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L'eterno amore tra Fendi e Roma

La Maison sceglie il Tempio di Venere come location della sua prossima sfilata

L'eterno amore tra Fendi e Roma La Maison sceglie il Tempio di Venere come location della sua prossima sfilata

Fendi ha annunciato che il prossimo 4 luglio darà vita ad uno show-evento a Roma, presso il Tempio di Venere sul Colle Palatino per celebrare il legame con la Città eterna e, soprattutto, il lavoro di Karl Lagerfeld.

In questo giorno verrà presentata The Dawn of Romanity, una collezione Haute Couture FW 2019/2020 molto speciale, composta da 54 look (lo stesso numero degli anni di liaison con lo stilista) ispirati alla storia della maison e alle creazioni di Kaiser Karl. L’evento segnerà anche il ritorno di Fendi al mecenatismo. L’azienda, infatti, donerà 2,5 milioni di euro per il restauro del Tempio di Venere. L’intervento partirà entro breve, durerà 2-3 anni e ripristinerà le famose pareti di marmo colorato, le superfici murarie e gli stucchi della volta absidale del tempio e la cella della dea Roma. 

Serge Brunschwig, presidente e CEO di Fendi, ha dichiarato entusiasta:

Portare la nostra couture a Roma è il modo migliore per celebrare Karl Lagerfeld, Fendi e la sua città, un'opportunità unica per esprimere le nostre radici, la nostra audace creatività e il più alto savoir faire, che sono sempre stati parte del dna della maison. Un luogo magico, che rappresenta perfettamente i valori di Fendi, la sua tradizione e la sua storia. Sono anche molto orgoglioso del restauro del Tempio di Venere e di Roma, continuando così a sostenere il patrimonio culturale, non solo di Roma e dell'Italia, ma del mondo intero.

Questa non è la prima volta che il brand sceglie la capitale ed uno dei suoi luoghi simbolo come set di una sfilata. È il 2016 quando la maison festeggia i 90 anni di attività presentando la collezione couture 2016/2017, Legends and Fairy, davanti alla Fontana di Trevi. Per una particolare illusione ottica creata dalla passerella in plexiglas, Kendall Jenner, Bella Hadid e le altre modelle avvolte nelle cappe e negli eterei abiti ispirati alle fiabe nordiche di Kay Nielsen sembrano camminare direttamente sull’acqua, amplificando l’effetto evocativo dello show che si inserisce meritatamente tra i più spettacolari degli ultimi anni. L’evento è anche un modo per inaugurare la fontana, restaurata grazie a Fendi e all’iniziativa Fendi for Fountains

 

Fendi è Roma e Roma è Fendi. Fendi ha un profondo legame con Roma, la città dove la Maison fu fondata 90 anni fa e da cui ha sempre tratto ispirazione.

Il marchio lo ribadisce spesso, sottolineando come le sue radici e la sua storia siano profondamente intrecciate con quelle della Città Eterna. È qui, infatti, che inizia l’epopea dell’azienda quando nel 1918 la stilista Adele Casagrande apre nella centrale via del Plebiscito un laboratorio di pelli e pellicce che nel 1925, dopo il matrimonio con Edoardo Fendi diventa la boutique Fendi.

Il successo è immediato soprattutto grazie alle idee pionieristiche di Adele per la linea Selleria, che raccoglie borse in cuoio completamente tagliate e cucite a mano da artigiani, ispirate alle briglie dei cavalli. Savoir faire, artigianalità e eleganza restano i punti chiave dello stile di famiglia anche quando la gestione del marchio passa alle cinque figlie dei fondatori. Sono Paola, Franca, Carla, Anna e Alda ad assumere nel 1965 un giovane e talentuoso stilista tedesco di nome Karl Lagerfeld che, insieme a Silvia Fendi (figlia di Anna), traghetterà l’azienda nel futuro e la farà entrare tra i luxury brand più importanti e popolari. Nel corso degli anni la coppia ottiene numerosi successi, dall’affermarsi dello stile Fun Fur alla logomania, dalla Baguette alla Peekaboo o ai bag charm, ma sempre senza mai spezzare il legame con la città di Roma che resta una continua fonte di ispirazione per collezioni, campagne pubblicitarie e capsule come la recente Roma/Amor nella quale il graffiti artist PREF ha realizzato una nuova grafica speciale dedicata, appunto, alla relazione tra Fendi e la capitale.  

Roma non vive solo nelle creazioni del marchio. Non è solo la parola scritta sotto il suo logo. I vicoli, i monumenti, le architetture, i colori dell’Urbe sono parte del dna di Fendi. È qui che la famiglia ha scelto di vivere e lavorare. Ed è sempre qui che sorge l’headquater dell’azienda. Nel 2015 la maison si è insediata all’interno di una delle strutture più emblematiche della città, un’icona del razionalismo italiano: il Palazzo della Civiltà Italiana. L’edificio, conosciuto anche come Colosseo Quadrato e disegnato nel 1937 da Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano, ospita al piano sottostante le scalinate i magazzini e il Fur atelier, al piano terreno la parte logistica e impiantistica, al primo livello l’ingresso e una superficie di oltre 1000 mq per esposizioni aperto al pubblico. Dal secondo al settimo piano ci sono, invece, una parte pubblica e una di uffici privati.

Il restauro è opera dell'architetto Marco Costanzi, autore anche del progetto del primo Fendi Boutique Hotel nella Capitale. Si tratta di 7 appartamenti che ricreano l’atmosfera di una casa privata e occupano un piano dell’ex sede della compagnia in Largo Goldoni. Lo stesso edificio, diventato uno spazio multifunzionale prestigioso, ospita la boutique Fendi più grande del mondo, una pellicceria, una vip lounge e Zuma, il primo indirizzo italiano del celebre ristorante giapponese dello chef Reiner Becker. Un altro importante spazio romano del clan Fendi è quello della Fondazione Alda Fendi–Esperimenti. Si tratta di uno speciale hub creativo installato in palazzo di 3.500 metri quadri rinominato Rhinoceros nei pressi del Foro Boario, tra la Bocca della verità e l’arco di Giano. 

In oltre 90 anni di storia Fendi ha celebrato Roma, la propria città natale, in ogni modo possibile: casa, ispirazione, set. Una madre da amare, proteggere e di cui preservare la bellezza. Scegliere di tenere qui la sua prossima sfilata è come promettere ancora una volta che questo legame non si spezzerà mai.