Potete dare il bentornato a Milik usando Tinder

La scena potrebbe essere del tipo: "Ci siamo conosciuti dopo una storia d'amore finita malissimo. Un tradimento, accuse reciproche, dolore. Io ho fatto del mio meglio per fargli dimenticare tutto, ed ho anche iniziato alla grande. Poi, che ci vuoi fare, il caso si accanisce. Ma adesso giuro che costruiremo giorno dopo giorno questa cosa grande che c'è tra noi".

Se le persone si devono evolvere, allora anche le relazioni ed i modi in cui queste si instaurano devono subire mutamenti radicali. Tinder è un'app universale, ma come ogni cosa digitale è anche liquida, si adatta al contesto in cui opera, ne prende la forma e le consuetudini. In paesi più openminded l'uso a consumo è spesso rivendicato, quasi come se un utilizzo alternativo sia improprio - per le storie serie hanno creato "Once", in pratica. Ma in Italia, in partiolcare al sud, è bene restare legati a certe tradizioni fondamentali, ad una visione meno consumistica dei rapporti. Anche il fugace deve essere sentimentale. 

Milik tutto promette ma non di certo la fugacità, il suo rapporto interrotto con la tifoseria napoletana ha il sapore del desiderio matto, del dramma di ciò che sarebbe potuto essere. Per recuperare il tempo perso, quindi, il Napoli ha pensato di mettere in "palio" il suo bomber polacco su Tinder - che, proprio per il luogo di applicazione, non ha alcun legame con quelle storie da "non mi ha richiamato" o "la cerco su Facebook"; ma somiglia più ad una moglie che prepara il pranzo per il marito, il caffè quando rientra a casa con degli amici, una di quelle che stirano perfettamente il collo delle camicie. 

Napoli comunica quella voglia di un rapporto coinvolgente, duraturo e fedele. E non è poi una richiesta così assurda se paragonata alle emozioni date. Milik sembra averlo capito da subito, sembra aver mostrato un cuore grande dietro quel naso aquilino. Sembra aver capito davvero che Napoli è "a' cchiù bella 'e tutt'' e bell".