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La Formula 1 sta diventando un'opera d'arte

Le livree delle monoposto vengono disegnate da street artist e arrivano come NFTs sul mercato digitale

La Formula 1 sta diventando un'opera d'arte  Le livree delle monoposto vengono disegnate da street artist e arrivano come NFTs sul mercato digitale

La Formula 1 dimostra di essere lo sport del momento, un risultato ottenuto curando con attenzione la sua immagine ed il suo sviluppo imprenditoriale. Stare al passo coi tempi di oggi può essere una sfida difficile anche per un ambiente che ha nella velocità il suo obiettivo, eppure il più celebre mondo dei motori sta sicuramente riuscendo in quest’obiettivo, realizzando attorno al nucleo rappresentato dalle gare una cornice fresca, moderna e che spazia in tanti campi diversi.

In più occasioni, infatti, la Formula 1 aveva già strizzato l’occhio all’universo della moda e di recente ha affondato le proprie radici anche nella Street Art e nel mondo del digitale. In occasione del primo storico Gran Premio di Miami, alcune scuderie hanno colto l’occasione per attingere all’aura glamour della città, vestendosi nel suo emblematico stile graffiti. Miami è famosa per il sole, le spiagge ed uno sfarzo imponente, ma al tempo stesso è anche un museo vivente della Street Art, esposta soprattutto nel quartiere di Wynwood (ricco di gallerie, negozi e ristoranti). Cavalcando quest’onda artistica, Mercedes, Williams ed AlphaTauri hanno collaborato con alcuni dei più celebri street artists sulla scena per dare vita a delle livree personalizzate che incarnassero la libertà e lo stile della città.

Williams si è affidata a Surge – famoso artista statunitense – che, per la FW44 con cui hanno corso in pista Latifi ed Albon, ha ricolorato il logo tradizionale della scuderia in linea col tema “murale”, realizzando anche una livrea integrale in edizione limitata per la vecchia FW41 ed esponendola nella Fan Zone a South Beach. AlphaTauri invece ha dato il via ad una collaborazione ad ampio spettro con Remote, dalla realizzazione di una livrea personalizzata – anche qui a scopo di esposizione – al lavoro congiunto con i due piloti di casa, Gasly e Tsunoda, che hanno sprigionato la propria vena artistica su due caschi bianchi. La parte più interessante però viene qui: i due caschi infatti saranno venduti materialmente in un’asta di beneficienza, ma anche digitalmente come NFTs, aprendo le porte ad un universo in fortissima espansione e simbolo del pensiero avanguardistico del team di Faenza.

Mercedes, infine, ha fatto il suo tuffo nella street art servendosi della creatività di Mad Dog Jones per un lavoro di dettaglio sull’ala anteriore delle monoposto di Hamilton e Russell. Le opere, sono state riprodotte in formato digitale come NFT, allo scopo di essere vendute per sostenere un progetto a favore dell’ inclusività nel mondo dei motori. Come per Williams ed AlphaTauri, anche Mercedes ha commissionato all’artista una livrea personalizzata per l’occasione, da assegnare al maggior offerente per gli NFTs.

La graffiti-mania però si è spinta anche oltre, portando alla creazione di una McLaren ridisegnata ed esposta a Bra, alla Biennale di Venezia ed all’Art Basel proprio di Miami. Il progetto ha richiesto la partecipazione di tante personalità: il bolognese Matteo Macchiavelli, che ha avuto l’idea, lo street artist Jisbar che ha dipinto metà della vettura ispirandosi al mito della Formula 1 Ayrton Senna (l’altra metà invece è stata dipinta ispirandosi ad alcune delle livree leggendarie del pilota brasiliano)e il collezionista Gianluca Tramonti, che ha donato la McLaren in questione. Anche in questo caso il progetto è andato avanti con la realizzazione di una collezione di NFTs destinati nell’universo artistico digitale.

Così la Formula 1 proietta ancora una volta il suo sguardo al futuro per portare nel paddock, in pista e nella proprio brand una nuova visione in grado di unire arte, moda, NFTs e propositi per il sociale.