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Anatomia di un Re

Pensieri, suoni, sapori e pose di uno di Francesco Totti

Anatomia di un Re  Pensieri, suoni, sapori e pose di uno di Francesco Totti

Come si quantifica un atto d'amore? C'è un metro di misura, un termine di paragone?

Non tutti riescono a capire cosa vuol dire amare qualcuno o qualcosa più di se stessi, "non sai cos'è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso", diceva Robbie Williams in un meraviglioso monologo di Will Hunting, un monologo sulla reale conoscenza delle cose. Per conoscere qualcosa in profondità bisogna viverla, ecco forse l'unico modo, quello reale, per quantificare un atto d'amore. Totti. Totti bisogna averlo visto giocare per capire cosa vuol dire amore per un giocatore ancor di più che per una squadra o una città. Anche quando non è stato vissuto con quel "privilegio" - per sua stessa definizione – da tifoso romanista e cittadino romano, la quantità fuori luogo di bellezza creata con un pallone tra i piedi lo ha sistemato di diritto nella memoria collettiva.

Ma c'è altro, perché Totti è stato più importante del destino di una squadra: non è importante lo scudetto o l'Europa, purché giochi lui. Per i romanisti per oltre vent'anni, i traguardi sono stati importanti, ma comunque secondari rispetto al veder giocare il loro re. Questo è amore, è una forma complessa quasi autolesionista di amore, ma una manifestazione altissima di un'emozione quasi inspiegabile, che si lega alla spensieratezza ma anche alla fiducia sconsiderata per qualcuno. Si è detto, scritto, urlato di tutto riguardo Totti. Ma c'è una certezza inamovibile: Totti ha permesso la nascita di un amore sincerissimo. E questo, con buona pace dei detrattori, è qualcosa che solo i grandi possono permettersi.

 

Feel Like Interstellar

Nel suo tentativo di emulare Kubrick, Nolan è riuscito - più o meno inconsapevolmente, non lo sappiamo – a fare qualcosa di diverso, e ben riuscito. Se l'intento del maestro era – per sua stessa ammissione – creare un capolavoro prettamente estetico (fregandosene delle numerose scelte interpretative proposte negli anni, in relazione al suo film), Nolan ha, al contrario, deciso di non lasciare fuori un piccolo ed insignificante elemento: l'amore. Nella carenza strutturale dei dialoghi tipica di alcuni suoi film, ce n'è però uno essenziale, in cui Amelia Brand (Anne Hathaway) dice: "l'amore è l'unica cosa che riusciamo a percepire che trascenda le dimensioni di tempo e spazio".

Lo spazio, un rettangolo di 120 x 90 metri, il tempo, 90 minuti. Totti ha preso due elementi fisici ed ha letteralmente trasceso la realtà – in filosofia: esistere al difuori o al disopra della realtà sensibile; sorpassare un certo limite della conoscenza o della realtà - per poter stare vicino ad ogni singolo tifoso romanista.

 

Dress like 6 unica

 

La teatralità di Totti si compone di due parti essenziali: quella durante il gioco, quando sembra comportarsi da giocatore normale, che segue le dinamiche tipiche, per poi tirare fuori il coniglio dal cilindro, il capolavoro; ed il secondo momento, che è nell'esultanza. Francesco Totti ha fatto scuola in termini di esultanze e gesti iconici. Dal "4 e a casa" al pollice in bocca, passando per le riprese con la telecamera sostituendosi al cameraman. Ma se la sua teatralità del "gioco", preannunciata da un "mo je faccio er cucchiaio", è sempre stata caratterizzata dalla tensione, dal silenzio sacrale che precede il miracolo; al contrario, la teatralità dell'esultanza si veste di delirio incontrollato, di gioia sconfinata. È un abito che sembra adattarsi alla perfezione al sentimento comune, trasformando un intero popolo in un unico individuo tripudiante.

 

Think Like Point Break

 

L'adrenalina del gruppo di rapinatori ex presidenti U.S.A. in "Point Break" va al di la del semplice concetto di dipendenza da qualcosa, "non voglio vivere oltre i trent'anni";  ma si lega in un certo senso al non voler provare il sentimento del dopo, quel momento in cui non c'è più qualcosa di fondamentale. Delle manifestazioni di amore dolorante allo stadio Olimpico di domenica, forse la più bella, anche perché amaramente ironica, è stata quella contenuta nello striscione: "Speravo de' morì prima". Una meraviglia che solo un romano avrebbe potuto proporre, niente da dire. È il modo più bello e struggente per dire che senza quella cosa non si può vivere.

 

Think Like Parte Seconda Alessandro Magno

 

C'è una sorta di parallelismo curioso tra Er Pupone ed Alessandro il macedone. Il primo è universalmente riconosciuto come re di una città divenuta famosa, però, come impero. Un re che ha avuto una carriera lunga e prospera, ma che non ha conquistato nulla – il mondiale non vale – fuori dai confini del suo regno. Il secondo ha avuto vita breve, morto a soli 33 anni, conquistando in soli 12 una porzione di territorio che ancora oggi è complessa da quantificare. Forse proprio nel definirlo "Re" e non "imperatore", allora, i romanisti hanno voluto da subito suggerire un ruolo di profeta in patria. Totti è l'ottavo re di Roma ma non un nuovo imperatore perché non ha preteso di sottomettere altri popoli, ma si è limitato a prendersi cura della propria città.

 

Sounds Like Canzone dell'amore perduto

 

"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai". Lo avranno ripetuto sino allo sfinimento i romanisti. E continueranno a farlo ancora e ancora. Il brano di De Andrè parla di tutto ciò che l'amore vuol dire, tranne del momento in cui questo svanisce. È una metafora della pietra miliare. Il cantautore genovese ha provato a scrivere una poesia che parlasse di un amore andato, suggerendo allo stesso tempo quanto sia impossibile parlare di "addio" quando si parla d'amore. Possiamo provare a convincerci, ripetere giorno dopo giorno, di aver detto addio a qualcosa. Non è così, e non sarà mai vero.

 

Taste Like Nutella

 

Dal latino cochleārium "strumento per mangiare le chiocciole". Costruito prima in argento, ottone ed alpacca, oggi principalmente in acciaio inossidabile. Il dito è l'unico strumento che si preferisce al cucchiaio per mangiare la nutella. Ma è anche uno strumento inutilizzabile per poter creare splendore e generosità estetica con un pallone in mezzo al campo: in primo luogo perché provate a fare un pallonetto con dito indice, in secondo luogo – anche riuscendovi – sarebbe fallo. Probabilmente il 90 percento degli appassionati di calcio in Italia risponderebbe "Totti" alla richiesta di dire la prima parola che abbia un legame con cucchiaio. La seconda parola sarebbe "nutella".

 

Love Like Mi mancherai

 

È quello che il capitano - così è stato e così per sempre sarà - ha scritto sull'ultimo pallone calciato in tribuna sud all'Olimpico. È una parola bellissima, quasi un manifesto di vita. Percepire l'assenza di qualcosa è un sentimento complesso da spiegare, perché ci obbliga a descrivere il nulla, a mimare una parte di noi. La mancanza presuppone tante cose: la precedente presenza di qualcosa, la distanza, ma anche il vuoto. Suggerisce l'immagine di un corpo privo di una parte fondamentale che è stata allo stesso tempo connessa e staccata. Per Totti quel qualcosa di fondamentale è stato un pallone di cuoio.

Francesco Totti mancherà come manca qualcosa di fondamentale nel calcio. Mancherà come un organo vitale. Mancherà perché ha rappresentato un legame unico nel panorama calcistico, ma anche perché ha creato enormi problemi a chi voleva criticarlo. Rosicone, cagasotto, antisportivo, perdente, eterno secondo. Gliene hanno dette di tutti i colori. La verità è che di Totti sentiranno tutti la mancanza, anche quelli che lo hanno criticato. Perché si percepirà un vuoto di armonia calcistica enorme, uno squilibrio nel talento.Si percepirà una mancanza. La mancanza di bellezza che per 28 anni ha regalato a chiunque volesse guardare. E la bellezza non è e non sarà mai superflua.