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More Than - Lorenzo Sonego

Karate Kid

More Than - Lorenzo Sonego Karate Kid

Lorenzo
Sonego

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Gli Internazionali di Roma sono la vetrina dorata del tennis italiano, specialmente in un momento nel quale il nostro movimento sta producendo talenti e risultati come mai prima d’ora. Quest’anno il torneo del Foro Italico, che è iniziato il 9 Maggio, è una grande festa per i nostri giocatori. Abbiamo parlato con Lorenzo Sonego, nuovo atleta EA7 e numero 48 del circuito ATP, delle sue aspettative in campo e delle sue passioni oltre la racchetta nel nuovo capitolo di More Than. “È iniziata ora la stagione della terra rossa, Montecarlo, Madrid, Roma, e infine Roland Garros, l’obiettivo è fare molto bene uno di questi tornei e trovare un best ranking” ci dice alla vigilia del torneo monegasco. Sonego con il Foro Italico ha un feeling speciale, come quando nell’edizione 2021 arrivò fino alle semifinali strappando anche un set a sua maestà Novak Djokovic. È infatti un tennista che sa entusiasmare ed entusiasmarsi con la racchetta in mano, regalando giocate da fuoriclasse quando entra nella sua zona. Basta vedere il modo con il quale è riuscito a rimontare contro il francese Humbert nell’ultimo Masters 1000 di Montecarlo, annullando 4 match point ed esultando con la sciarpa del Torino, la sua squadra del cuore.

Sonego in campo è un grande agonista, pronto a lottare su ogni punto ed a sporcarsi il completino firmato da EA7 se c’è ancora la minima possibilità di ribattere la pallina oltre la rete. E proprio questa sua indole combattiva è definita dal suo stile in campo, con quella fascia legata dietro la testa per impedire ai lunghi capelli neri di imbizzarrirsi, ricorda un karateka pronto alla battaglia. “La fascetta mi fa sentire un po’ più guerriero in campo, un po’ come Karate Kid. Mi fa sentire più vicino a lui, uno che non molla mai.” In uno sport così codificato a livello stilistico come il tennis a volte sono proprio i dettagli a definire la personalità e l’estetica dei giocatori. “Ora la fascia è utilizzata tantissimo, più del cappellino e quindi è anche comoda da utilizzare, per chi ha il capello lungo” - precisa subito Sonego - “cerco di essere un giocatore stiloso nei colpi, ma anche un lottatore che non ha paura di sporcarsi e dà l’anima in campo”.

Questo suo temperamento ardente però deve trovare nei kit che indossa la comodità e libertà di movimento per impegnarsi in impossibili rincorse sulla linea di fondo o rovesci a due mani. “Sicuramente la cosa più importante quando gioco è la comodità di quello che indosso, poi mi piace diversificare e avere qualcosa sempre di innovativo e diverso.” La relazione tra il tennista torinese e il brand sportivo di Giorgio Armani dimostra quanto lo sport stia tornando di moda anche presso il grande pubblico, e gli atleti si stanno affermando come modelli anche fuori dal rettangolo di gioco. “In Italia ci sono un sacco di bei ragazzi che giocano a tennis - scherza Sonego - e questo aiuta anche i brand a sceglierli come testimonial”. Inoltre il tennis è sempre stato uno sport intrinsecamente elegante e che ha visto molti dei suoi capi essere poi comunemente usati nella vita di tutti i giorni. “Lo stile e la moda in Italia sono molto importanti, quindi per noi giocatori italiani vestirsi bene è fondamentale”.


Ed una grossa mano in questa direzione è arrivata proprio dai brand di moda, che stanno realizzando modelli su misura per gli atleti che sponsorizzano come fa EA7 con Lorenzo Sonego. “Adesso abbiamo iniziato da poco a lavorare insieme, ma è un brand che ho sempre seguito fin da quand’ero piccolo. È un nome estremamente riconoscibile sia nel mondo dello sport che in quello della moda, e con loro ho immediatamente stabilito un ottimo rapporto di amicizia e fiducia e spero di continuare il più possibile questo viaggio insieme”. E per Sonego tale rapporto prosegue anche oltre il campo da gioco, visto il suo forte interesse verso il brand e il mondo lifestyle. “Di sicuro è la prima volta che lavoro con un brand così importante, ma è bello lavorare con loro per fare qualcosa di diverso e stare sul set. Mi piace, è molto divertente e stimolante” rivela mentre lo scattiamo con indosso vari look dell’ultima stagione EA7.

 
“Ovviamente è fondamentale non pensare tutto il giorno al tennis, ma avere dei momenti in cui si può staccare la mente e fare qualcosa di diverso. Quello ti toglie un po’ di pressione e di monotonia, per me è molto importante.”
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“Ovviamente è fondamentale non pensare tutto il giorno al tennis, ma avere dei momenti in cui si può staccare la mente e fare qualcosa di diverso. Quello ti toglie un po’ di pressione e di monotonia, per me è molto importante.”
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È un modo per staccare dal tennis giocato, uno sport nel quale la sfera mentale è importante come quella tecnica e fisica, e per trovare il giusto equilibrio nella stressante vita d’atleta in cui ogni colpo è decisivo. “Ovviamente è fondamentale non pensare tutto il giorno al tennis, ma avere dei momenti in cui si può staccare la mente e fare qualcosa di diverso. Quello ti toglie un po’ di pressione e di monotonia, per me è molto importante. Poi ogni giocatore la vive in maniera diversa”. Lui ha scelto di dedicare questi momenti all’altra sua grande passione insieme al tennis, la musica. Insieme all’amico di una vita Edoardo Pepe, in arte AlterEdo, ha cominciato a scrivere e registrare musica. “È iniziato tutto per gioco, visto che da piccoli scrivevamo canzoni insieme per divertimento. Poi quando ci siamo resi conto che eravamo davvero arrivati a un milione di streaming su Spotify ci siamo messi a ridere.” La canzone in questione è “Un solo secondo”, una hit estiva che mischia ritmi latini e sonorità r&b, che ha riscosso un successo insperato per i due amici.

“Anche questo è un modo per staccare, la musica è una mia passione e voglio continuare a scrivere e cantare. Più che le visualizzazioni e gli ascolti, per me conta divertirmi e stare con i miei amici, andare a registrare in studio, scrivere i versi e creare alla fine un pezzo insieme a Edoardo. Poi farlo con uno dei miei migliori amici è qualcosa di speciale e divertente”. Sonego però preferisce distinguere le sue due grandi passioni - “ovviamente poi se c’è qualche riferimento al tennis è ancora più bello, ma non è qualcosa che cerco” - ammettendo che è di solito l’altra parte della coppia a scrivere i testi. La musica per Sonego è un modo per entrare in campo quanto per staccare e rilassarsi lontano da esso - quella che più mi diverte è la musica Reggaeton, che mi fa entrare in campo con la giusta adrenalina e atteggiamento - e lo ha accompagnato durante la sua esperienza agli Internazionali di Roma, uno degli appuntamenti più attesi dell’intero calendario ATP.

Photographer: Marcello Junior Dino
Stylist: Linda Degiorgi
MUAH: Cinzia Trifiletti
Photographer Assistant: Davide Carlini
Interview: Lorenzo Bottini