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Kim Jones è il nuovo co-creative director di Fendi

Il designer si occuperà delle collezioni femminili del brand

Kim Jones è il nuovo co-creative director di Fendi Il designer si occuperà delle collezioni femminili del brand

Questa mattina il gruppo LVMH ha annunciato che Kim Jones, già designer di Dior Homme, sarà il nuovo direttore creativo  delle collezioni femminili di Fendi. Jones affiancherà alla direzione artistica dello storico brand romano Silvia Venturini Fendi – che rimarrà invece incaricata di dirigere il design di accessori e collezioni maschili. La posizione ora occupata da Jones è in realtà assai delicata oltre che ambita, in quanto questa nomina lo rende l’erede diretto di Karl Lagerfeld, precedente direttore artistico delle collezioni femminili di Fendi – una posizione vacante che non era mai stata ufficialmente assegnata a qualcuno dopo la morte del designer l’anno scorso e che aveva reso Silvia Venturini Fendi la principale figura creativa del brand.

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Questa nomina rappresenta anche il debutto di Jones nel campo del womanswear – un settore che è per Fendi ha sempre rappresentato un campo d’eccellenza. Bernard Arnault, CEO del gruppo LVMH, ha commentato:

«Kim Jones […] ha continuamente dimostrato la sua abilità di adattare i codici e l’heritage delle case di LVMH, rivisitandoli con modernità e audacia. Sono convinto che, in Fendi, la sua visione e la sua passione contribuiranno al successo delle collezioni femminili».

Parole che lasciano intendere come il board di LVMH desideri portare l’approccio di Jones (un approccio che ha moltiplicato in passato gli introiti di Louis Vuitton e Dior) anche al womanswear di Fendi – un settore del brand che, dopo i 54 anni di tenure di Lagerfeld, ha bisogno non solo di essere diretto indipendentemente ma anche di avere al suo timone un designer di grande rilevanza culturale come è Jones.

La nomina di KIm Jones, inoltre, fornisce un insight all’interno della strategia globale di LVMH che, dopo lo straordinario successo di Dior, mira a far crescere tutti i suoi brand verso una revenue annuale standard di due miliardi di dollari annui – ossia l’attuale revenue di Dior. Questa intenzione si nascondeva già dietro la nomina di Matthew Williams a creative director di Givenchy e ha sicuramente a che fare (al di là del significato culturale che la posizione di womanswear designer di Fendi ha nell’industria) con l’assegnazione a Jones dell’incarico per Fendi.