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Braziliani’s Karma

L'Italia ha aspettato Gabigol, che ora è pronto a prendersi ciò che gli appartiene

Braziliani’s Karma L'Italia ha aspettato Gabigol, che ora è pronto a prendersi ciò che gli appartiene

Se c’è una cosa che ho imparato dal mondo del calcio è l’attesa. Saper aspettare è un dono. Saper aspettare ti rende migliore, saper aspettare è la linea sottile che divide un fallimento dalla creazione di un impero. Di esempi ce ne sono quanti ne volete, da Henry alla Juventus, mai aspettato ed esploso all’Arsenal, da Davids al Milan e Roberto Carlos dell’Inter. Gente che è diventata quello che è diventata perché qualcuno ha saputo aspettare. 

Era tempo però che non si trovava un vero talento brasiliano. Si, ok Neymar. Si, ok Coutinho, altro talento mai atteso. Ma qualcuno che potesse fare bene altrettanto bene in Serie A? Era un po’ che mancava ed è lo specchio delle condizioni in cui versa il Brasile, soprattutto a livello sportivo. Manca quel senso di Braziliani’s Karma che si aveva tanto tra gli anni 80 e 90. Quel talento brasiliano che forse vedevamo in tutti, a prescindere. Ci vedevamo del talento anche dove ce n’era poco o non ce n’era affatto.

E noi eravamo tutti qui. Tutti noi che amiamo il mondo del calcio, tutti noi che amiamo i giovani talenti, solo noi, che amiamo il gesto tecnico e non solo la maglia che indossa quel talento. Ecco, quelli lì non aspettavano altro che Gabriel Barbosa, per tutti i brasiliani Gabigol, si trasformasse in droga per gli occhi e finalmente entrasse nella storia del calcio con il suo primo gol in Serie A. 

È arrivato come il nuovo Ronaldo, presentato come il nuovo fenomeno del calcio brasiliano ma poi non è mai sceso in campo. Ci è voluto Pioli per vedere le sue giocate anche qui, in un clima tutt’altro che sudamericano. Qui, però, di brasiliani bravi ne conosciamo: da Socrates e Zico, poi Ronaldo, Emerson, Aldair, Cafù, Kakà, Adriano, Ronaldinho, Pato. Possiamo sentirci liberi di dire che il calcio brasiliano è dentro l’Italia da sempre. Il talento della terra del calcio imbrigliato nella tattica italiana. 

Essere o dover’essere, questo non è il dubbio amletico ma il dubbio di essere capaci di aspettare. L’attesa. Una linea sottile che divide il fallimento dalla nascita di un impero e in questo caso, lo sappiamo già, a governare questa movimento sarà Gabriel Barbosa, o come davvero lo chiameremo tutti Gabigol.

ll Brasiliani’s Karma è tornato.