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10 acquisti random del calciomercato di gennaio 2018

Come il commovente ritorno di Tim Cahill al Millwall o scoprire che fine ha fatto De Ceglie

10 acquisti random del calciomercato di gennaio 2018 Come il commovente ritorno di Tim Cahill al Millwall o scoprire che fine ha fatto De Ceglie

Quella di gennaio 2018 sarà ricordata come una delle finestre di mercato in assoluto più sfarzose degli ultimi anni, tanto da fare perdere il conto del giro di affari sviluppati, principalmente, tra Spagna ed Inghilterra, dove i venti club di Premier hanno speso oltre 400 milioni di euro. Tra un record ed un altro, il mercato di riparazione si è confermato essere una fonte pressoché inesauribile di storie clamorose (come quella dei giocaotori sauditi in Liga) e vicende indimenticabili: telenovelas senza lieto fine (vedi Pastore all’Inter e Politano al Napoli), addii e ricongiungimenti, personaggi ricomparsi improvvisamente sulla scena, nomi impronunciabili, bufale e frasi fatte che hanno riempito le nostre giornate. In un mare di trattative di ogni tipo, abbiamo deciso di lasciare da parte i botti più importanti (e tra i mille prestiti ce ne sono stati parecchi, da Coutinho a Sanchez passando per Diego Costa, Van Dijk, Laporte, Yerry Mina ed Aubameyang) e concentrarci sui colpi di mercato più random, ma non per questo motivo meno interessanti.

  

Tim Cahill - Millwall

Quello dei grandi ritorni è stato senza dubbio uno dei leitmotiv di questo mese di mercato: va bene Tevez al Boca Juniors, va bene Mario Gomez allo Stoccarda, va bene Zarate al Velez ma nulla è stato romantico come Tim Cahill al Millwall. L’attaccante samoano, a sei mesi dal Mondiale che disputerà con l’Australia, ha deciso di ritornare nel club che lo lanciò nel lontano 1997 e che adesso sta lottando per non retrocedere, in Championship. Appena firmato per i londinesi, ha subito twittato orgogliosamente un ‘no one like us, we don’t care’ di appartenenza che subito infiammato l’ambiente.

 

Reno Wilmots - Avellino

 

Oltre ai grandi ritorni, un’altra categoria che spicca è quella dei trasferimenti dei figli di ex calciatori: oltre a Rivaldinho (Levski Sofia), Christian Cannavaro (Benevento) e Gianluca Simeone (Frosinone), una altro figlio d’arte sbarcato in Italia è il primogenito dell’ex commissario tecnico di Belgio e Costa d’Avorio, Marc Wilmots. Il centrocampista classe 1997 giocherà nell’Avellino, probabilmente partendo dalla formazione Primavera.

 

Landon Donovan - Leon

L’approdo di un americano nel campionato messicano farebbe già discutere a prescindere, figuriamoci se il personaggio in questione è l’ex capitano ed il maggior cannoniere della Nazionale a stelle e strisce, autore di un dietrofront davvero contraddittorio ed inimmaginabile. Donovan, fermo dal novembre 2016, giocherà con il Leon perché, come ha ribadito di recente, ‘non crede nei muri’: quanto basta per rendere questo affare il più accattivante possibile, e non solo dal punto di vista calcistico.

 

Florentin Pogba - Genclerbirligi

La stagione del fratello maggiore di Paul (che oltre a giocare, adesso fa pure il regista!) non era iniziata al meglio, spesso costretto a guardare i compagni dalla panchina. Adesso, complice la mini rivoluzione in casa dei pericolanti Verts (al Saint Etienne sono arrivati anche Subotic, M’Vila, Ntep e Debuchy), Pogba senior ha fatto le valigie ed è finito in Turchia, dove ha firmato con la squadra di Ankara, l’impronunciabile Genclerbirligi.

 

Cheick Diabatè - Benevento

Nella massima serie turca, Pogba non sarà avversario di Cheick Diabatè, il possente attaccante maliano che in molti ricorderanno fare a sportellate con la maglia del Bordeaux e che è uno dei volti nuovi del Benevento sempre più melting pot. Da non confondere con il connazionale Diabatè, di nome Fousseni, sette anni più giovane ed appena acquistato dal Leicester, con cui ha già siglato una doppietta all’esordio.

 

Gianluca Curci - Eskilstuna

L’ultima stagione dell’ex portiere di Roma, Sampdoria, Siena e Bologna è stata quella 2015/2016 al Mainz, dove ha fatto il secondo a Karius, senza però aver avuto modo di esordire in nessuna delle 34 partite di campionato. Dopo anni di inattività il 32enne ed il look abbastanza appesantito, è stato presentato, abbastanza a sorpresa dalla formazione svedese dell’Eskilstuna, squadra della periferia di Stoccolma appena retrocessa nella serie B svedese. In rosa troverà il nigeriano ex meteora del Milan Taye Taiwo.

 

Paolo De Ceglie - Servette

Curci non sarà il solo italiano over 30 a giocare in un campionato improbabile. Tre volte campione d’Italia con la Juventus, De Ceglie era poi sparito dai radar dopo l’esperienza non felicissima con l’Olympique Marsiglia. Oggi, il calciatore deejay nato ad Aosta che non gioca un match ufficiale da quasi due anni si è trasferito dall’altra parte delle Alpi: ha firmato con uno storico club svizzero, il Servette, che adesso sta cercando di recuperare punti importanti per ritornare nella massima serie elvetica.

 

Florent Malouda - Differdange

Durante i suoi dieci anni trascorsi tra Lione e Chelsea è stato uno dei centrocampisti francesi più vivaci d’Europa, adesso che ne ha compiuti 38 non vuole ancora smettere, e dopo aver provato il campionato turco, quello indiano e quello egiziano ha deciso di provare la sfida lussemburghese: da pochi giorni è agli ordini del Differdange, con l’obiettivo non dichiarato di vincere un titolo che manca dal 1979.

 

Mathieu Duhamel - Foggia

Se la Serie A è stata spesso snobbata da molti campioni che militano all’estero, la cadetteria mantiene un insolito appeal, ed in particolare le due squadre pugliesi: direttamente da Glasgow è arrivato al Bari un giovane centrocampista scozzese, Henderson, mentre i rivali del Foggia ecco un bomber navigato come il francese Duhamel, che ha scelto la squadra rossonera per allontanarsi per la prima volta dal suo Paese: nel curriculum anche dieci reti in massima serie con Caen ed Evian.

 

Inigo Martinez - Athletic Bilbao

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Un post condiviso da Iñigo Martínez (@inigomartinez) in data:

Dopo aver sonnecchiato per anni, l’Athletic Club è tornato a dire la sua sul mercato: scongiurato l’addio di Kepa, che ha addirittura rinnovato, a partire è stato il figliol prodigo Laporte, che non ha potuto dire di no a Guardiola. Neanche il tempo di asciugare le lacrime per l’addio del giovane difensore basco/francese, a Bilbao hanno pensato di sostituirlo con uno dei migliori uomini dei ‘cugini’ della Real Sociedad, pagando la clausola rescissoria di 32 milioni di Euro. Uno sgarbo che a San Sebastian digeriranno difficilmente, anche se Martinez era già transitato in una filiale dell’Athletic da piccolino, l’Aurrera Ondarroa.