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6 specchi hype perfetti per i selfie

Per non annoiarsi durante il lockdown

6 specchi hype perfetti per i selfie Per non annoiarsi durante il lockdown

Sono tanti i trend e le challenge che nelle recenti settimane di lockdown hanno riempito le giornate di tutti, ma la dimensione digital si è imposta come lo strumento più efficace e risolutivo. #Stayhome, #Sendnudes e #workout sono solo alcuni tra gli hashtag più digitati, mentre i selfie sono diventati una vera e propria forma di contatto alternativa.

Via di fuga o semplice oggetto di decor, lo specchio è il perfetto partner per gli adepti dell’autoscatto. Dai living più audaci alla camera da letto, fino ai luminosi loft delle metropoli in lockdown, lo specchio è un tacito alleato per assecondare istinti e desideri, mettersi a nudo o semplicemente lasciare spazio all’immaginazione.

nss magazine ne ha selezionati 6 semplicemente perfetti.

 

DEJA VU WALL DI ATELIER BIAGETTI

Lo specchio Deja Vù riproduce la tavola optometria dell’oculista ed è progettato dal duo creativo di Atelier Biagetti, parte del macro-progetto No sex in cui Alberto Biagetti e Laura Baldassari intraprendono un viaggio ironico ma sottile per esplorare allusioni e ambigui riferimenti. In un’epoca in cui il sesso virtuale non è più un tabù, il corpo si riflette come oggetto di manipolazioni ed eccessi. Lo specchio è proposto in due declinazioni sia da parete che in modalità standing con una struttura in alluminio e dettagli in ottone galvanizzato.

 

ULTRAFRAGOLA DI ETTORE SOTTSASS

Lo specchio lampada Ultrafragola per Poltronova è un masterpiece intramontabile, proprio come la firma che nel 1970 lo progettò, il designer Ettore Sottsass. La sua cornice sinuosa evoca una chioma femminile: è in plastica termo-formata e proietta luce al neon rosa, fa parte del progetto Mobili Grigi ed è ancora oggi un'icona del radical design. Dopo 50 anni nessun segno del tempo minaccia la sua verve. Ultrafragola gioca con curve, forme, neon e colori e si rivela ottimo partner per i selfie. Da Frank Ocean a Lena Dunham, nessuno resiste al suo riflesso!

 

RONDO MIRROR DI ZIETA

Sembra quasi di immergersi in una dimensione galattica, dove il riflesso assume un'immagine distorta e alterata. A seconda del gradiente di colore e della disposizione, appeso o adagiato al muro, Rondo muta la percezione dell'ambiente circostante. Zieta è l’azienda polacca specializzata nella produzione di oggetti in acciaio inossidabile. La peculiarità di Oskar Zieta, designer e fondatore, è concepire per paradosso oggetti gonfiabili nonostante la materia. Rondo oscilla in quel limbo tra arte e design, il cui ritmo espressivo plasma anche lo spazio che lo accoglie.

 

KING KONG DI JAIME HAYON

King Kong sono una coppia di specchi disegnati da Jaime Hayon per Barcelona Design. Hayon ha ormai uno stile distintivo che si palesa nei suoi colori e nei suoi protagonisti, riuscendo a dare forma ad un universo surreale e ludico. Come il nome sottolinea, gli specchi alludono alla forma del volto dei primati, le scimmie. Questi celebrano in chiave ironica le nostre origini e invitano a non prenderci troppo sul serio. Non resta che posizionare adeguatamente il vostro smartphone.

 

RUBAN DI INGA SEMPÉ

La mission di un creativo spesso consiste nel riprogettare gesti più che oggetti. Il segreto può celarsi nell’attitudine ad osservare antropologicamente vizi, abitudini e convenzioni per stravolgerle. Ruban è il risultato di molteplici slanci creativi ad opera della designer Inga Sempé per la nordica Hay. Sempè analizza la poliedricità di un ambiente in chiave millennial e ne genera un oggetto capace di assecondare il suo dinamismo. Leitmotiv di Ruban è la leggerezza, ha varie dimensioni e forme ed è un invito ad essere trasportato, raccolto, accostato o semplicemente appeso. Ruban è anche un ottimo arredo “Home office” per un rientro a lavoro leggero e a colpi di selfie.

 

IKORNNES DI IKEA

È Ola Wihlborg il designer che ha dato alla luce uno dei masterpiece del colosso svedese dell’arredo: lo specchio Ikornnes di IKEA. Lo specchio risponde esattamente all’idea di estetica nordica in legno di frassino con le sue forme morbide, la sua essenzialità e l’alta prestazione. Ikornnes si presenta nella duplice declinazione, sia da tavolo che self standing. Il suo design non è mai troppo invadente, eppure cattura riflessi e attenzioni di narcisisti e Instagrammers. La versione da tavolo è declinabile anche a parete, ma in chiave desk è un’ottima soluzione per immortalare il riflesso del vostro smartworking.