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I migliori stadi inaugurati nel 2017

Dal Wanda Metropolitana al Benito Stirpe di Frosinone, passando per Atlanta e San Pietroburgo

I migliori stadi inaugurati nel 2017 Dal Wanda Metropolitana al Benito Stirpe di Frosinone, passando per Atlanta e San Pietroburgo

La storia è sempre la stessa: un presidente annuncia che vuole costruire lo stadio, presenta un rendering bellissimo della struttura e poi tutto si perde tra amministrazione comunali, permessi, ritardi e tribunali. Il calcio italiano ha un problema con gli stadi: vecchi, fatiscenti, poco equipaggiati e soprattutto non di proprietà delle squadre. Se si escludono infatti Sassuolo, Udinese e ovviamente Juventus, nessuna delle squadre di Serie A ha uno stadio proprio, e questo comporta una serie infinita di problemi, non ultima l’incidenza sui fatturati e sulla possibilità di legare il proprio nome ad un brand vincente.
Per ispirare presidenti, sindaci e Federcalcio noi di nss sports abbiamo selezionati gli stadi più interessanti che sono stati inaugurati nel 2017, tutti all'estero tranne uno.

 

Wanda Metropolitano - Atletico Madrid

La nuova tana dell’Atletico Madrid è stata inaugurata lo scorso settembre e precisamente in occasione della gara di campionato vinta dai colchoneros contro il Malaga, sbloccata da Antoine Griezmann. Sorto sulle ceneri di un ex impianto di atletica sito vicino all’aeroporto di Barajas, (e precisamente, in Avenida Luis Aragones) prende il nome dal colosso cinese che ne ha sponsorizzato la costruzione (il Wanda Group, appunto) e dal nome dell’ex Estadio Metropolitano, dove l’Atletico ha giocato per 43 anni. 67mila spettatori di capienza ed un erba speciale proveniente dal Portogallo: è senza dubbi una delle strutture più avveniristiche d’Europa ed è stata già sorteggiata per ospitare la finale di Champions League del 2019.

 

Gaziantep Arena - Gaziantepspor

Il nuovo stadio del Bursaspor a forma di coccodrillo, la chiassosissima Vodafone Arena di Istanbul, la nuova casa del Trabzonspor intitolata a Şenol Güneş e non solo: nell’ultimo decennio il calcio turco sta vivendo una fase di crescita esponenziale, visto che ben 21 nuovi impianti sono stati edificati con forti incentivi statali. A gennaio è stato il turno del Gaziantepspor, che sebbene una grave crisi di risultati (retrocesso in estate e attualmente ultimo nella serie B turca) ha aperto le porte del nuovo impianto da oltre 36mila persone che richiama i colori sociali del club, il rosso ed il nero. La chicca dello stadio? Senza dubbi la decorazione esterna con i mosaici tipici della vicina città di Zeugma. 

 

Orlando City Stadium - Orlando City SC

Progettato ancor prima della nascita della franchigia, lo stadio di Orlando è stato ultimato in tempo per l’inizio dell’ultima stagione di MLS, lo scorso marzo. Costato circa 155 milioni di dollari, può ospitare circa 25mila persone e sorge a pochi isolati di distanza dall’Amway Center, storico palazzetto dove vanno in scena gli Orlando Magic, nel pieno centro della capitale della Florida. Finanziato interamente da privati, l’impianto ha già ospitato un match della Nazionale a stelle e strisce, ad ottobre. Può beneficiare delle prestigiose partnership con Heineken e Panasonic e nella sezione numero 12 ha riservato 49 seggiolini colorati in memoria delle vittime dell’attentato del novembre 2016, che risaltano rispetto al viola predominante.

 

Intility Arena - Vålerenga

Come sottolineato nel sito ufficiale del club norvegese, la squadra della capitale Oslo, dopo 104 anni di storia in pellegrinaggio, aveva finalmente bisogno di una propria casa. Il modernissimo Vålerenga kultur- og idrettspark è aperto dallo scorso settembre, quando è stato inaugurato dalla squadra femminile del Vålerenga. I terreni dove sorge lo stadio sono stati ceduti per la cifra simbolica di una corona norvegese, con la promessa di realizzare anche opere pubbliche: a fianco dell’impianto sorge infatti la pista di pattinaggio di Valle Hovin. Servitissimo dalle linee della metro, la struttura può contenere oltre 17mila spettatori (è il terzo stadio norvegese per capienza), mentre il manto erboso è artificiale. Per dieci anni almeno porterà il nome dell’azienda locale partner del club.

 

Krestovsky Stadium - Zenit San Pietroburgo

Il nuovo stadio dello Zenit di San Pietroburgo disegnato da Kisho Kurosawa è ispirato al Toyota Center di Houston, uno dei migliori palazzetti dell'NBA.  Tra gli impianti che ospiteranno i Mondiali del 2018, alcuni dei quali sono ancora in costruzione, è stato il primo ad essere stato inaugurato, nonostante i ritardi notevoli. Per questo motivo è già stato il teatro della Confederations Cup vinta dalla Germania la scorsa estate. Lo stadio sorge nell’isolotto di Krestovksy, nel delta della Neva, ed è attualmente tra gli stadi più cari mai costruiti al mondo: 1,1 miliardi di dollari a fronte dei circa 250 previsti inizialmente. Lo stadio è diventato famoso per i ritardi (doveva essere pronto nel 2008) e per le numerose polemiche consumate durante i lavori a causa dei problemi di progettazione e malfunzionamenti. Lo stadio conta 68mila spettatori, al riparo del freddo, al suo interno si percepiscono sempre 15 gradi circa.

 

Benito Stirpe - Frosinone

Il terzo impianto italiano di proprietà (o meglio, affidato in gestione per 45 anni), dopo lo Juventus Stadium di Torino e la Dacia Arena di Udine, è quello del Frosinone: porta il nome dell’ex presidente nonché padre dell’attuale imprenditore che ha attualmente in mano il club ciociaro, Maurizio. E’ reduce da un iter di lavori lunghissimo, iniziato nel lontano 1974, ed è stato inaugurato il 28 settembre con l’incontro tra i padroni di casa e la Cremonese, concluso sullo 0-0. Dispone di circa 16mila posti tutti coperti: l’intenzione del club laziale, oltre che quella di un rapido ritorno in massima serie, è quella di riuscire a far vivere lo stadio tutta la settimana.

 

Mercedes Benz Stadium - Atlanta United

Uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni è senza dubbi quello relativo all’impianto che ospiterà sia gli incontri di MLS (Atlanta United) sia di NFL (Atlanta Falcons). Il motivo principale per cui in molti ritengono lo stadio un opera d’arte contemporanea è il tetto retrattile, ispirato al Pantheon di Roma e composto da otto pannelli triangolari che permettono di aprire e chiudere la struttura. Lo stadio americano è in possesso della certificazione LEED (acronimo di The Leadership in Energy and Environmental Design) di tipo Platinum, che lo rendono un unicum negli States in termini di ecosostenibilità. Ha una capienza che può superare le 80mila unità a seconda dell’evento ospitato.