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Signature move: I lanci di Leonardo Bonucci

Nel 2018 ancora è lecito domandarsi se sono telecomandati

Signature move: I lanci di Leonardo Bonucci Nel 2018 ancora è lecito domandarsi se sono telecomandati

A chi piacciono i modellini delle automobili telecomandate? Sfrecciare per casa con una Ferrari Testarossa in scala 1:100 è sempre stato il sogno di molti bambini, e non vi nego che a me piacerebbe ancora fare una cosa del genere. Del resto, tutto ciò che è telecomandato ha sempre il suo fascino. È per questo che i lunghi lanci di Leonardo Bonucci dovrebbero ormai essere materia di studio in tutti i licei scientifici. Precisi, calcolati al millimetro, studiati e progettati per mandare in goal l'attaccante di turno: le sciabolate del centrale della Juventus sono così perfette e caratteristiche che pochi altri difensori sanno creare parabole del genere. Ecco perché sembrano telecomandate: puoi riprodurli solo su FIFA.

 

Da quando è alla Juventus, eccezion fatta per la disavventura rossonera della passata stagione, Bonucci ha sempre dimostrato di essere un centrale molto pragmatico, che preferisce spesso avventurarsi in area e staccare di testa o, appunto, fare sbalorditivi assist dalla distanza per gli attaccanti suoi compagni di squadra. Se il compagno di reparto Chiellini è da sempre noto per la sua maggiore indole difensiva, il collega di Viterbo fin dai tempi del Bari ha messo in mostra le sue importanti doti balistiche, per quanto non fosse chissà che grande giocatore nei suoi primi anni in Serie A. La Juventus, non si sa come, ha visto qualcosa in lui nel 2010, acquistandolo proprio dai pugliesi per affiancarlo al suo numero 3. Tre, come gli anni che ci ha messo il sei volte campione d'Italia ad acquisire peso nella difesa bianconera. Con Antonio Conte prima e con Max Allegri poi, Bonucci, Chiellini e Barzagli sono stato il trio di centrali più temuto d'Europa, con il 19 a svolgere il compito da perno centrale della difesa. I suoi lanci, protagonisti di questo articolo, hanno cominciato a incantare i maggiori club d'Europa che per lui hanno iniziato a carezzare l'idea di sborsare cifre da capogiro per accaparrarselo. Alla fine, Bonucci è passato al Milan per poi tornare alla base dopo un anno sfortunato e qualche amnesia difensiva di troppo, che ancora oggi lo perseguitano con insistenza. Noi crediamo che, prima o poi, Leo si libererà di questo fardello ingombrante e tornerà a far parlare di sé in positivo, si spera non solo per le sue parabole.

 

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Coefficiente di difficoltà: 9/10

Tornando ai suoi lanci 'chilometrici', non scherzavo nel definirli telecomandati. Nel 2016 si contavano per Bonucci una media di 6.6 passaggi lunghi a partita, con una distanza di circa 24 km di profondità nel campo. Dati di una certa rilevanza, dati che di diritto infilano il difensore bianconero nella lista dei migliori lanciatori lunghi. Non c'è dubbio: emulare le sventagliate del classe '87 non è semplice per nessuno, eseguirle poi con disarmante costanza è davvero roba per pochissimi eletti. Non chiamatemi pazzo se mi azzardo a definirlo come una versione arretrata in campo di Andrea Pirlo: l'essere un regista arretrato è stato uno dei maggiori motivi che lo ha reso davvero indispensabile per iniziare la manovra da lontano. Avete visto il primo goal di Dybala con lo Young Boys? Bene, rieccovelo. E rieccovi anche l'assist magnifico di Bonucci, che vale almeno il 50% della realizzazione.

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Estetica: 10/10

Sarò forse io quello esageratamente innamorato del lancio lungo, ma proprio non ce la faccio a non rimanere a bocca asciutta davanti a passaggi simili. È come se, con la forza del pensiero, Bonucci assuma il controllo del pallone e riesca a portarlo ovunque lui voglia, imbeccando il suo centravanti con parabole al bacio. Bellissime, perfettissime, amabilissime. Se dovessi studiare gli assi sul piano cartesiano prendendo per esempio i lanci del 19 bianconero e della Nazionale, probabilmente digerirei meglio la matematica. In passato il centrale juventino è riuscito ad imbeccare i suoi compagni anche col piede con cui ha meno confidenza, il sinistro.

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Cosa ricorda

Avete presente quel giochino simpatico che si fa alle feste con una pallina da ping pong, un tavolo e un bicchiere? Quello in cui bisogna far rimbalzare la palla sul tavolo e sperare che imbuchi il bicchiere. Bene: questo ricorda i lanci di Bonucci. Chiudete gli occhi e immaginate di far colpo sulle ragazze in questo modo: se foste “Bonny”, ora avreste decine di femmine ai vostri piedi e un sacco di amici vi invidierebbero. Che vantaggio sarebbe avere le doti balistiche del centrale della Juventus? Sicuramente quello di scavalcare le difese avversarie anche non troppo sprovvedute. Vi dice qualcosa Belgio-Italia dell'Europeo 2016 quando sembravamo invincibili?

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Colonna sonora: Salirò – Daniele Silvestri

Che è un po' quello che deve pensare chiunque non appena la palla finisce tra i piedi di Bonucci. Chiaro, da lui non puoi aspettarti altro che un lancio sulla trequarti. Quindi, salite: prima o poi sarete chiamati a stoppare in qualche modo, a girarvi in qualche modo, a calciare in qualche modo (anche se siete un piccoletto come Giaccherini). Che Dio ve la mandi buona.

"Salirò salirò 
Fino a quando sarò 
Solamente un punto lontano"

 

Possibilità di emulazione: 4/10

Provare il lancio di Bonucci? Magari sì, magari nell'ora di educazione fisica a scuola, sperando voi non siate totalmente imbranati da aprire in due la scarpa. Altrove? Ve lo sconsiglio, mandare la palla fuori dal campo di calcetto potrebbe condannarvi a un'umiliazione pari a quella di Bonucci nel momento in cui ha affermato di voler spostare gli equilibri al Milan, fallendo miseramente. Siete avvisati. Intanto, guardare un video che mostra la sua tecnica e la sua visione di gioco come se fosse un tutorial forse potrebbe aiutarvi.

Credits to @Marottanomics