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Quale sarà la prossima squadra di Arsène Wenger?

Abbiamo provato ad immaginare le cinque possibili future destinazioni dell'allenatore francese

Quale sarà la prossima squadra di Arsène Wenger? Abbiamo provato ad immaginare le cinque possibili future destinazioni dell'allenatore francese

Sono passati già oltre sette mesi da quando Arsène Wenger ha ufficialmente lasciato l'Arsenal, dopo un'avventura durata 22 stagioni e oltre 1200 panchine. Non che per i tifosi dei Gunners adesso le cose con Unai Emery stiano andando male, per nulla, ma l'addio del tecnico alsaziano ha inevitabilmente lasciato un grande vuoto, di quelli che soltanto il tempo riuscirà a colmare. Ma per fortuna Arsène di trascorrere i pomeriggi sul divano di casa si è già stancato, ed ha già comunicato pubblicamente alla Bild che dal 1° gennaio farà ritorno su una panchina, per mettersi nuovamente in gioco alla soglia dei 70 anni. La sua prossima destinazione non è ancora nota, anche se Wenger stesso ha precisato che le squadre che hanno iniziato a corteggiarlo sono numerose (praticamente tutte quelle con grossi problemi in panchina tipo Bayern Monaco, Southampton e Fenerbahce) e provengono da tutto il mondo, lasciando un velo di mistero attorno al suo futuro: le voci più ricorrenti lo vorrebbero entrare a far parte della dirigenza del PSG o nello staff della Nazionale giapponese, è stato praticamente confermato che il Fulham ha provato a convincerlo prima di scegliere Ranieri, ma in attesa  di novità rilevanti in tal senso, abbiamo provato ad immaginare quale potrebbe essere la sua prossima destinazione.

 

Milan

Fake news o vero scoop? Dietro alla notizia che vorrebbe Arsène sulla panchina del Milan per il post Gattuso, a fine stagione o in caso di prematuro esonero non è dato sapersi, ci sono due fonti più o meno autorevoli come France Football e il Daily Mirror, che negli ultimi giorni hanno avanzato questa ipotesi suggestiva. La regia di questa operazione clamorosa sarebbe di Ivan Gazidis, l'ex dirigente dell'Arsenal che a partire dal 1° dicembre diventerà amministratore delegato della squadra rossonera e che si presenterebbe nel nuovo ambiente con un asso nella manica non indifferente: un allenatore esperto e riflessivo, praticamente l'opposto di Ringhio. 

 

AS Monaco

Il ritorno di una vecchia fiamma come lo è stato l'AS Monaco potrebbe essere un'ipotesi assolutamente percorribile per Arsène  che nel Principato ha già trascorso sette stagioni tra il 1987 ed il 1994. D'altronde i monegaschi stanno vivendo uno dei momenti più grigi degli ultimi anni e sono pronti ad un ennesima rivoluzione, e non ci riferiamo al futuro cambio di sponsor tecnico: sono attualmente in piena zona retrocessione e non hanno assolutamente beneficiato dell'arrivo di Thierry Henry in panchina (due vittorie e due pareggi su dieci partite) Perché credere nel ritorno di Wenger? Basta guardare l'età media della rosa dei monegaschi (23,8), perfetta per i gusti di Arsène.

 

Una Nazionale africana random 

Milan e AS Monaco, per un personaggio sui generis come Wenger, potrebbero però essere considerate delle mete assolutamente banali. Perché allora non provare l'esperienza mistica di guidare una selezione africana nella prossima Coppa d'Africa? Solitamente ci sono tantissimi santoni europei mediamente anziani sulle panchine dei team africani, ed il profilo di Wenger sarebbe perfetto per una kermesse come questa, che però per la prima volta si svolgerà in estate e non in pieno inverno. Oltretutto, come scritto in questo bel pezzo uscito su Esquire, Wenger in Africa è un vero eroe, già del titolo di Cavaliere Gran Commendatore dell'Ordine della Redenzione Africana (la più alta onorificenza liberiana) per aver ricoperto il ruolo decisivo rivestito insieme a Claude Le Roy nella scoperta e il successivo sviluppo della carriera professionale di George Weah ai tempi del Monaco. Non ci resta che aspettare di conoscere tutte le squadre che si qualificheranno: al momento resta viva l'idea di guidare il Madagascar nella sua prima competizione, oppure la Tunisia che al momento non ha un vero coach.

 

La squadra riserve del Borussia Monchengladbach

Come emerso nel celebre libro uscito nel 2008 dal titolo Arsène Wenger: The Professor, il tecnico alsaziano da piccolo andava spesso a vedere il Borussia Monchengladbach per cui era rapidamente una forte 'simpatia' sportiva. Quest'anno i Fohlen stanno letteralmente volando in Bundesliga: hanno vinto in casa del Bayern Monaco e sono stabili nei piani anni del campionato. Wenger potrebbe allora decidere di prendere la guida della squadra riserve, impegnato in quarta serie nel campionato di Regionalliga, allevando talenti per sei mesi con l'intenzione di scovare il nuovo Xhaka di prima di subentrare ad Hecking a fine stagione. Il problema della lingua non sarebbe un problema, visto che Wenger ha già imparato il tedesco provando a spiegare ad Ozil che talvolta può anche tirare in porta.

 

 

I ragazzini di una scuola calcio di Hokkaido

Sarebbe il più grande bluff nella lunga carriera di Arsène che potrebbe rifiutare ogni tipo di avances prestigiose per andare a trascorrere un periodo di riflessione in Giappone, dove trascorse già una stagione a cavallo del 1996, e precisamente nel Nagoya Grampus. Da Wenger è lecito aspettarsi quasi di tutto, si sa, soprattutto una scelta radicale ed estrema come quella di aprire una scuola calcio nell'isola di Hokkaido dopo una breve telefonata con l'ex pupillo Junichi Inamoto che si è recentemente stabilito da quelle parti.