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Arrigo Sacchi e l'estetica anni '90

Reebok, Diadora, Kappa: abbiamo ripreso alcuni pezzi iconici dall'armadio di Sacchi

Arrigo Sacchi e l'estetica anni '90  Reebok, Diadora, Kappa: abbiamo ripreso alcuni pezzi iconici dall'armadio di Sacchi

1 aprile 1946, a Fusignano, provincia di Ravenna, nasce un uomo che cambierà per sempre la storia del calcio italiano: nasce Arrigo Sacchi. La guerra è finita e l’Italia è in pieno boom economico, così il giovane Arrigo si innamora del calcio e prova a praticarlo, con insistenza, ma senza grandi risultati. Pare che, per un momento, abbandoni del tutto l’idea di far parte di quel mondo, per poi tornare sui suoi passi e mettersi ad allenare.

Arrigo Sacchi ha cambiato il calcio e l’ha fatto scuotendolo dalle sue fondamenta, rivoluzionando il modo stesso in cui questo veniva concepito. Soprattutto lo ha fatto nell’epoca in cui il calcio diventava mediatico, in quei dorati anni ’90 che lo stile Sacchi incarna alla perfezione. L’ascesa di Silvio Berlusconi, il Milan degli olandesi e dei grandi investimenti.

Con il ritorno dell’estetica calcistica degli anni novanta nel mondo della moda, abbiamo deciso di omaggiare il compleanno di Sacchi scegliendo alcuni pezzi dal suo guardaroba calcistico degli anni ’90 che potrebbero essere riproposti oggi.

 

Reebok sweater

Con la perdita del contratto di sponsorship con il Liverpool, Reebok ha un po’ mollato la presa sul mondo del calcio, spostandosi verso altri lidi. Sul finire degli anni ’90 però, il brand americano puntava forte sullo sport nazionalpopolare per eccellenza. Quando Sacchi andò ad allenare l’Atletico Madrid, si ritrovò ad indossare felpe Reebok che farebbe comodo a Gosha per una futura collaborazione con Reebok.


Kappa Kontroll / Milan Edition

Diverse volte ci siamo trovati a parlare di Kappa, e del suo egregio lavoro di ripescaggio dagli archivi e di ispirazioni calcistiche. La trionfale stagione milanista di Arrigo Sacchi è in buona parte sponsorizzata Kappa, con magliette e tute in triacetato, un must della prossima stagione.

 


Nazionale Italiana 

Sacchi è stato anche l’allenatore della più cocente delusione azzurra, quella del Mondiale americano del 1994. In quell’occasione l’Italia indossava divise prodotte da Diadora, che recentemente è tornata a proporle nel suo lookbook.
Allo stesso modo la breve esperienza Nike degli Azzurri ha coinciso con il Sacchi-bis, con linee visibilmente futuristiche.