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La protesta di Hummel per i prossimi Mondiali in Qatar

"Sosteniamo la nazionale danese fino in fondo, ma questo non significa sostenere il Qatar come nazione ospitante"

La protesta di Hummel per i prossimi Mondiali in Qatar Sosteniamo la nazionale danese fino in fondo, ma questo non significa sostenere il Qatar come nazione ospitante

Pochi giorni fa Hummel ha svelato le tre maglie con cui la Danimarca scenderà in campo nel prossimo Mondiale in Qatar a novembre, tre kit caratterizzati tutti dallo stesso design con i loghi del brand e della nazionale tono su tono. Un design che inizialmente sembrava riconducibile ad una scelta estetica simile al trend Blackout che si vede già da qualche anno in Bundesliga, dove molte squadre avevano creato qualcosa di molto simile. PUMA ad esempio aveva sperimentato questa colorway nel 2018 con un'edizione speciale della maglia dello Stoccarda realizzata in collaborazione con un collettivo di artisti locali. La stessa operazione evidentemente di successo fu poi utilizzata dal Borussia Dortmund - il club di riferimento di PUMA in Germania - per una maglia celebrativa per i 125 anni del club nella stagione 2019-20. Ma non solo, il blackout si è visto anche fuori dalla Germania il miglior esempio di maglie blackout è stato quello dell'AIK, squadra svedese sponsorizzata da Nike, che negli ultimi anni si è distinta per kit estremamente eleganti nonostante la marginalità sportiva e lo stesso ha fatto poi Erreà con il Parma.

In realtà però non è un caso che Hummel abbia deciso di creare queste maglie per la Nazionale Danese dove i loghi sono tono su tono, rendendoli così meno evidenti. Ieri infatti il brand danese è uscito allo scoperto dichiarando la vera motivazione dietro il design dei kit per Eriksen e compagni: "non vogliamo essere visibili durante un torneo che è costato la vita a migliaia di persone." Il brand ha inoltre aggiunto: “Sosteniamo la nazionale danese fino in fondo, ma questo non significa sostenere il Qatar come nazione ospitante.” Hummel non è l'unica ad aver dato vita a delle proteste, già qualche mese fa la Norvegia era scesa in campo con una maglia in cui si chiedeva di rispettare i diritti dei lavoratori. Adesso a distanza di pochi mesi le proteste si fanno sempre più concrete e vedremo cosa accadrà in prossimità della competizione.