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Lo scandalo in NCAA in cui è coinvolta adidas

Il brand tedesco avrebbe corrotto alcuni giocatori ed allenatori per convicerli a firmare un contratto di sponsorizzazione

Lo scandalo in NCAA in cui è coinvolta adidas Il brand tedesco avrebbe corrotto alcuni giocatori ed allenatori per convicerli a firmare un contratto di sponsorizzazione

L'NCAA - la lega del college basket americano - sta affrontando il più grande scandalo della sua storia riguardo l'influenza dei grandi brandi nella lega. Martedì l'FBI ha diramato la notizia e spiccato dieci mandati d'arresto per frode e corruzione: l'accusa rivolta ad adidas, allenatori e intermediari è di aver messo su un giro mazzette e tangenti per convincere i giocatori universitari a scegliere un college sponsorizzato dallo stesso brand. 

Nell'indagine dell'FBI sono coinvolti nomi di spicco dell'NCAA e di adidas: quattro allenatori - tra cui il legendario guru di Kentucky Rick Pitino - e James Gatto, a capo della sezione sporst global marketing di adidas. I college coinvolti non sono stati ufficialmente nominati dall'FBI ma secondo il New York Times sarebbero sicuramente Kentucky University, la Florida University e la Louisville university.

 

L'NCAA è una lega strettamente amatoriale: i giocatori non possono guadagnare soldi dalle proprie squadre né firmare contratti di sponsorizzazione a fini di lucro. Le università normalmente mettono a diposizione degli studenti delle abbondanti borse di studio, e l'opportunità di frequentare e vivere nei campus. Secondo gli investigatori dell'FBI, Gatto ha corrotto con dei fondi di adidas alcuni giocatori dell'high school al fine di fargli scegliere tra le varie offerte un college affiliato e sponsorizzato dalla stessa adidas, in modo da far entrare il giocatore nell'orbita del brand sperando in un futuro in NBA. Le cifre riportate la New York Times sono impressionanti: si parla di tangenti da 100 mila e 150 mila dollari per ogni giocatore.

Il college basket è sempre stato accusato di vivere questa profonda ipocrisia dettata dalle norme amatoriali. I college guadagno cifre enormi - paragonabili alle franchigie meno ricche dell'NBA - grazie ai diritti tv, il merchandising, le sponsorizzazioni e le rette degli studenti. Allo stesso tempo gli atleti che mandano avanti il campionato non hanno diritto a guadagnare neanche un centisimo della torta finale. Adesso l'inchiesta si potrebbe allargare e coinvolgere l'NBA visto che gli investigatori stanno acquisendo documenti su alcuni gocatori e i relativi contratti di sponsorizzazione.