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Alexander Wang ha risposto alle accuse di molestie sessuali

Dopo aver negato per mesi le accuse, si è scusato, promettendo che "farà meglio"

Alexander Wang ha risposto alle accuse di molestie sessuali Dopo aver negato per mesi le accuse, si è scusato, promettendo che farà meglio

C'è stato un nuovo sviluppo nella vicenda che vede protagonista il designer americano Alexander Wang e le accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti. Le accuse e i racconti di incontri spiacevoli con lo stilista, founder del brand omonimo, avevano iniziato a circolare lo scorso dicembre, prima su TikTok e in seguito su Instagram, dove Diet Prada era diventato il primo media del settore a parlare della vicenda. Con il passare dei giorni erano diventati sempre di più gli accusatori di Wang, modelli o professionisti del settore, uomini e trans, che avevano accusato il designer di molestie sessuali. 

Dopo che lo scorso gennaio, in un'intervista al Guardian, Wang aveva negato qualsiasi tipo di accusa, ritenendole grottesche e prive di fondamento, oggi sembra aver cambiato versione. Se solo qualche settimana fa il designer parlava di "affermazioni ingiustamente amplificate da account di social media famosi per aver pubblicato materiale diffamatorio da fonti non rivelate e/o anonime con zero prove o qualsiasi verifica dei fatti di sorta", ieri Wang ha postato una dichiarazione su Instagram. Nel post si legge: "Diverse persone si sono fatte avanti per sollevare accuse contro di me, per miei comportamenti passati. Supporto il loro diritto di farsi avanti e di raccontare la propria storia, ho ascoltato con attenzione quello che avevano da dire. Non è stato facile per loro raccontare le loro storie, e mi pento di essermi comportato in un modo che gli ha causato dolore. Nonostante non siamo d'accordo su alcuni dettagli delle nostre interazioni personali, voglio dare un buon esempio e usare la mia visibilità e la mia influenza per incoraggiare gli altri a riconoscere comportamenti nocivi e dannosi. Nella vita si impara e si cresce, e ora che ho imparato la lezione farò meglio". 

La dichiarazione di Wang segue di poco un articolo del New York Magazine che aveva dato spazio ad altri racconti che descrivevano molestie e abusi perpetrati da parte del designer. Nonostante Diet Prada e testate del calibro di BoF e The New York Times seguano la vicenda dall'inizio, la storia non ha avuto un impatto così profondo sull'industria della moda. Wang, molto conosciuto anche per gli after party e la vita notturna legata la suo brand, era legato da rapporti di amicizia ad un numero enorme di top model, influencer, attori, cantanti, il meglio dello show biz mondiale. In questi mesi, nessuna di queste persone ha voluto commentare la vicenda, che hanno preferito ignorarla, nonostante molte di loro fossero i primi a manifestare solidarietà e impegno per i movimenti Time's Up e #MeToo. Hanno scritto in molti che è molto più facile credere alle accuse nei confronti di qualcuno come Weinstein, che ha il physique du rôle del prototipo della persona accusata di molestie sessuali, ma appare difficile che qualcuno col volto angelico di Wang possa aver fatto quello che gli viene contestato. Ancora di più, l'industria e il mondo dei media in generale sembra far fatica a credere e a raccontare episodi di molestie se sono state subite da uomini - gay o etero poca importa. 

Dieci degli uomini che hanno raccontato la propria esperienza con Wang hanno deciso di farsi rappresentare da Lisa Bloom, rinomata avvocato di Los Angeles che in passato aveve rappresentato lo stesso Harvey Weinstein, e anche l'ex presidente Trump. Bloom ha raccontato su Twitter che i suoi clienti hanno incontrato Wang, e non è chiaro se le azioni legali nei suoi confronti saranno portate avanti.