al prossimo dimenticatissimo.

 

José Angel

Partiamo con una premessa: quella dei terzini sinistri improbabili è una lunga telenovela, o forse una serie drammatica, che comprende anche Ashley Cole, Emanuelson, Holebas e Michel Bastos. Il terzino iberico approda alla Roma nell'estate 2011 dopo aver vinto da riserva l'Europeo Under 21. In giallorosso colleziona ventotto presenze senza reti, ritornando in Spagna l'anno dopo in prestito alla Real Sociedad con l'etichetta di mezzo flop. Non ha rubato il cuore a nessuno, José Angel, che ora gioca per l'Eibar. Allo stato attuale delle cose, considerando che all'Europeo era il sostituto di un altro memorabile quale Didac Vilà, non mi stupisco di niente. 

 

Ludovic Giuly

Ludovic Giuly firma con la Roma nell'estate del 2007 dopo tre buone stagioni al Barcellona ed una finale di Champions League raggiunta col Monaco. Con i giallorossi si trova a suo agio, Spalletti lo impiega con sufficiente regolarità e il francese non delude. Peccato che l'idillio sia durato un solo anno. Nell'estate del 2008, Giuly firma col Paris Saint-Germain, dicendo addio al calcio italiano nel quale ha sì convinto, non riuscendo, però, a rimanere impresso nella mente dei tifosi. Forse un altro paio di stagioni avrebbero aiutato a lasciare di più il segno, fatto sta che, dieci anni dopo, di Giuly alla Roma se ne ricordano in pochissimi. Forse.

 

Maarten Stekelenburg

Il portiere olandese ha difeso per due anni la porta della Roma con risultati altalenanti, e credo sia proprio questo ad averlo ostacolato per entrare nella memoria dei tifosi giallorossi. Non è di certo il più dimenticato, né il più dimenticabile, c'è da dire però che non è sicuramente il primo giocatore a cui pensi se rifletti alla Roma del biennio 2011/2013, nonostante si stia comunque parlando di uno dei migliori estremi difensori del periodo. Forse poteva fare qualcosa in più, anche se è doveroso menzionare i suoi numerosi infortuni. Se penso che certe volte Lobont e soprattutto Goicoechea gli soffiavano il posto tra i pali...

 

Michel Bastos

Toccata e fuga. È così che si può definire l'esperienza di Michel Bastos nella Capitale. Firma coi capitolini nel gennaio 2014, debuttando in uno scialbo 0-0 tra Lazio e Roma e mettendo a segno la sua prima e unica rete contro il Sassuolo. Poi il rientro negli Emirati Arabi. Di lui cosa rimane? Forse solo i rilanci al fantacalcio per assicurarselo nell'asta di riparazione. Sedici presenze in giallorosso e poi l'addio per l'ex di Lilla e Lione, che da allora non ha più giocato per nessuna grande squadra, dividendosi tra San Paolo, Palmeiras e Recife in Brasile. Alzi la mano chi se lo ricordava in Italia, su.

 

Luca Toni

La prima tappa del ritorno in Italia di Luca Toni è Roma. Finita malissimo l'esperienza al Bayern Monaco, l'attaccante Campione del Mondo 2006 va in prestito ai giallorossi nel gennaio 2010, rimanendo alla Roma fino alla fine della stagione e collezionando 15 presenze e 5 reti. Non un bottino magrissimo ma neanche il massimo che puoi aspettarti da un bomber come lui, poco sfruttato da Claudio Ranieri. È per questo che della sua mezza stagione alla Roma se ne ricordano in pochi. D'altronde, il centravanti classe '77 ritroverà la fame solo a fine carriera, in un ambiente tranquillo come quello dell'Hellas Verona, dove ha saputo certamente lasciare un ricordo molto più positivo che altrove.

 

Nico Lopez

Mentre noi ne parliamo, a Roma ancora aspettano la sua esplosione. L'avventura giallorossa di Nico Lopez, nonostante le vicissitudini iniziali con la federazione uruguayana, comincia meravigliosamente: l'esordio con gol alla prima di campionato fa ben sperare, e tutti i tifosi si sfregano le mani, certi di aver trovato una stella. Peccato che quella con il Catania sia rimasta l'unica marcatura capitolina per l'attaccante sudamericano con quei denti da coniglio, che in tutta la stagione giocò solo sei partite, pur avendo molto impressionato nella Primavera (15 goal in 12 partite spesso da subentrato il suo score). Ora quantomeno ha trovato un posto da titolare fisso: sì, accanto a Marazzina nell'undici romanista dei dimenticati.