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Intervista a Yendry Fiorentino

L'artista da scoprire: from Dominican Republic to "Abyss"

Intervista a Yendry Fiorentino L'artista da scoprire: from Dominican Republic to Abyss

Capelli selvaggi e voce che nasconde qualcosa, qualcosa che ha sentito sulla pelle, qualcosa che sa di "storia da raccontare" ma che, senza troppi giri di parole, narra attraverso la melodia, i suoni, la musica. 

Yendry Fiorentino è un'artista tutta da scoprire, nata come solista, nel 2014 si è unita a Davide Enphy Cuccu  e al dj/ produttore Alain Diamond per fondare il trio electropop Materianera. Originaria della Repubblica Dominicana, Yendry conserva nella sua passione le radici che l'hanno portata fin qui, fino ad Abyss, il suo nuovo album uscito a fine marzo. 

Yendry Fiorentino si racconta ad nss. Scopritela con noi!

#1 Ciao Yendry, piacere di conoscerti. Partiamo dall’inizio: chi sei e cosa dovremmo sapere su di te?

Sono una ragazza dominicana, con un leggero accento piemontese, trapiantata a Torino all’età di 4 anni. Sento costantemente la mancanza del mare, piango di gioia molto spesso, (soprattutto ai concerti), ho problemi a gestire il tempo e non ho abitudini. Sono innamorata di Frank Ocean, di James Blake e di Sza.

Ho partecipato alla sesta edizione di X Factor, nel 2012, ed è da li che ho iniziato a pensare di poter fare musica per lavoro. Ora sono in piena fase di crescita personale e artistica e ho una band: Materianera. 

Credo di non aver ancora trovato la mia dimensione musicale. 

Unico sogno, quello di suonare in più posti possibile!!! 

#2 Sei molto legata alla tua terra, la Repubblica Dominicana. Quanto le tue radici hanno influenzato la tua musica e quanto invece c’è dell’Italia nel tuo sound?

Sono molto legata alla mia terra. Ci sono stata due anni fa per capire cose di me che non coincidono con l’italianità. È stato pazzesco. Mi sono sentita a casa! In Italia è diverso, nonostante io abbia reso mie la sua lingua e la sua cultura, nonostante io ami questo paese, non sempre riesco a sentirmi realmente italiana. È come vivere in un limbo, non sono né una né l’altra. 

E quindi ho due case, due famiglie, due culture. 

Non credo però che la Repubblica Dominicana mi abbia influenzata musicalmente, i miei gusti sono molto distanti dalla bachata, dalla salsa e dal reggaeton, ma mi piacerebbe trovare il modo di inserire lo spagnolo nella musica che faccio. In Spagna sta nascendo un'ondata di elettronica mista a musica popolare che è pazzesca. Io adoro Rosalìa e Nathy Peluso, due esponenti di questa nuova corrente musicale. 

 

#3 Cos’ha di speciale secondo te Abyss? In un momento storico in cui la musica va veloce, tutti possono farla e così commentarla e magari anche criticarla? Qual è il tuo parere a riguardo?

Abyss è il nostro primissimo disco ed è speciale per noi. C’è dentro tanta cura, molto lavoro, giornate infinite in studio, parecchie decisioni, indecisioni e soddisfazione. 

Ci abbiamo lavorato per due anni, concentrandoci sul fare musica che arrivasse a noi prima di tutto. 

E' vero, siamo in un periodo storico in cui tutto svanisce più velocemente e tutti hanno voce in capitolo per quanto riguarda la critica musicale...io credo che sia sempre stato così, semplicemente ora la modalità è diversa grazie ai social. Fare un disco ti permette di lasciare un segno del tuo passaggio sulla terra. E' qualcosa di magico. Si riduce a critica musicale, business, trend solo se tu, musicista, non gli dai la giusta importanza. 

 

#4 Parliamo di stile: qual è il tuo?

Il fatto che io non abbia abitudini, si ricollega a come mi vesto, per questo non credo di avere uno stile preciso. Inoltre mi affeziono a scarpe e vestiti. Le mie Dr. Martens basse mi hanno accompagnato ogni giorno per 7 anni, cosi come i Levis che usava mia madre da giovane. Mi piacciono i mercatini vintage, il fatto di non trovare mai la mia taglia mi porta spesso a modificare i vestiti. Odio fare shopping nei negozi e odio avere troppe cose nell'armadio, mi manda in confusione. A volte mi capita di prendere 10 t-shirt bianche, 10 nere e mettere quelle per tutto l'anno. 

 

#5 Cosa c’è nel futuro di Yendry Fiorentino?

Nel mio futuro c'è tanto lavoro, tanta musica e, spero, il mare!