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Tatuaggi, gioielli e calciatori: intervista a Enzo Brandi

Una chiaccherata con il tatuatore napoletano Enzo Bradi, che presenta oggi la sua nuova collezione di gioielli

Tatuaggi, gioielli e calciatori: intervista a Enzo Brandi Una chiaccherata con il tatuatore napoletano Enzo Bradi, che presenta oggi la sua nuova collezione di gioielli

Enzo Brandi, classe 1977, tatuatore, napoletano. I suoi disegni e il suo stile sono impressi sulle braccia e sul corpo di molti calciatori e tifosi napoletani. La sua estetica ricalca la città dov'è nato e vive tutt'ora: Napoli. Brandi ha giocato con i contrasti dell'estica napoletana da sempre, sfruttando il lato mistico e religioso, simboli cattolici e la superstizione profana della cultura popolare. Oggi il tatuatore napoletano aggiunge una dimensione in più alla sua arte presentando la collezione di gioielli "La legge di strada" in collaborazione con NOVE25, brand italiano leader dell’urban jewellery in argento. Anelli, pendagli ed un rosario destinati a diventare culto per gli appassionati del grande tatuatore partenopeo. La presentazione della collezione sarà giovedì 30 novembre 2017 presso lo store NOVE25 in via Domenico Morelli 18 a Napoli.
Abbiamo fatto due chiacchere con Enzo sull'estetica napoletana, i tatuaggi e Marek Hamsik.

 

Napoli ha un’estetica molto particolare che mischia spesso il sacro e profano: l’immagine dei santini di Maradona è forse la massima espressione di questo complesso rapporto. Come sei riuscito a comunicarlo nei tuoi nuovi gioielli e come invece attraverso i tatuaggi?

Si, effettivamente Napoli è una città misteriosa e magica, dove il sacro e il profano si fondono nella vita quotidiana e concedono numerose sfumature all’arte. Intrapresa la strada del tatuaggio ed essendo da sempre un appassionato della storia napoletana, ho iniziato a ricercare più notizie possibili riguardo la simbologia di Napoli, dandole vita attraverso la mia arte. Ed è proprio questo il concetto della collezione, unire sacro e profano per descrivere una realtà quotidiana dove vige l’onore, il rispetto e l’omertà.

 

 

Parliamo del tuo lavoro come tatuatore e del rapporto speciale che hai con i calciatori del Napoli e non solo. Vent’anni fa era difficile vedere un tatuaggio sul corpo di un calciatore, oggi è più facile. Tu che ne hai tatuati tantissimi - Hamsik, Callejon, Cannavaro e molti altri - come ti spieghi questa crescita enorme? Pensi sia solo per moda o proprio il gusto calcistico che è cambiato?

Il mio lavoro mi ha permesso di conoscere tante persone e grazie a questo di creare un rapporto speciale e di fiducia con loro. Vent’anni fa è vero, non c’era molta richiesta di tatuaggio ma già all’epoca c’erano dei calciatori che si tatuavano nel mio studio… Tatuaggi sobri e in zone coperte. Oggi, essendo cambiata la nostra cultura per vari fattori, anche la moda e il benessere delle persone è cambiato, di conseguenza la cultura del tatuaggio è diventata più alla portata e alla mentalità delle persone. Proprio grazie alle icone di questi anni e al lavoro di ricerca costante dei tatuatori, oggi il tatuaggio può definirsi un fattore portante della cultura e non solo un fattore temporaneo di moda. 

 

 

Lunedì hai caricato su Instagram una foto con Lorenzo Insigne nel tuo studio, puoi dirci che cosa gli hai tatuato? Che tatuaggi ti chiedono normalmente i calciatori? Quale stile preferiscono?

Si, lunedì ho avuto il piacere di riavere in studio Lorenzo, uno dei calciatori più forti dei nostri tempi, che aveva in mente di dedicare un tatuaggio alla sua famiglia, due leoncini, una leonessa ed un leone in cima come forma di protezione. Leone che raffigura forza, coraggio e fierezza, è il re della giungla quindi è simbolo di leadership, orgoglio, e grande coraggio. Nello stesso tempo incorpora la generosità e la lealtà, ma attenzione, il leone è anche simbolo di vendetta. Come veri guerrieri, molto spesso i calciatori dedicano i tatuaggi alle proprie famiglie seguendo stili diversi adatti alla propria personalità.

 

Per LORENZO UN LEONE CHE PROTEGGE LA SUA FAMIGLIA in progresssssss prima sessione di tre ore

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Una volta te e Marek Hamsik vi siete scambiati le posizioni e lui ha preso l’ago in mano per tatuarti. Quante volte hai sognato tu di scendere in campo con la maglia del Napoli come capitano? Quanto ti consideri tifoso?

Sì, quell’esperienza mi rievoca subito una gioia immensa, vista la grande amicizia che si è creata negli anni tra me e Marek e la sua passione per i tatuaggi. Mi porto sulla pelle tatuaggi che raccontano la mia storia, la mia vita ed i miei veri amici, che siano o meno artisti non esito a farmi tatuare da loro, non per il disegno in sé ma per l’energia che si crea durante l’esecuzione tra il tatuatore ed il tatuato: un vero e proprio patto di sangue e china. Sono assolutamente un grandissimo tifoso del Napoli ma un pessimo calciatore, meglio lasciare la fascia al mio amico Marek e continuare a seguire i miei sogni.

 

Venerdì si gioca Napoli Juventus forse la partita più sentita per un tifoso napoletano, e che potrebbe essere decisiva per lo Scudetto di quest’anno. Spiegaci cosa significa per te giocare contro la Juventus? E con Hamsik avete fatto una promessa in caso di vittoria del campionato?

Per me, come per tutti i tifosi napoletani, è una partita molto sentita per la rivalità tra le due squadre e la competizione che si è creata per lo scudetto. Per quanto riguarda la promessa fatta con Marek…come i veri amici, rimane un segreto tra noi.

FEDE&PASSIONE️#forzanapolisempre

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Sempre parlando di estetica, la maglia da calcio è diventato qualcosa di più che la divisa di una squadra ma un oggetto di culto. Te ne hai una preferita in particolare del Napoli o di altre squadre? Più in generale, preferisci più lo stile anni 90 o contemporaneo?

Sono molto legato allo stile anni 90, tutte le divise di quegli anni e alla maglia azzurra, ma i miei gusti personali mi portano ad indicare la nera con le rifiniture dorate dell’anno scorso indossata ed autografata dal mio capitano. Più in generale, mi piace seguire cosa quello che il mercato della moda offre e le nuove tendenze, avendo a che fare tutti i giorni con giovani che passano per il mio studio. Nonostante preservi un amore incondizionato per gli anni 80/90, i brand di oggi come Supreme, Nike, Yeezy e tanti altri, incontrno di più i miei gusti.

La presentazione della collezione sarà giovedì 30 novembre 2017 presso lo store NOVE25 in via Domenico Morelli 18 a Napoli, dalle 18.00 alle 23.00.