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L'ossessione della moda per i cavalli

Una potenza e un'eleganza che non hanno mai lasciato indifferente la pubblicità di moda

L'ossessione della moda per i cavalli Una potenza e un'eleganza che non hanno mai lasciato indifferente la pubblicità di moda

Il cavallo ha la forza esplosiva, una fisicità complessa, obbliga ad avvertire una forma di timore e rispetto che si riserba solo alle figure autoritarie e silenziose ma decise nei modi e nelle azioni, imprevedibile e straripante, effigie di un’eleganza che anche nel moto non si scompone, non lascia spazio alla confusione e all’impacciatezza. La moda ha bisogno di trasmettere questi stessi valori, è per questo forse che mai come nell’ultimo periodo il cavallo è diventato soggetto di molte campagne, ripreso statico o nel momento più esplosivo. La moda ha bisogno di garantirsi rispetto e di trasmettere un’immagine di sé concreta, riflessiva ma pronta a emergere con la forza del gesto, e il dialogo anche simbolico tra gli abiti e questo animale, sono e sono stati un motivo sfruttato ampiamente nella comunicazione pubblicitaria di moda.

 

OGGI

Nell’ultimo periodo è evidente una ripresa di quella che è l’estetica country, emblematica nella diffusione dei camperos, che può spiegare le scelte delle campagne pubblicitarie uscite nell'ultimo anno, le quali hanno sfruttato ranch -come nel caso degli scatti delle sorelle Kardashian per Calvin Klein - ma anche praterie e altri paesaggi rappresentativi di quel mondo. Per alcune case di moda il cavallo rappresenta un simbolo dell’azienda, una tradizione da perseguire, come per esempio Hermès, maison nata appunto per la produzione di selle e attrezzature sportive. C’è chi lo ha come logo, vedi Burberry, che lo rappresenta in versione medioevale, cavalcato da un cavaliere con uno stendardo, infine c’è invece chi lo adotta come motivo da richiamare per onorare il proprio fondatore, come per accade per Dior, nota infatti è la passione che aveva monsieur Dior per questi animali. Proprio nella collezione Cruise 2019 il direttore artistico Maria Grazia Chiuri ha fatto sfilare le modelle in quello che era letteralmente un rodeo, dal forte gusto ispanico. Nella campagna pubblicitaria è invece Jennifer Lawrence a condividere la scena con un cavallo nero, che si nasconde tra i muri bianchi, creando un senso di calma surreale in una serie di scatti incredibilmente belli.

Gucci da qualche periodo collabora per la realizzazione delle sue campagne con l’artista illustratore spagnolo Ignasi Monreal, che un cavallo nero - ancora una volta il colore preferito - lo ha disegnato, per la campagna dal gusto simbolista SS18, inserendolo in un paesaggio distopico in cui il cavaliere con la corazza oro guarda un cellulare. Anche per la campagna Retro SS20 Gucci ha scelto come protagonista, accanto a creazioni esagerate, veri cavalli, ritratti dal regista Yorgos Lanthimos nelle location più disparate di Los Angeles: in spiaggia, in hotel, in piscina, persino su un aereo. L'animale torna davanti all'obiettivo come simbolo di quella libertà assoluta che era anche il tema dell'ultima sfilata dalla Maison italiana. 

Tornando a Burberry, di recente Tisci ha deciso di sfruttare il contrasto tra un enorme cavallo nero e la delicatezza della nuova linea di gioielli The Burberry Alphabet, così come aveva utilizzato un cavallo in un video stupendo per la collaborazione con Nike di qualche anno fa. Se non siete rimasti indifferenti al fisherman hat, uno dei trend del momento, uno dei marchi specializzati in questo è Ruslan Baginskiy, che in una savana con cavalli ha scattato la sua collezione Resort 2019. 

Non solo i brand di moda più alta hanno fatto questa scelta stilistica, negli occhi di tutti gli appassionati di streetwear ci sarà senza dubbio la collaborazione tra Ralph Lauren e Palace, che ha utilizzato proprio un cavallo, che superava in salto un’auto da corsa, rappresentando il contrasto di stile presente tra i due marchi. Come per Gucci, nella collezione SS18, anche il brand belga Y/Project ha fatto cavalcare ad un suo modello in giacca rosa un bellissimo cavallo bianco maculato. Tuttavia una delle campagne che ha saputo esprimere quella sorta di ambiguità che caratterizza l’equino è quella di G-Star RAW, che lo immerge in un contesto totalmente diverso rispetto agli altri, in una città, a passeggio sotto ponti, mentre bmx e moto sfrecciano intorno a lui. 

 

NELLA TRADIZIONE

Nella storia della moda il cavallo era un elemento che rientrava in un’ambientazione tematicamente più ampia, western o country, e in parte è rimasto questo collegamento, come nella campagna SS17 di Versace, che ruota interamente attorno ai cavalli. Negli anni recenti tuttavia le connessioni che sembravano logiche sono state stravolte, o almeno messe da parte, preferendo inserire un animale in tutto il suo valore simbolico ed evocativo così forte in paesaggi decisamente meno scontati. Basti pensare alla potenza cromatica della campagna di Louis Vuitton SS16, con un cavallo nero che inserito in un’architettura rosa sgargiante crea, insieme a Lea Seidoux, un’effetto scenico fortissimo, così come con un'altra star come Kendall, che lo insegue nel video per i 70 anni di Longchamps. Tanti sono i nomi e le interpretazioni, Chloè, Loewe e un bellissimo cavallo nero anche per lo spirito gotico di Alexander McQeen.

Due tra i più grandi fotografi di moda degli ultimi anni come Oliviero Toscani e Mario Testino sono accumunati dal gran numero di scatti che coinvolge i cavalli. Toscani li ha resi celebri in uno dei suoi scandalosi scatti per Benetton, ritraendoli durante un accoppiamento, mentre Testino li ha utilizzati molto più spesso. Soprattutto per editoriali stranieri. Sono rare le volte in cui Testino utilizza i cavalli per foto statiche, solitamente i suoi cavalli sono fotografati durante un’azione, che può essere una semplice camminata a trotto, al galoppo o addirittura durante un salto. Simbolismo, silhouette e potenza, il miglior modo per descrivere la moda, così come i cavalli.