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Le novità della prossima stagione di Formula 1

In Bahrain inizia un mondiale con regolamenti e macchine molto diverse dal precedente

Le novità della prossima stagione di Formula 1 In Bahrain inizia un mondiale con regolamenti e macchine molto diverse dal precedente

Tutti a caccia di Max Verstappen, campione del Mondo in carica dopo il finale di stagione al cardiopalma del 2021. È questo l’obiettivo annunciato dei piloti di Formula 1, che sono pronti a mettersi nuovamente al volante delle loro monoposto per l’inizio della nuova stagione. Profumo di pneumatici bruciati, la musica dei motori che rombano, caschi allacciati e via per un nuovo anno a sfrecciare in giro per i circuiti di tutti il mondo. Il Circo della F1 è tornato per la stagione più rivoluzionaria dell’ultimo degli ultimi 40 anni: parola di Adrian Newey, direttore tecnico della Scuderia Red Bull. Il mondo delle monoposto più veloci del pianeta è stata completamente reinventato. In questo 2022 infatti cambia tutto, dalle regole vere e proprie ai dettami tecnici per la ideazione delle nuovo vetture, così da dare nuova linfa vitale a uno sport che, fatta eccezione del clamoroso ultimo campionato, stava cominciando a far sbadigliare anche gli appassionati più accaniti. 

Questo cambiamento epocale sarebbe dovuto arrivare già nel 2021, salvo poi slittare al 2022 a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19. Questa rivoluzione è stata pensata per ridurre i costi e aumentare lo spettacolo in pista, con l’intento di livellare le prestazioni delle squadre. La modifica tecnica più radicale riguarda il reparto aerodinamico delle vetture con i ritorno dell’”effetto suolo”, ma sono stati modificati anche gli pneumatici, così come i cerchioni, i freni, le ali anteriori e posteriori e il peso delle vetture. 

Nuove ruote

La modifica che salta immediatamente all’occhio è sicuramente quella riguardante le ruote. C’è infatti un cambiato sostanziale per quanto riguarda la misura del diametro con i pollici che passano 13 a ben 18. Un cambiamento totale degli pneumatici e dei dischi dei freni, che passeranno a loro volta da 11 a 13 pollici, cambiando così totalmente l’interpretazione delle frenate. L’aerodinamica e l’effetto suolo

Altra modifica rivoluzionaria, che è però anche un ritorno al passato, riguarda l’aerodinamica. Ritorna l’effetto suolo con la presenza dei tunnel al di sotto della scocca delle vetture. E proprio su questo elemento, le scuderie avranno più libertà di manovra. La FIA ha infatti lasciato uno spazio aperto per lo sviluppo di questa sezione della monoposto, sia in termini di larghezza che di altezza rispetto al suolo. Gli alettoni, invece, dovranno rispettare regole specifiche e dovranno risultare molto meno ricercati ed efficaci. Quello anteriore dovrà essere un tutt’uno con il musetto, mentre quello posteriore sarà più largo e alto rispetto a quelli degli ultimi anni. 

Una aerodinamica molto più semplificata, quindi, con l’intento di favorire i sorpassi e diminuire sensibilmente l’efficacia della scia. Queste nuove regole sono state inserite per far sì che progettisti e ingegneri immaginino il fondo delle monoposto come la componente essenziale dalla quale avere grip.

I motori congelati e il nuovo carburante

Principalmente per una questione di costi, i motori di questa stagione saranno congelati per le prossime tre annate. Una decisione volta però anche ad aiutare i progettisti nello sviluppo dei nuovi motori che faranno il loro esordio nel 2026. Oltre a questo congelamento, i propulsori dovranno funzionare con un nuovo tipo di benzina: il carburante E10, in cui il contenuto di etanolo aumenta dal 5,75% del 2021 al 10%. Un grosso problema, questo, per i piloti che nelle prime prove hanno ravvisato una drastica diminuzione di potenza. Ma grazie al lavoro dei fornitori di carburante e all’adattamento della parte termica sulle nuove power unit, la perdita di cavalli è stata sensibilmente contenuto rispetto a quanto ci si aspettasse inizialmente. 

Novità per le Sprint Race

Anche in questo Mondiale si disputeranno tre Sprint Race, a Imola per il GP dell' Emilia Romagna, al Red Bull Ring (GP d'Austria) e a Interlagos (GP del Brasile). Ci saranno però differenze rispetto alla passata stagione. Innanzitutto, la gara veloce assegnerà punti, da otto a uno, alle prime otto posizioni e non più solamente alle prime tre. La pole position della GP della domenica, sarà invece assegnata nella giornata del venerdì. 

Cosa hanno detto i test 

Gli ultimi test pre esordio, che si sono svolti proprio in Bahrain, hanno confermato che la Red Bull è ancora scuderia da battere. Monoposto rivoluzionaria, ma che è parsa già ben equilibrata e con l’iridato Verstappen intenzionato più che mai a riconfermarsi. A fare una grandissima impressione, con i tifosi che sperano e incrociano le dita per una stagione da protagonisti, è stata la Ferrari. La vettura, che anche in pista ha mostrato quella aggressività fatta vedere al momento della presentazione, sembra ben studiata e collaudata con Charles Leclerc che si è adattato bene al nuovo stile della macchina. E in Bahrain, il monegasco e Verstappen hanno già dato un assaggio di quello che si vedrà in pista in questa stagione tra sorpassi e controsorpassi. 


La Mercedes ha invece continuato a nascondersi e a lavorare sotto traccia, ma la scuderia delle Frecce d’Argento ha vinto gli ultimi otto mondiali costruttori ed è quindi lecito attendersi delle sorprese quando il gioco comincerà a contare davvero. Hamilton non ha perso entusiasmo dopo lo scioccante finale della passata stagione, anzi sembra ancora più agguerrito per riconquistare la corona. La McLaren, invece, che a conti fatti è stata la quarta scuderia dello scorso campionato, esce dai test con un grosso punto di domanda. In Bahrain, Ricciardo non si è visto causa Covid con Norris che si è dovuto sobbarcare sulle sue spalle tutto il lavoro. La monoposto color papaya ha avuto però grossissimi problemi.