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The Greatest Living Athlete

Sport, business, cinema e politica. GQ ha trovato più di una ragione per considerare il Prescelto il migliore di sempre

The Greatest Living Athlete Sport, business, cinema e politica. GQ ha trovato più di una ragione per considerare il Prescelto il migliore di sempre

Che LeBron James non fosse un atleta come tutti, ce n’eravamo già accorti da un pezzo. Nonostante le continue pressioni, i tentativi di screditare il suo lascito e la difficoltà di giocare continuamente sotto l’onnipresente ombra di MJ, il Prescelto è sempre riuscito a elevare la sua figura anno dopo anno, trascendendo il semplice concetto di giocatore di basket. Sembra pensarla così anche GQ, che nella cover che celebra il sessantesimo anniversario della rivista statunitense, ha indicato LeBron James come “The Greatest Living Athlete”. Mica male.

 

Il Gentlemen's Quarterly (trimestrale dei gentiluomini), infatti, ha voluto celebrare la figura all-around di King James. Come atleta, certo, con le vittorie, i record frantumati e l’incredibile determinazione nel volersi confermare anno dopo anno come il GOAT della NBA, ma anche per tutto il suo impegno fuori dal parquet. Nel business, nel cinema e - ovviamente - anche nella politica. In pratica la creazione di una figura che, al di là dei risultati sportivi con cui chiuderà la sua carriera, lo porterà ad essere un’icona dei nostri tempi e a definire nuovi standard di grandezza. In parole povere, “The Greatest Living Athlete”.