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Breve guida alla UEFA Youth League 2018

Tra il 21 e il 23 aprile si giocherà la final four del massimo torneo europeo dedicato ai giovani calciatori

Breve guida alla UEFA Youth League 2018 Tra il 21 e il 23 aprile si giocherà la final four del massimo torneo europeo dedicato ai giovani calciatori

Cos'hanno in comune il Salisburgo di Marco Rose, Ruben Loftus-Cheek e Renato Sanches? La risposta è facile: hanno tutti la partecipazione alla Youth League nel loro curriculum. Per i non addetti ai lavori, è la competizione UEFA più importante per le giovanili dedicata ai giovani calciatori - quest'anno sono andati in scena i nati dopo il 1 gennaio 1999 e massimo tre 1998 per rosa - è arrivata alla fase conclusiva, la final four che si svolgerà come di consueto a due passi dal quartier generale di Nyon, tra il 21 ed il 23 aprile.

 

Il menù del weekend

La quinta edizione del torneo che ha preso il posto della sperimentale NextGen Series (si, proprio quella vinta dall'Inter di Stramaccioni, Longo e Crisetig) ha vissuto un'altra stagione in crescendo: in primis perchè grazie alla nuova formula 'a doppio percorso' sono state ben 43 le nazioni entrate in gioco. A giocarsi il trofeo dedicato a Lennart Johansson sono rimaste in quattro: Chelsea, Porto, Barcellona e Manchester City. Quattro realtà completamente diverse tra di loro con delle peculiarità molto spiccate.

 

Le semifinaliste

La prima semifinale di scena al Colovray Stadium sarà quella tra Chelsea e Porto: la squadra più titolata della competizione (i Blues hanno già vinto nel 2015 e nel 2016), contro una delle sorprese di questo torneo. Se il Chelsea da parecchi anni ha impostato la crescita del settore giovanile come una vera priorità societaria, servendosi poi moltissimo dei prospetti della sua accademia (pensiamo alla gavetta di Christensen); il Porto deve molto del suo cammino alla 'fertilità' dell'annata 1999, capace di sfornare un talento dopo un altro. Nella seconda semifinale si sfideranno la squadra più solida, il Barcellona ancora imbattuto e capace di subire una sola rete da settembre ad oggi, contro una squadra dal potenziale offensivo pazzesco, quel Manchester City che ha eliminato l'Inter soltanto ai rigori, dopo aver seriamente rischiato di andare a casa anzitempo.

 

I protagonisti e i tanti assenti

Più che la conta dei protagonisti, si sta facendo quella degli assenti, che nella maggior parte dei casi sono giocatori che nel corso dei mesi sono migliorati così tanto che la Youth League adesso gli sta stretta. Al Chelsea mancherà il gallese Ethan Ampadu, che già esordito in Premier League, mentre sarà regolarmente disponibile il coetaneo classe 2000 Callum Hudson-Odoi. Il Porto si presenta con la cerniera difensiva dei Diogo (Costa, Leite e Queiros) ma non ci sarà Dalot, il terzino che si allena già da tempo con la prima squadra e che ha pure esordito ad Anfield. Il City dovrà fare a meno di altri due prodotti in rampa di lancio da mesi come Phil Foden e Brahim Diaz, mentre confermatissimo il portiere Grimshaw: 6 rigori parati nelle sfide vinte ai rigori contro Inter e Liverpool. Il Barça, oltre all'infortunato Oriol Busquets, deve fare i conti anche con la formazione B che gioca in Segunda Division: ecco il motivo dell'assenza, per esempio, di Carles Alena, Jorge Cuenca e Monchu.

 

E le italiane?

Anche in questa edizione nessuna compagine azzurra è riuscita ad avanzare fino alle gare che contano: all'autentico flop della Juventus nella fase ai gironi, hanno fatto seguito le eliminazioni di Napoli e Roma, scavalcata dall'Atletico Madrid soltanto in virtù degli scontri diretti. Reduce dal 'percorso nazionali', l'Inter di Vecchi è la formazione che ha saputo spingersi più lontano: dopo aver sconfitto Dinamo Kiev, Esbjerg e Spartak Mosca, i neroazzurri hanno ceduto, come detto, solamente al seguito di una serie rocambolesca di rigori contro il Manchester City.

 

Che edizione è stata?

La Youth League è un progetto che la UEFA segue molto da vicino, come dichiarato più volte dal presidente Ceferin. Tra i motivi di orgoglio, il fatto che, oltre che il numero delle partecipanti, è aumentato anche il numero di quelli che riescono poi ad affermarsi in altre competizioni europee: 340 giovani sono riusciti a compiere il grande salto, restando nell'elite del calcio europeo. Grazie alla formula attuale, i giovani sono abituati a vivere le partite quasi come i 'cugini' delle squadre maggiori, un modo per crescere più rapidamente e abbattere le distanze: stesse avversarie, stesse trasferte, a volte anche stessi palcoscenici. E così è capitato che gli under 19 del Real Madrid siano scesi in campo davanti ai 32mila tifosi del Krasnodar Stadium, il nuovo record di spettatori della competizione. A proposito del Krasnodar, domenica, oltre alla vincitrice, toccherà anche premiare il miglior goleador, che quasi sicuramente non sarà un rappresentante delle migliori quattro: quasi sicuramente sarà il bomber russo Ivan Ignatyev. Segnatevi il suo nome perche la Youth League sbaglia difficilmente.