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Christo, l’artista dell’impossibile

Le 5 opere più iconiche dell'artista che "impacchettava il mondo"

Christo, l’artista dell’impossibile Le 5 opere più iconiche dell'artista che impacchettava il mondo

Christo, il celebre artista, conosciuto per aver impacchettato alcuni dei maggiori monumenti al mondo, dal Reichstag tedesco al Pont Neuf a Parigi, è morto a New York all'età di 84 anni per cause naturali. L’annuncio è arrivato ieri sui suoi canali social: 

Christo ha vissuto la sua vita al massimo, non solo sognando ciò che sembrava impossibile, ma facendolo diventare realtà. L’opera di Christo e Jeanne-Claude ha riunito le persone attraverso esperienze condivise in tutto il mondo, e il loro lavoro vive nei nostri cuori e ricordi. Christo e Jeanne-Claude hanno sempre chiarito che le loro opere in corso di realizzazione proseguiranno dopo la loro morte. Rispettando i desideri di Christo, "L’Arc de Triomphe, Wrapped" a Parigi, Francia, è ancora in cantiere per settembre. 

Nato a Gabrovo, in Bulgaria, il 13 giugno 1935, figlio di un imprenditore e di una segretaria dell’Accademia di Belle Arti di Sofia, Christo Vladimirov Javacheff, più conosciuto solo come Christo, ha iniziato presto il suo pellegrinaggio in giro per il mondo. Poco più che ventenne lascia il suo Paese e si trasferisce prima a Praga, poi a Vienna, infine a Parigi, scappando così dai paesi del blocco comunista. Nella Ville Lumiere si mantiene realizzando ritratti e dipinti astratti. Contemporaneamente, inizia a realizzare l’arte che lo renderà famoso e che, insieme a Arman e Yves Klein, lo farà diventare uno dei principali esponenti del Nouveau Réalisme, movimento artistico interessato a materiali desunti dalla realtà, anche quella più banale: impacchettare vari tipi di oggetti come lattine, bottiglie, sedie, macchine. 

Nel 1958 fa l’incontro che gli cambia la vita: conosce la moglie e futura collaboratrice Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Nati lo stesso giorno, i due sono simbiotici, vere anime gemelle che, insieme, creano alcune delle opere visivamente più spettacolari del XX e del XXI secolo. La loro prima collaborazione è nel porto di Colonia, ma si fanno notare per Rideau de Fer, un muro di barili d'olio a bloccare rue Visconti, nei pressi della Senna a Parigi, un’installazione-protesta contro il muro di Berlino. Negli anni ‘60 sono già tra i principali esponenti della Land Art. E da lì continuano a creare con il loro stile inconfondibile, temporaneo, effimero, eppure potente e grandioso. La critica li ama e sottolinea come le loro opere superino i limiti tradizionali della pittura, della scultura e dell’architettura. Christo e Jeanne-Claude replicano, semplicemente, che il vero obiettivo è realizzare le visioni che hanno in testa, cambiando l'immagine del mondo, anche solo per il tempo della durata di una installazione. Liberi, senza finanziamenti o committenti, i due, in più di cinquant'anni di carriera comune (fino alla morte di lei nel 2009) hanno imballato e impacchettato il mondo: da Porta Pinciana a Roma al Reichstag di Berlino, dalla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano alla scogliera di Little Bay in Australia

Le opere di Christo sono indimenticabili, ecco 5 che dovete assolutamente conoscere.


Wrapped Reichstag, Berlino, 1971-1995

L’imballaggio del Reichstag di Berlino, nel giugno del 1995, è forse l’opera più celebre realizzata dall’artista di origini bulgare. Il parlamento tedesco venne impacchettato con 100mila metri quadri di tessuto argentato. Christo impiegò oltre vent’anni per ottenere il permesso di realizzare quest’opera, che attirò cinque milioni di visitatori. 

 

Surrounded Islands, Biscayne Bay, Florida, 1980-83

Nei primi anni Ottanta le isole della baia di Biscayne, in Florida, furono circondate da una cintura di polipropilene fucsia.


The Gates, Central Park, New York City, 2005

Un percorso di 30 chilometri attraverso Central Park, a New York, aperto al pubblico dal 12 al 27 febbraio 2005 e costituito da 7.503 portici, alti circa cinque metri e disposti a quattro metri di distanza fra loro,a ciascuno dei quali erano fissati teli di tessuto arancione. 


The London Mastaba, Hyde Park, Londra, 2016-2018

Ispirata alla Mastaba, una costruzione funeraria monumentale dell’antico Egitto, l’opera riprende esattamente questa forma piramidale: alta 20 metri, è realizzata con oltre 7500 barili di petrolio vuoti, impilati uno sull’altro e appoggiati su una piattaforma galleggiante di polietilene che ne sostiene le oltre 600 tonnellate di peso. 


Floating Piers, Lago d’Iseo, 2014-2016

Una lunghissima passerella gialla sul lago lombardo che regalava l'impressione di camminare sull'acqua. The Floating Pears è stata attraversata da 1 milione e 300 mila persone in sole tre settimane.