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Biennale di Venezia 2019: 5 opere da non perdere

Una breve guida per muoversi tra tutte le offerte artistiche dell'evento

Biennale di Venezia 2019: 5 opere da non perdere Una breve guida per muoversi tra tutte le offerte artistiche dell'evento

Sabato 11 maggio è iniziata la Biennale di Venezia, evento che durerà fino al 24 Novembre catalizzando l’attenzione del mondo internazionale dell’arte. Questa edizione, la 58ª, è intitolata May You Live In Interesting Times,una formula augurale ambigua di origine cinese con il quale il curatore Rudolph Rugoff invita il pubblico a riflettere su una società “duale”, sempre più in bilico tra realtà e falsificazione. Lo stesso si augura il presidente Paolo Baratta:

“Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione, ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d'arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all'arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione.” 

Circa 80 artisti internazionali esporranno le loro opere per dar vita ad un’esibizione immensa divisa in due location, l’Arsenale (un ex cantiere navale del 12° secolo) e i Giardini, nella zona est della città. A tutte queste si aggiungono decine di eventi e mostre parallele disseminate in giro per la città. nss vi consiglia 5 appuntamenti d’arte da non mancare durante questa Biennale.

 

“Sun & Sea (Marina)”

Artist: Rugilė Barzdžiukaitė, Vaiva Grainytė e Lina Lapelytė

Luogo: Padiglione Lituania, Marina Militare, Fondamenta Case Nuove 2738c, Calle de la Celestia, Castello

Rugile Barzdžiukaite, Vaiva Grainyte e Lina Lapelyte trasformano gli interni della Marina Militare in una spiaggia, uno spazio di totale relax pieno di persone in costume, circondate da borse di plastica, teli colorati e creme solari. In sottofondo i rumori delle risate, dei giochi, la musica di un furgone dei gelati in lontananza e le canzoni dell’estate. Attraverso questo tableau vivant, in bilico tra installazione ambientale e sonora, le tre artiste raccontano come l'essere umano e le sue azioni siano la causa principale dei cambiamenti climatici. La performance si svolge ogni sabato (fino al 31 ottobre), non-stop dalle 10.00 alle 18.00. Negli altri giorni è possibile ascoltare l'opera e guardare la spiaggia vuota.

“Psalm”

Artista: Edmund de Waal

Luogo: Scuola Canton, Calle Orto 1191, and Ateneo Veneto, Campo San Fantin 1897, Venetian Ghetto

Il ceramista Edmund de Waal mette in scena una riflessione sull’esilio e sul linguaggio suddivisa in due parti: un’installazione in porcellana, oro e marmo all’interno di una sinagoga del 16esimo secolo (Scuola Canton) nel ghetto, e un padiglione all'interno dell'Aula Magna del quattrocentesco Ateneo Veneto che ospiterà circa 2.000 libri di scrittori esiliati, da Ovidio ai giorni nostri. Visitabile dall’8 maggio al 29 settembre.

 

“Can’t Help Myself”

Artista: Sun Yuan e Peng Yu

Luogo: Padiglione centrale, Giardini

Un grande robot industriale posizionato all’interno di una gabbia trasparente si muove senza sosta per cercare di arginare una pozza di liquido rosso sangue, mettendo in scena una danza ipnotica e infinita. Can’t Help Myself è la prima opera d’arte robotica commissionata dal Guggenheim di New York per la sua collezione permanente. L’idea nasce dalla convinzione degli artisti che “le macchine, che ormai sono una parte integrante della nostra cultura, cambiano continuamente e così facendo accelerano i cambiamenti del genere umano”.

 

“Dysfunctional”

Artista: Virgil Abloh, Maarten Baas, Nacho Carbonell, Rick Owens e Michèle Lamy, Mathieu Lehanneur,…

Luogo: Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, Calle Ca’ d’Oro 3934

La Carpenters Workshop Gallery organizza una mostra immersiva di design da collezione alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro che mescola la notevole collezione di maestri italiani presente nel palazzo quattrocentesco con le opere site specific di Studio Drift, Maarten Baas, Nacho Carbonell, Rick Owens e Michèle Lamy, Mathieu Lehanneur, Random International e altri ancora. Tra i nomi importanti sottolineamo la partecipazione di Virgil Abloh che arriva a Venezia con la sua prima collezione di sculture funzionali, ispirate alla città lagunare e alla sua acqua alta. Visibile dall’8 maggio-24 novembre 2019. 

 

“Chromo Sapiens” 

Artista: Shoplifter

Luogo: Padiglione Islanda, Spazio Punch, Giudecca 

Hrafnhildur Arnardóttir aka Shoplifter arriva a Venezia e ricrea nel padiglione Islandese una coloratissima una caverna multisensoriale ricoperta di capelli (la sua ossessione). In sottofondo la musica della band heavy metal HAM condurrà i visitatori in questo micro viaggio psichedelico.