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Viareggio Caput Mundi

Da oltre settant'anni, il torneo italiano si conferma un'eccellenza tra le competizioni europee a livello giovanile

Viareggio Caput Mundi Da oltre settant'anni, il torneo italiano si conferma un'eccellenza tra le competizioni europee a livello giovanile

Pizza, mandolino, e torneo di Viareggio. Chiamatelo anche Viareggio Cup o Coppa Carnevale, ma la prestigiosa competizione per i giovani calciatori si conferma ancora una volta una ricchezza del nostro calcio, un fiore che sembra non appassire mai nonostante il passare degli anni. Quella che si sta disputando, e che è ormai prossima alla conclusione, è l'edizione numero 71: nata quasi per scherzo tra alcuni appassionati di calcio, tra i tavoli del bar Trieste, è diventata con il passare degli anni un passaggio fondamentale, quasi obbligatorio, nella carriera di chi vuole entrare nel mondo del calcio. Per tanti anni era a Viareggio che bisognava andare per scovare i nuovi talenti, e scommettere su di loro ancora prima di essere abbagliati dalla luce dei riflettori: come scrisse qualche anno fa Maurizio Crosetti, “un po’ oasi protetta e un po' riserva di caccia”.

Costituito inizialmente dal CGC (Centro giovani calciatori), il Torneo di Viareggio è divenuto con il passare delle stagioni uno dei vanti assoluti della nostra Federazione, iniziando ad attirare tanti club stranieri tra cui anche i più celebri. In questi (primi) 71 anni sono transitati in Versilia i migliori prospetti del nostro calcio (da Baggio a Del Piero, da Totti a Cassano, per finire a Marchisio e Balotelli), grandissimi allenatori (un Arrigo Sacchi alle prime armi), anche qualche futuro Pallone d'Oro (Roberto Baggio), talmente tanti illustri protagonisti che procedere con un elenco di chi ha partecipato sarebbe davvero stucchevole. Nemmeno alcuni avvicendamenti tra gli organizzatori, l'avvento delle televisioni e la crisi economica sono riusciti a distruggere questo vero e proprio patrimonio, che tra una modifica e l'altra (tra le tante, lo spostamento al mese di marzo) si è presentato con ben 40 squadre ai nastri di partenza, rappresentanti di tutti i continenti.

E' chiaro che un torneo del genere non può vivere solamente di ricordi, e più volte sono serviti degli sforzi extra da parte di tutte le forze coinvolte, sportive e non, per poter garantire una degna sopravvivenza e un'organizzazione capillare. La situazione relativa agli impianti, ad esempio, è sempre più attuale: oltre al 'Torquato Bresciani' meglio noto come 'Stadio dei Pini', storica sede della finalissima, la competizione ha spesso poggiato su altre località, coinvolgendo Regioni e Province diverse. Ma quest'anno lo stadio viareggino è fuori causa, e allora la gara iniziale e quella finale saranno disputate in Liguria, all''Alberto Picco' di La Spezia. Ma quello di ammodernare gran parte delle strutture attuali resta un desiderio comune praticamente a tutti che è ormai è divenuto necessità, uno dei principali propositi per le edizioni future. Sebbene qualche defezione di troppo (tra le squadre italiane non ci saranno Juventus, Atalanta, Napoli, Sampdoria, Lazio e Roma, ad esempio), anche quest'anno le pretendenti erano davvero ben assortite: di certo è pesata parecchio l'assenza di tanti top club europei di prima fascia che hanno preferito concentrarsi su altre competizioni come la Youth League, l'unica vera competizione giovanile (organizzata dalla UEFA) che negli ultimi anni si è sovrapposta al Torneo di Viareggio e che negli ultimi anni ha assunto sempre maggiore caratura.

L'edizione 2019 destinata a tutti nati dopo il 1° gennaio 2000 (con soli tre fuori quota nati nel 1999 ammessi) non è stata affatto avara di emozioni o di sorprese, ma soprattutto ha costituito l'anno zero per quanto riguarda il calcio femminile: per la prima volta infatti si è riuscito ad organizzare la Women's Cup, con otto squadre ai nastri di partenza. Mentre il torneo relativo alle ragazze è già terminato, e ha visto trionfare la Juventus contro il Sassuolo, la finale maschile vedrà in programma una sfida insolita, ovvero Genoa contro Bologna: i rossoblù di Sabatini che hanno sconfitto il Parma in rimonta contro gli altri rossoblù, allenati da Troise, che invece hanno avuto la meglio del Bruges soltanto ai calci di rigore. Sarà di certo l'occasione per determinare a chi andrà il Golden Boy, il riconoscimento al miglior giocatore del torneo, e chi sarà il capocannoniere. Qualche ipotesi? Tra i liguri ha fatto benissimo l'attaccante ungherese Szabo, mentre nelle file degli emiliani spicca Cossalter, che ha già segnato tre reti ed è in lizza anche per il premio di goleador.