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Louis Vuitton ha comprato il secondo diamante più grande del mondo

Soprannominata “Sewelo”, la gemma grezza misura 1758 carati

Louis Vuitton ha comprato il secondo diamante più grande del mondo Soprannominata “Sewelo”, la gemma grezza misura 1758 carati

Louis Vuitton ha comprato da Lucara Diamond Corporation il diamante “Sewelo”, il secondo più grande del mondo. Il diamante era stato trovato lo scorso aprile nella miniera di Karowe, in Botswana, e l’acquisto da parte del brand francese è stata una mossa inaspettata. Molti recenti segnali mostrano il rinnovato interesse che Michael Burke, CEO di Louis Vuitton, sta rivolgendo alla produzione di gioielli: nell’aprile 2018 Francesca Amfitheatrof, ex-direttri ce del jewellery design di Tiffany, è stata nominata direttrice artistica per orologeria e gioielleria di Louis Vuitton mentre, nel novembre dell’anno successivo, LMVH ha acquistato la stessa Tiffany per sedici miliardi di dollari. Secondo un’intervista a Burke del Financial Times, Louis Vuitton sta attuando una strategia per fare diventare la gioielleria di Louis Vuitton “uno dei cinque top player” sul mercato.

Il prezzo al quale il diamante Sewelo è stato acquistato non è stato reso noto. Questo perché essendo la gemma ancora grezza, il suo valore effettivo potrà essere stabilito solo a taglio avvenuto. Il processo del taglio è infatti uno dei più complicati, delicati e costosi. La proporzione e simmetria del diamante tagliato determinano la sua brillantezza. E sono avvenuti casi di diamanti che, una volta tagliati, si rivelano di valore inferiore a diamanti grezzi ma dotati di una maggiore chiarezza. Tagliare un diamante come il Sewelo, col suo peso di oltre 350 grammi, è un’operazione molto difficile. Marcel Pruwer, ex-presidente dell’Antwerp Diamond Exchange ha spiegato al The New York Times:

Ci sono meno di dieci persone al mondo che saprebbero cosa fare con una gemma del genere, che riuscirebbero a tagliarla per poi acquistarla. Per comprare e rivendere quella che potrebbe essere una gemma da cinquanta milioni servono qualifiche tecniche e la capacità di firmare l’assegno e assumersi un rischio”.

Secondo il parere di Tobias Kormind, direttore di 77 Diamonds intervistato da Forbes a riguardo, il Sewelo è notevole per caratura ma il suo aspetto annerito potrebbe essere indice di una qualità mediocre. Al momento il “guscio” di carbonio nel quale è chiuso non permette di determinarne la composizione e la forma del taglio sarà determinata dalle eventuali impurità che verranno rinvenute. Lucara, Louis Vuitton e la HB Company di Anversa hanno anche stretto una partnership per finanziare le operazioni di taglio che impiegheranno una tecnologia di 3-D scanning all’avanguardia e potrebbero durare per oltre un anno.

L’acquisto del diamante Sewelo rappresenta una scommessa potenzialmente rischiosa per Louis Vuitton ma che potrebbe rappresentare il tentativo di rilanciare la produzione di gioielleria del brand con un progetto di altissimo profilo, quanto meno sul piano pubblicitario.