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Trend alert: la cravatta

L'accessorio preferito della Milano Fashion Week Uomo

Trend alert: la cravatta L'accessorio preferito della Milano Fashion Week Uomo

C’è chi è costretto a indossarla tutti i giorni e chi non sa nemmeno annodarla; chi la considera un impiccio totalmente superfluo e chi la ritiene l’accessorio più indispensabile nel guardaroba maschile. Con chiunque concordiate, la verità è che la cravatta resta un item irrinunciabile. Lo dimostrano anche le ultime collezioni SS20 presentate durante la Milano Fashion Week dedicata al menswear, dove tutti, da Versace a Marni, da Fendi a Ermenegildo Zegna, hanno scelto di riportarla in passerella. Il motivo? Secondo gli esperti di moda, sopravvive perché è l'unico accessorio formale maschile che esprime personalità e umore. A tinta unita, a pois, a righe, slim, larga, lunga, corta, poco importa. Rappresenta quel tocco di colore, un motivo distintivo e l'affermazione di individualità ed eleganza.

Le origini di questa striscia di tessuto abilmente annodata intorno al collo affondano le radici molto più indietro nella storia. Inizialmente, la cravatta era una sorta di foulard, che i legionari romani portavano al collo per riparare la respirazione dalla polvere sollevata dalle avanguardie, ma basta osservare la tomba del primo imperatore cinese, Shih Huang Ti, e il suo l'esercito di terracotta risalente al 221 a.C. per scoprire la prima cravatta conosciuta. 
Scomparso per un lungo periodo, questo accessorio riappare nel 1600 durante la Guerra dei Trent'Anni (1618-1648), al collo dei mercenari Croati al servizio della Francia. La lieve differenza tra la pronuncia della parola francese per "Croati", "Croates", ed il corrispettivo slavo, "Hrvati", diede origine al termine "Cravate", ovvero "Cravatta". Da subito indossarla divenne di moda, tanto che Luigi XIV ne adottò la versione più antica sin da bambino, quella in pizzo. 
Da accessorio utilizzato per proteggere la gola dal freddo, pian piano la cravatta si trasforma sempre più in vezzo. Amato nell'Ottocento da poeti, artisti e dandy come Beau Brummell, diventa glamour e popolare nei primi anni del Novecento grazie a riviste di moda come Vogue Art-Goût-Beauté e, nei decenni successivi, cambia, si adatta alle mode del momento pur restando parte fondamentale del look maschile e anche di quello femminile. 

È quasi inevitabile, quindi, che, come dimostra l’ultima MFW, la cravatta sia uno dei trend della SS20. Decidere come indossarla spetta al gusto personale. Potete sfoggiarla non annodata, ma ultra chic come da Zegna o con un twist rock come da Versace, in versione foulard come da Dolce & Gabbana o slim e alternativa come da Les Hommes