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La Paris Digital Fashion Week potrà funzionare?

Inaugura oggi la prima edizione digitale della PFW, fra interessanti progetti e grandi assenti

La Paris Digital Fashion Week potrà funzionare? Inaugura oggi la prima edizione digitale della PFW, fra interessanti progetti e grandi assenti

A poche ore dalla conclusione della Paris Haute Couture Week, inaugura oggi la Paris Digital Fashion Week, la versione digitale della settimana della moda di Parigi organizzata dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode che presenterà le collezioni della stagione SS21. Originariamente prevista per la fine di giugno, la Paris Fashion Week – ribattezzata “Whispers of Paris” - andrà avanti dal 9 al 13 luglio e si inserisce tra le iterazioni digitali della London Fashion Week (12-14 giugno, che si è rivelata un flop) e della Settimana della moda di Milano (14-17 luglio). Tutte le informazioni sono disponibili a questo link.

Proprio come è successo a Londra e Milano, anche a Parigi ci sono alcuni grandi assenti:

  • Tra i brand che hanno confermato la loro presenza, si segnalano: Études, JW Anderson, Berluti, Issey Miyake, Louis Vuitton, Ungaro, Yohji Yamamoto, Rick Owens, Dries Van Noten, Isabel Marant, Balmain Homme, Loewe, Hermès, Lanvin, Dior Homme e Thom Browne;
  • Tra gli assenti, invece, si segnalano: Givenchy (che ha appena nominato Matthew Williams come nuovo direttore creativo), Acne Studios, Ami, Jacquemus, che organizzerà uno show fisico il 16 luglio, ma soprattutto Saint Laurent e Valentino, che fin dalle prime settimane di quarantena avevano annunciato la loro separazione dal tradizionale sistema delle sfilate.

Per partecipare, ai brand è stato chiesto di mandare un video non più lungo di 20 minuti che spiegasse la collezione o la loro ispirazione: un’occasione per sperimentare con la creatività e pensare fuori dagli schemi (come ha fatto Maria Grazia Chiuri, che per la Haute Couture di Dior ha chiamato il regista Matteo Garrone). Nonostante la loro presenza in calendario, alcuni brand hanno già svelato le loro proposte: è il caso di Hermès, che il 5 luglio ha organizzato una performance live in collaborazione con l’artista Cyril Taste; lo show sarà riproposto il 12 luglio durante la programmazione ufficiale e la maison si è giustificata facendo appello alla disponibilità dell’artista. Allo stesso modo, JW Anderson ha presentato la nuova collezione in un video pubblicato il 2 luglio sul suo sito ufficiale e sul proprio profilo Instagram, mentre ha preparato un altro video per la data ufficiale.

Tutti gli eventi della Paris Fashion Week si potranno seguire su un’app (disponibile su Apple e Android) accessibile al pubblico e con spazi riservati ai professionisti, che include una sezione editoriale (una sorta di magazine), una pagina per eventi e concerti, ma soprattutto “Sphere”, una sorta di showroom virtuale per giovani designer in collaborazione con Le New Black. A differenza di Londra e Milano, aperte a una vasta gamma di contenuti online, la Paris Digital Fashion Week è quella che più di tutte ricorda le settimane della moda tradizionali e si concentra sulla presentazione delle collezioni piuttosto che sulla proposta di nuove modalità di contenuto virtuale.

Gli show fisici, ad ogni modo, faranno presto a tornare: Milano riprenderà con la fashion week fisica dal 22 al 28 settembre mentre dal 26 settembre al 6 ottobre anche la Paris Fashion Week tornerà a organizzare sfilate normali - ma nel rispetto delle norme del distanziamento sociale e con meno ospiti.