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Storelli è pronta a rivoluzionare il mondo delle scarpe

L'azienda di Brooklyn sta per lanciare un modello di "SpreedGrip"

Storelli è pronta a rivoluzionare il mondo delle scarpe  L'azienda di Brooklyn sta per lanciare un modello di SpreedGrip

Ricordate la partita di basket in Flubber, in cui Robin Williams spalma sulla suola delle scarpe il liquido proveniente dall’esserino creato – per sbaglio – in laboratorio? O anche le vecchie e consunte – ma magiche – scarpe con cui Jimmy Grimble diventa un fenomeno calcistico.

Gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità”, diceva dottor House in una puntata. Dalle scarpe di calcio, poi, si capisce tanto. Perché la scelta di quelle che devono essere le compagne fidate è essenziale. Imprescindibile. Si possono scegliere scarpe sbagliate, e persino di pessima qualità, nella vita di tutti i giorni. Ma non quando si gioca a calcio. Serve il miglior sostegno, serve la resa migliore. Serve qualcosa su cui possiamo riporre la nostra piena fiducia. È questione d’equilibrio.

Storelli è un’azienda che fa base a Brooklyn, e che entro maggio 2017 – si spera – dovrebbe lanciare il primo modello del suo c.d. “SpeedGrip”. Una creatura presentata al mondo tramite una campagna alla ricerca di finanziatori su Kickstarter due giorni fa, il 5 aprile. Il segreto starebbe nel materiale – un misto tra tessuto e schiuma – con il quale viene prodotta questa suola (anche se, in casi come questi, parlare di suola sembrerebbe un tantino riduttivo).

Perché dovrebbe funzionare? Perché nei momenti di pausa dovrebbe permettere al piede di riposare meglio, ma allo stesso tempo dovrebbe proteggerlo meglio.

Ok, ma non basta, altro? Perché la struttura non è per nulla invasiva e non incide ne sull’estetica ne sulle prestazioni dell’atleta. L’idea di leggerezza, per oggetti del genere, è importante tanto quanto la leggerezza stessa: devono dare l’idea di essere oggetti belli, piacevoli da toccare e soprattutto funzionali, non ingombranti. E questo è possibile solo utilizzando materiali d’eccellenza. Cosa che viene promessa.

Ma forse la motivazione migliore data dai padri dello SpeedGrip, è che molto spesso gli sportivi – i calciatori, in specie – hanno le scarpe personalizzate e costruite per adattarsi al loro piede. Questa piccola amica, invece, dovrebbe adattarsi alla perfezione, risolvendo il problema alla fonte: la personalizzazione avviene nel momento in cui il piede viene poggiato. “Le suole sono invisibile e per questo spesso dimenticate. Ma rappresentano la base per la postura dell’atleta”. Sono le parole di Claudio Storelli.

E si sa, nemmeno i palazzi stanno in piedi senza le fondamenta.