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Il cortometraggio di Spike Lee in memoria di George Floyd

Il film unisce il video della morte di George Floyd alle immagini di 'Fa' la cosa giusta'

Il cortometraggio di Spike Lee in memoria di George Floyd Il film unisce il video della morte di George Floyd alle immagini di 'Fa' la cosa giusta'

Tra le voci che si sono espresse in seguito alla morte di George Floyd, l'ultima è stata quella di Spike Lee. Il regista ha pubblicato su Twitter un cortometraggio dal titolo 3 Brothers-Radio Raheem, Eric Garner And George Floyd che unisce i video della morte di George Floyd a Minneapolis e di Eric Garner a New York nel 2014 alla sequenza di sommossa del suo film Fa' la cosa giusta (1991). 

Il film, della durata di un minuto e mezzo, inizia con una domanda importante: "La storia smetterà mai di ripetersi?" e prosegue con il filmato del 2014 in cui Eric Garner, l'afroamericano di 43 anni arrestato da due agenti di polizia di New York, viene strangolato sotto gli occhi dei passanti. Alle immagini reali della morte di Garner, seguono alcune scene tratte dalla famosa sequenza antisommossa di Fa' la cosa giusta (1991), in cui un ufficiale delle forze dell'ordine uccide il protagonista Radio Raheem (interpretato da Bill Nunn). Il corto si chiude con il video della morte di George Floyd, scandito dalle sue parole "Non riesco a respirare", lo stesso filmato che ha fatto il giro del mondo scatenando le proteste che stiamo vedendo in questi giorni in tutti gli Stati Uniti. 

Quello che stiamo vedendo oggi non è nuovo", ha dichiarato il regista intervistato sulla CNN, dove ha presentato il cortometraggio. Lo abbiamo visto nelle proteste degli anni Sessanta, nell'assassinio di Martin Luther King e ancora non abbiamo ottenuto giustizia. Le persone stanno reagendo in questo modo solo per essere ascoltate. Ma il punto è proprio questo: il Paese è costruito sulla morte degli afroamericani.

Non è la prima volta che gli Stati Uniti si trovano a fare i conti con episodi simili, dimostrando che il razzismo sopravvive ancora oggi tra molti cittadini americani (e non solo). La scelta di accostare alle immagini reali le scene di Fa' la cosa giusta è emblematica, perché la trama del film (uscito negli Stati Uniti nel 1989) ricalcava esattamente gli stessi episodi: lo strangolamento di un afroamericano da parte di un agente di polizia, la sua morte e il conseguente scoppio di riot e saccheggi in tutta la città. 

Considerato uno dei più celebri registi afroamericani, Spike Lee è da sempre in prima linea nella lotta contro il razzismo e la discriminazione, ma anche contro la violenza. Autore di titoli acclamati come Fa' la cosa giusta, Malcolm X e BlacKkKlansman, dal 12 giugno sarà su Netflix con il suo ultimo film: Da 5 Bloods - Come fratelli, con Chadwick Boseman