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Il cinegiornale fashion: Catherine Spaak in… Il gatto a nove code

Il cinegiornale fashion: Catherine Spaak in… Il gatto a nove code

Film: Il gatto a nove code (1971)

Personaggio: Anna Terzi

Attrice: Catherine Spaak

Costumista: Carlo Leva

Regista: Dario Argento

Benvenuti nella nostra nuova rubrica settimanale: il cine-personaggio della settimana! Per inaugurarla abbiamo scelto un giallo un po’ dimenticato… Il gatto a nove code (1971) del grande Dario Argento. Il personaggio di Anna Terzi è una tipica femme fatale nella trama, ma il suo look è ben diverso dal ‘solito’ hippie-chic anni Settanta. Complicati giochi d’intrecci e di bende accentuano in un primo tempo la sua ferita al polso, per poi sottolineare sempre di più la carica erotica del personaggio. L’acconciatura ci può sembrare oggi francamente fuori moda, ma i completi e i vestiti di jersey hanno un aspetto atemporale che ci ha conquistato.

Che designer sceglierebbe Anna Terzi al giorno d’oggi? Sicuramente Joseph Altuzarra, il beniamino della moda newyorchese. Lo stilista si è spesso ispirato agli anni Settanta, usando colori spenti, materiali aderentissimi e tagli asimmetrici. Oppure le piacerebbe il lavoro di Victoria Bartlett per VPL, i suoi materiali agili e sportivi ma anche le linee fluide e sempre sexy.  

Altuzarra FW09, FW10, SS11

 

VPL FW10, SS10 

Come imitare lo stile di Anna Terzi? Innanzitutto il look deve avere almeno un dettaglio a X (un po’ alla Jean-Paul Gaultier, per intenderci), che siano i tagli sulle spalle o magari le fibbie delle scarpe. I colori devono essere pastello: blu chiarissimo, lillà, arancione chiaro… e poi grigi scuri e beige. Sì a vestiti con spacchi importanti; se la scelta ricade sui pantaloni, devono essere lunghissimi, e possibilmente in ton-sur-ton con il blazer che gli accompagna, se non addirittura una tuta. La scelta è fra scollature profondissime e colli altissimi: niente vie di mezzo per le femmes fatales degli anni Settanta. Infine, il trucco: tantissimo khôl e mascara per accentuare gli occhi da bambola, e appena un po’ di rossetto nude sulle labbra.