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We Are All Witnesses

Ancora una volta, possiamo solo sederci e goderci quello spettacolo chiamato LeBron James

We Are All Witnesses Ancora una volta, possiamo solo sederci e goderci quello spettacolo chiamato LeBron James

Per diversi anni, al di fuori della Quicken Loans Arena a Cleveland, c’è stato appeso un billboard enorme con la foto di LeBron James e sopra la scritta “We are all witnesses”, siamo tutti testimoni. E anche se adesso quel cartellone non c’è più - è stato sostituito da un altro grande uguale sempre ritraente il Prescelto - quello slogan ideato nell’occasione da Nike è quantomai attuale. Ieri notte, infatti, siamo stati tutti testimoni dell’ennesima prestazione aliena del nativo di Akron, diretto per l’ottava volta consecutiva alle NBA Finals, testimoni di quello che - vi piaccia o no, lo crediate o no - potrebbe davvero diventare il più forte giocatore di basket di tutti i tempi.

Ovviamente ridurre tutto a Gara 7 delle finali di conference sarebbe alquanto riduttivo, così come dimenticarsi che i Cavs si sono ritrovati di fronte dei Celtics senza Kyrie Irving e Gordon Hayward che sono riusciti comunque a fare una serie spettacolare, facendo innamorare tutto il TD Garden e gli appassionati NBA. Giunti al momento cruciale, però, nemmeno loro sono riusciti ad apporsi a King James, nonostante un record di 10-0 nelle partite casalinghe in questi playoff. Ma d’altronde, nessuno c’è riuscito dal 2010 a questa parte, quando proprio i Celtics fermarono i Cavs del primo corso di LBJ, che proprio alla fine di quella stagione decise di lasciare l’Ohio e prendere la famigerata ‘Decision’, firmando con Miami. Da lì in avanti? Ventiquattro (24!) serie giocate nella Eastern Conference… ventiquattro serie vinte.

E anche ieri notte, alla sua centesima partita stagionale (ha giocato tutti e 48 i minuti di gara 7), con tutta la freschezza e l’energia dalla parte dei Celtics spinti dal TD Garden, con un supporting cast che (senza offesa) è il peggiore da quando è tornato a Cleveland, LeBron ha risposto presente quando era necessario farlo. 35 punti, 15 rimbalzi, 9 assist (e pure 8 perse) non rendono minimamente l’idea di quello che è stato il suo impatto sulla partita. Adesso non ci resta che scoprire chi uscirà vincitore dalla Gara 7 a ovest, ma a prescindere da chi sarà partiamo già con la consapevolezza di poter vedere almeno altre quattro partite di questo spettacolo chiamato LeBron James. “We are all witnesses” e ci va bene così.