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Luca Magliano e il futuro della moda postpandemia

Abbiamo parlato col designer bolognese delle sue speranze per il post-pandemia e delle ispirazioni la sua ultima collezione

Luca Magliano e il futuro della moda postpandemia Abbiamo parlato col designer bolognese delle sue speranze per il post-pandemia e delle ispirazioni la sua ultima collezione

La pandemia di coronavirus ha reso incerto il futuro dell'industria della moda internazionale, rimettendo in discussione l'antiquato sistema delle fashion week, portando le figure di spicco del settore a riflettere su ritmi di produzione meno frenetici e che prevedano meno sfilate e aumentando l'interesse per il tema della trasparenza e della sostenibilità. Alcune case di moda hanno già reagito, come ad esempio Saint Laurent che ha già colto quest'occasione per ripensare il proprio ruolo nel sistema della moda rimuovendosi dai calendari della moda 2020 o come Giorgio Armani che fin dall'inizio ha trasmesso un messaggio molto preciso su come le cose avrebbero dovuto cambiare.

Ma in Italia, forse il paese più duramente colpito dal virus, moltissime piccole case di moda e brand indipendenti si trovano ancora nel'incertezza, anche se alcuni fra i nomi più giovani dell'industria italiana cercano di mantenere una sana dose di ottimismo. Magliano, ad esempio, è uno di quei brand che sperano in qualche cambiamento. Il designer bolognese Luca Magliano, founder del brand, ha sempre offerto una prospettiva alternativa e senza filtri sull'abbigliamento maschile che ha contribuito a costruire una sorta di eufemismo sulla mascolinità.
nss magazine ha parlato con lui per capire la sua opinione su cosa attende l'industria della moda indipendente nel futuro e riflettere sull'ispirazione per la sua ultima collezione.

Che cambiamenti ti aspetti di vedere all'interno del fashion system dopo la pandemia?

I vestiti, per un po’ spero, saranno meno ritoccati. La comunicazione colmerà il vuoto che si creerà, sperimentando il massimo dal punto di vista sensoriale. Dopo tutto questo mi aspetto un mondo dove a tutti, spesso, capiterà di sentirsi clandestini e fuorilegge per necessità. 

Questa esperienza ha cambiato o influenzato la tua prospettiva sulla moda in qualche modo?

In linea di massima no, sono fermo sulle mie posizioni. L’essere umano basa la sua identità su rituali prima di tutto, e i riti torneranno ad essere celebrati attraverso prodotti speciali e sopra le righe. Almeno, secondo me…

Date le circostanze, la collezione SS20 sarà ancora interamente prodotta e commercializzata?

La collezione è stata realizzata e distribuita molto tempestivamente, la maggior parte dei prodotti sono già nei negozi e online da tempo.

Qual è stata l'ispirazione per questa collezione?

Principalmente gli estivi viaggi libertini dei primi anni ’80, soprattutto quelli verso quei paradisi utopici che erano Ibiza e Mykonos. Da Mykonos, la Grecia come scrigno arcaico di una cultura erotica, a Kraximo di Paola Revenioti e al concetto di sensualità come strumento di rivendicazione politica.

Considerando che la fashion week di giugno è stata cancellata, pensi che ci sarà una sfilata in settembre?

In questo momento non riesco a dirlo ma mi piacerebbe molto.

Come hai passato questo tempo durante la quarantena? Consigli?

Programmando routine che, puntualmente, ho disatteso. Mi sento di dire che porno e gin aiutano ma vanno usati con moderazione. Per il resto leggere continua ad essere la via di fuga migliore.

La collezione SS20 di Magliano è ora disponibile online SlamJam.com