Vedi tutti

‘Animal Crossing: New Horizons’ ha organizzato il suo primo fashion show digitale

Il futuro della fashion industry è sempre più virtuale

‘Animal Crossing: New Horizons’ ha organizzato il suo primo fashion show digitale Il futuro della fashion industry è sempre più virtuale

Dopo aver accolto il mondo della moda grazie alla creatività dei suoi utenti, che hanno vestito i loro avatar con item di Prada, Supreme e Louis Vuitton, Animal Crossing: New Horizons ha ospitato il suo primo vero fashion show. Reference Festival, festival di moda con sede a Berlino, ha scelto proprio il videogioco di Nintendo per organizzare un fashion show virtuale con outfit ispirati a Loewe, Prada e molti altri. 

Lo show è stato ideato dallo stylist e fashion director di 032c Marc Goehring e dalla fotografa Kara Chung, già famosa per raccogliere i migliori outfit del videogame sull’account Instagram @animalcrossingfashionarchive, e consiste in un video di circa 3 minuti, accompagnato dalle musiche di Michel Gaubert. Tolta la mancanza di “fisicità” dell’evento, le differenze con il fashion show più tradizionale sono minime. La decisione conferma la tendenza già suggerita da molte istituzioni della moda di scegliere il web per “salvare” la fashion industry dall’emergenza COVID-19. 

Uscito il 20 marzo 2020, nel giro di poco più di due mesi Animal Crossing: New Horizons (il quinto capitolo della saga di Animal Crossing) ha superato le 13 milioni di copie vendute, di cui quasi 12 milioni soltanto dopo 11 giorni dal lancio. Nemmeno Nintendo si aspettava un successo così clamoroso: le vendite hanno già raggiunto le aspettative stimate per l’intero ciclo produttivo del gioco (circa 3 anni). Tra un negozio di sneaker e una mostra di Leonardo da Vinci, Animal Crossing: New Horizons si sta trasformando in un inquietante rimpiazzo del mondo reale. 

Costretti in casa dal lockdown, gli utenti hanno dato sfogo alla loro creatività: non si contano più le iniziative sulla piattaforma legate al mondo dell’arte e soprattutto della moda. L’aspetto che rende unici gli avatar di Animal Crossing, infatti, è la possibilità di customizzare i propri outfit: si possono scegliere colori, lunghezza, tagli e persino aggiungere loghi. Non stupisce che alcuni designer come Marc Jacobs abbiano addirittura disegnato una loro collezione solo per il gioco, o che altri brand, come Glossier, abbiano replicato alcuni dei loro item più famosi per il videogame di Nintendo. 

Marc Jacobs non è stato l’unico a interessarsi alle nuove possibilità del mondo digitale. Mentre Instagram ha preparato un vero e proprio “ABC” con le istruzioni per ospitare le fashion week di tutto il mondo sulla sua piattaforma, in molti hanno già scelto il web: la Shangai Fashion Week e la Rakuten Fashion Week di Tokyo sono state le prime fashion week interamente digitali, seguite dalla sfilata Fashion Unites di Carine Roitfeld su YouTube e dal live stream A Moment with the Met organizzato da Anna Wintour. Nemmeno per il Reference Festival è il primo esperimento sul web: l’anno scorso aveva organizzato un live stream della durata di 24h. Soltanto ad aprile, inoltre, il concerto di Travis Scott su Fortnite ha decretato il successo di questa tendenza: il Fortnite Astronomical Tour ha riunito 12 milioni di persone solo sui server del videogioco, senza contare quelle che hanno assistito tramite Twitch e altre piattaforme di streaming.

La sfilata organizzata dal Reference Festival su Animal Crossing, così come il concerto di Travis Scott su Fortnite, segnano un momento importante per il futuro della moda e dell’industria creativa in generale: non sono infatti "user-generated content", contenuti elaborati dagli utenti, ma eventi ufficiali. È legittimo quindi pensare che molti altri brand potranno presto interessarsi a simili possibilità. Il futuro delle industrie dell’arte e del design sembra per forza di cose interattivo e la spinta data dall’emergenza di questi mesi non ha fatto altro che accelerare un fenomeno inevitabile.