Vedi tutti

Guida completa alla UEFA Nations League

Ecco tutte le domande a cui Harry Maguire non è riuscito a dare una risposta

Guida completa alla UEFA Nations League Ecco tutte le domande a cui Harry Maguire non è riuscito a dare una risposta

“It is quite confusing – I don’t know what you guys think of it?” (Harry Maguire)

La prima settimana di settembre è un periodo in cui siamo abituati a vedere i calciofili italiani con il muso lungo, lo sguardo vacuo e una vaga aura di malcelata rassegnazione. Questo perché ogni santo anno, dopo appena due o tre giornate di campionato - che, è giusto ricordarlo, è appena ricominciato dopo mesi di attesa spasmodica - il calcio di club si ferma per la prima delle tre pause autunnali per le nazionali. Quest’anno, però, l’atmosfera è leggermente cambiata, anche se è difficile dire se sia una cosa positiva o no.

Tristezza e rassegnazione sono state sostituite da espressioni dubbiose e tentativi raffazzonati di trovare una risposta alle tante domande che affliggono i tifosi italiani. Cos’è la Nations League? Come funziona? E soprattutto, perché dovrebbe piacerci di più di quanto (non) ci piacessero le altre partite? A quanto pare non lo ha capito nemmeno il difensore dell’Inghilterra e del Leicester City, Harry Maguire, quindi abbiamo provato a stilare una breve guida sull’argomento, visto che gli Azzurri di Roberto Mancini giocheranno stasera (7 settembre) la prima partita di Nations League contro la Polonia che - come state per vedere - e già un appuntamento fondamentale. E anche perché Maguire ci ha fatto un po’ pena.

 

Che cos’è la UEFA Nations League?

Si tratta di un torneo, ultimo lascito di Michel Platini come presidente UEFA, che mira a occupare lo spazio che finora è stato preso da amichevoli internazionali e qualificazioni per i maggiori tornei per le nazionali. Le prime due edizioni della Nations League, infatti, verranno giocati nel 2018/19 e 2020/21, ovvero rispettivamente dopo Mondiale 2018 ed Europeo 2020.

Questo perché si tratta di periodi in cui solitamente si giocavano tante amichevoli post-mondiale/europeo, aspettando le qualificazioni al successivo. La UEFA, però, deve aver percepito il quasi totale disinteresse dei tifosi verso queste partite e ha deciso di sostituirle con un torneo competitivo che porti le nazionali a giocare contro le pari livello - rendendo le sfide più spettacolari - con un obbiettivo concreto, al di là della gloria sportiva.

 

Quando e dove si gioca la UEFA Nations League?

Come detto, le prime due finestre sono 2018/19 e 2020/21. Andando nello specifico della prima edizione cominciata ieri con le prime partite, i gironi verranno giocati nelle tre pause nazionali di settembre, ottobre e novembre, mentre le fasi finali si giocheranno alla fine dei campionati, a giugno 2019. Essendo la Nations League composta da gironi, le partite verranno giocati in partite andata e ritorno negli stadi delle rispettive nazionali. Le fasi finali, invece, verranno ospitate da una delle quattro nazioni qualificate, che verrà stabilita una volta scoperte le finaliste.

 

Com'è il trofeo della UEFA Nations League?

La prima cosa che possiamo dirvi è che è bello. E siamo già a posto così. Il trofeo della Nations League è stato inoltre realizzato in Italia e si tratta quindi di un grande vanto per il nostro paese. Il modo migliore per apprezzare il design della coppa è guardare questo video realizzato dalla UEFA, che mostra tutto il percorso di realizzazione del trofeo.

 

Con che pallone si gioca?

Trattandosi di una competizione UEFA, la Nations League è sponsorizzata dallo stesso brand delle sue ‘sorelle’: adidas Football. Per il nuovissimo torneo europeo, le Three Stripes hanno realizzato una versione aggiornata di Telstar, il pallone che ci ha accompagnato durante Russia 2018. Questa versione presenta i colori di tutte le 55 nazioni che parteciperanno alla Nations League.

 

Come sono composti i gironi della UEFA Nation League?

Allora, come detto alla competizione partecipano 55 squadre della federazione europea. Le Nazionali sono state divise in 5 ‘leghe’ - A, B, C e D - in base al loro ranking UEFA. Quindi avremo la lega A composta da 12 squadre (dalla 1ª alla 12ª), la lega B composta da altre 12 squadre (13ª-24ª), la lega C composta da 15 squadre (25ª-39ª) e infine la lega D, composta da 16 squadre (40ª-55ª). Ogni lega è divisa in gruppi (o gironi), di tre o quattro squadre a seconda del numero di nazionali presenti nella lega stessa. Essendo divise per ranking, tutti i gironi dovrebbero godere di grande equilibrio, presentando differenze tecniche non troppo marcate.

Ecco la composizione dei gironi:

 

Chi vince e chi perde nella UEFA Nations League?

Partiamo subito dai potenziali vincitori. Trattandosi di quattro leghe divise per ranking, con meccanismi di promozione e retrocessione come un vero e proprio campionato, le uniche squadre che possono aggiudicarsi il trofeo nella prima edizione sono quelle della Lega A, ovvero le più forti. Le quattro vincitrici dei rispettivi gironi (1, 2, 3 e 4) accederanno infatti alle Final Four, con semifinali, finale per il terzo e quarto posto e la finalissima. Tra queste quattro Nazionali verrà quindi fuori il primo campione della UEFA Nations League

Attenzione, però, perché come dicevamo le quattro leghe (A, B, C e D) prevedono promozione e retrocessione, proprio come nei campionati per club. Ecco quindi che le ultime qualificate delle leghe A, B e C verranno ‘retrocesse’ nella lega immediatamente inferiore - ovviamente le ultime della “D” non potranno retrocedere ulteriormente - mentre le vincitrici dei gironi delle leghe B, C e D saranno promosse nella lega successiva mentre, come abbiamo visto, le vincitrici dei gironi della lega A accederanno alle Final Four. Questo metterà sicuramente pepe alla competizione, visto che nessuno potrà permettersi di regalare punti e rischiare la retrocessione, che significherebbe l’inserimento nella fascia più bassa al momento dei sorteggi per le qualificazioni a Euro 2020.

 

Cosa cambia nelle qualificazioni al prossimo Europeo?

Ecco, proprio Euro 2020 - ma anche Qatar 2022 più avanti - è un elemento centrale di tutto il discorso Nations League, ma facciamo un passo indietro. Le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo cominceranno in ‘ritardo’, ovvero a marzo 2019, quando sarà quindi finita la fase a gironi della Nations League, ma non ancora giocate le Final Four. Per il 90% resteranno uguali a prima: ci saranno quindi 10 gironi da 5 o 6 squadre e le prime due qualificate di ogni girone otterranno l’accesso diretto a Euro 2020. Parliamo quindi di venti squadre (2 squadre X 10 gironi= 20) sulle ventiquattro totali che parteciperanno all’Europeo.

A questo punto, rimarranno da assegnare gli ultimi quattro slot disponibili per il primo europeo della storia ed è qui che entrano in gioco i risultati ottenuti in Nations League. Questi verranno contesi dalle 16 squadre vincitrici degli altrettanti gironi del nuovo torneo UEFA. Quindi tutte le vincitrici di ogni girone (4) di ogni lega (4), totale sedici squadre. Se - qua fate attenzione - una o più delle squadre vincitrici si fosse già qualificata a Euro 2020 tramite le qualificazioni ‘classiche’ (succederà, sopratutto per la Lega A dove ci saranno le squadre di prima fascia) il loro posto nei playoff verrà preso dalla squadra successiva in classifica, per cui ovviamente vale lo stesso di scorso di cui sopra (se si fosse già qualificata, ecc…). Le sedici squadre, quindi, si contenderanno gli ultimi quattro spot attraverso delle “mini Final Four”, divise ovviamente per le quattro leghe della Nations League. Quindi le quattro vincitrici dei quattro gironi della Lega A giocheranno tra loro la fase finale e solo una accederà a Euro 2020. Idem per le quattro squadre delle altre leghe, andando così a comporre un gruppo di 4 vincitrici dei playoff che chiuderanno a 24 il numero totale di partecipanti al prossimo Campionato Europeo.

 

Ok, ho capito, ma perché dovrebbe fregarmene qualcosa?

La risposta a questa domanda è molto soggettiva, ma diciamo che - secondo noi - la UEFA è riuscita a creare un torneo che possa effettivamente rendere più interessanti queste soste nazionali. Potrà sembrare banale ora, ma quando poi si arriverà alle fasi calde della manifestazione, e ci sarà quindi un trofeo vero e proprio in gioco, verrà fuori lo spirito competitivo dei calciofili italiani e non e - sempre secondo noi - il tutto assumerà un valore ben più sentito dal pubblico. 

Non dimenticate, inoltre, che i risultati ottenuti in Nations League andranno a modificare anche le fasce di ranking antecedenti ai sorteggi per le qualificazioni ai tornei. Se, per esempio, l’Italia, già 21ª nel ranking FIFA, dovesse retrocedere in Nations League perdendo altre posizioni e magari scivolando in terza fascia, rischierebbe di finire in un girone di ferro nelle qualificazioni a Euro 2020... E abbiamo già visto com'è finita l'ultima volta. Meglio non prenderla sottogamba sta Nations League, no?