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Le Ballon series: issue I - Foot Tang Clan

Abbiamo incontrato una delle squadre più toste della lega più cool del mondo

Le Ballon series: issue I - Foot Tang Clan Abbiamo incontrato una delle squadre più toste della lega più cool del mondo
Fotografo
Studio White

Non scherzavamo quando dicevamo che Le Ballon è la lega calcistica più cool del mondo – non scherziamo mai, a dire il vero. Ci vuole impegno e lavoro, tanto lavoro, per riuscire a creare qualcosa che sia frutto della passione sconfinata per mondi che, solo apparentemente, sembrano essere distanti ed inconciliabili. Pochi giorni fa è stato l’anniversario della morte di Cruyff, forse l’uomo che più ha rivoluzionato il calcio, prima come giocatore ed in seguito come allenatore.  Prima di lui, prima dell’arancia meccanica e del calcio totale, nessuno avrebbe mai pensato ad un calcio bello nella propria totalità, bello perché sport collettivo. Prima di lui, di Michels, di tutti loro, il bello del calcio era frutto delle individualità, del colpo di genio del singolo.

Negli anni '70, loro, cambiarono le cose, e dimostrarono che il calcio deve, necessariamente, essere bello. E che, inoltre, deve essere mutevole, deve confrontarsi con altri mondi, con altre realtà –per Cruyff, ad esempio, risultò molto importante aver acquisito alcuni principi base del rugby (l’importanza della visione di gioco), o di quanto fosse essenziale avere l’idea dello spazio in cui si sta muvendo.

L’influenza che il rap (si, volo pindarico), inteso in senso lato, ha avuto sullo stile negli ultimi anni è difficile da quantificare. In questo senso si tratta di un genere musicale che molto ha in comune con il calcio: la presenza di regole su cui costruire il prodotto – brano o partita – ben precise; una ritualità nelle dinamiche, anche quando ci si avvicina alle forme più libere (la battle o lo street soccer). Ma soprattutto il rapporto strettissimo tra collettivo e talento individuale, che solo quando legati in modo armonico giungono ad un risultato eccellente.

Il Wu Tang Clan hanno apportato mutamenti quasi genetici al rap. Si sono confrontati continuamente con l’evoluzione di un genere di cui facevano parte ma che vedeva nascere di continuo nuovi sottogeneri e nuovi protagonisti.

È praticamente ovvio, quindi, partire da una domanda basilare, da porre alla squadra dei Foot Tang Clan, una delle 8 compagini che compongono Le Ballon league.


Perché Foot Tang Clan? Quanto conta la loro estetica – intesa in ogni aspetto, dall’abbigliamento al tipo di approccio all’arte -  e l’importanza di questo gruppo nel loro mondo per voi? Come trasformarli da riferimento per chi fa un certo tipo di musica a riferimento per chi pratica questo sport?

Cercavamo un nome che riflettesse lo Urban Spirit, ad essere onesti. Abbiamo cercato in nomi collegati alla birra, qualcosa riguardo Parigi e anche qualcosa relativo ai graffiti. Poi, un bel giorno, un giocatore ha detto per scherzare “foot tang clan”, quasi per gioco, ma a noi è piaciuto sul serio. Ha un suono divertente ed è collegato alla strada, parla a tutti. Per quanto riguarda l’estetica, a noi interessava soprattutto il lato in cui usano i colori, ed usare questi e la loro estetica, ma Jack (Whelan n.d.r.), che dovevamo trovare l’escamotage legale. Così abbiamo virato sui colori che ci piacevano, rosso, bianco e nero. Sono colori facili su cui lavorare, e colpiscono. Per quanto riguarda la loro musica, è ovvio che sia nella nostra playlist prima di ogni match, imprime quello spirito combattivo di cui siamo molto fieri.

 

Nelle informazioni sulla vostra pagina FB scrivete che siete prima amici, poi un collettivo calcistico. E che il legame che c’è tra di voi si presenta tanto al bar quanto sul campo da gioco. Come vi siete conosciuti, a scuola, durante l’università, lavoro, durante una rissa? Scherziamo, ma è molto importante secondo noi capire da quali legami nasce il rapporto fiduciario che è alla base del metter su una squadra di calcio.

Molti dei giocatori si sono conosciuti a nord di Parigi, in un posto chiamato Noisy Le Sec. Sono anche dei writers, ed è un elemento essenziale e presente nel nostro approcci al desing. Per quanto riguarda me, ho conosciuto la Noisy Gang qualcosa come 10 anni fa ed abbiamo legato, giocando a calcio e bevendo birra. Quando viene fuori la sfida del bere noi siamo i migliori nella lega. Siamo i campioni del terzo tempo (ride n.d.r.). I giocatori che hanno fatto parte del gruppo vengono ancora alle feste e bere con noi, è qualcosa che ci lega.


Nell’introduzione c’è una parte in cui parliamo di Cruyff – di come sia stato forse l’uomo di sport più rivoluzionario per il calcio – quali sono stati i vostri riferimenti? Sulla vostra pagina di Instagram avete manifestato affetto per Raymond Kopa, pallone d’oro scomparso poche settimane fa.

Come francesi siamo ovviamente amanti di Aimé Jacquet, ci ha fatto vincere la coppa del mondo del 98’ e dobbiamo riconoscerlo. Ma ad oggi io davvero apprezzo Cruyff ad il suo “erede” Pep Guardiola. Il modo in cui lavora sul campo è pazzesco ed è fondamentale anche nel 7 contro 7, perché non c’è una reale posizione di gioco, devi essere capace di giocare ovunque. Parlando di Kopa, era un giocatore pazzesco ed ha anche attirato molta attenzione sui giocatori francesi, ma ha anche avuto un enorme ruolo sociale per quanto rigurada la situazione legale e personale dei giocatori. Ultimo ma non ultimo, è anche stato il primo giocatore francese a giocare con il Real Madrid.

 

Di chi sono le ginocchia sbucciate su instagram? Che cosa sono quei tatuaggi? Siamo molto invadenti, lo sappiamo.

Sono di Valentin, è un lottatore e non ha mai timore di cadere e lottare per la palla! I tatuaggi sono collegati a questo e alla propria appartenenza al mondo dei writer. Non posso dirvi di più, è una specie di segreto...

 

Da cosa deriva il vostro simbolo (che sembrerebbe il simbolo della pace, ma in Italia ad esempio c’è un partito o movimento, che dir si voglia, che lo usa con un significato diverso)?

Il nostro simgolo è la V di Vittoria e non è per niente collegato ai Cinque Stelle, la nostra squadra ha radici nella tradizione socialista del nord di Parigi.

 

Noi comunque speriamo di vedere altre immagini come quelle delle due dita che infastidiscono il sole.

Anche noi!

 

Siete tra le due squadre che hanno il completino con sponsor tecnico Puma, o sbagliamo? È una cosa che vi ha fatto piacere, immaginiamo, e rimane il colore rosso, che è un po’ il vostro punto fisso.

Siamo estremamente felici di essere sponsorizzati da Puma, è un’opportunità enorme! Ci hanno permesso di avere l’intero kit, cibo per la tribuna ed accesso esclusivo al loro brand. Abbiamo disegnato una maglietta ancora non rilasciata, ma vi faremo sapere appena finita!

 

Una cosa fondamentale per Le ballon è il legame tra il mondo del fashion e dello sport, di quanto lo sportswear sia diventato progressivamente sempre più protagonista. Jack Whelan – il fondatore della lega  -  ci ha parlato di quanto sia fondamentale questo aspetto, ma ci ha anche detto che spesso si spinge troppo verso la questione estetica, perdendo il lato romantico, e che questo lo spaventa. Voi che posizione avete al riguardo?

Non posso parlare per tutti, ma è qualcosa che a me piace. Alcuni lo trovano esasperante,altri vogliono provare nuove cose, ma il fatto che qualcuno non lavori in quel settore non è la nostra preoccupazione principale. Noi, il Foot Tang Clan, siamo più legati dall’amicizia, dallo spirito di squadra e dal supporto dei tifosi. Come hai visto ci sono sostenitori che vengono a vederci e la nostra estetica è guidata anche da loro e dalla loro passione.

 

Come vi posizionate in campo? Avete più un approccio alla Van Gaal – flessibilità nelle scelte e nessun legame con i moduli – o siete votati ad un calcio iper offensivo, come professa Zeman?

Flessibilità e versatilità sono i nostri obiettivi principali. Nel 7 contro 7 è fondamentale e bisogna correre ovunque, non c’è tempo per “quella non è la mia posizione in campo”. Se vuoi giocare solo in attacco non giochi. Devi correre da un lato ad un altro per poter segnare o difendere.

 

Qual è la squadra più forte della lega? “Noi” va bene come risposta.

Noi no (ride n.d.r.). ma la nostra squadra, che molti ritengono non fortissima, ha dimostrato di essere meglio di altri. Nonostante ciò, abbiamo reclutato un “killer” in attacco quest’anno, uno che sembra sul punto di morire prima di ogni match e poi fa tre goal.

 

Una citazione calcistica che vi rispecchia e vi liberiamo.

“La routourne va tourner”. Franck Ribery

P.S. (Se avete bisogno di traduzione venite da me o da Jack).

 

Cover poto by: thomvsrfs