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Fiorucci SS19: inseguire lo streetwear

Ecco il lookbook

Fiorucci SS19: inseguire lo streetwear Ecco il lookbook

Fiorucci è tornato, con dei nuovi proprietari inglesi che promettevano di unire l’iconicità del suo periodo d’oro con un’attitude contemporanea. Osservando le prime collezioni presentate e, in particolare, il lookbook per la SS19, pare, però, che l’obiettivo non sia ancora stato raggiunto. Le ultime proposte includono un mood mash-up tra sixties e nineties con forti influenze street. Le silhouette si assottigliano, diventano più aderenti, nonostante la presenza di felpe e pantaloni della tuta e a rendere speciali molti degli outfit proposti nel lookbook sono stampe tie dye e motivi floreali, con qualche concessione alla logo mania. Non mancano cappello a secchiello e shorts da ciclista, pezzi cult per la prossima stagione calda, ma l’elemento più interessante è il giubbotto in denim cropped, spesso abbinato a pantaloni fantasia. Tutto giusto. Tutto carino, ma troppo conforme alle proposte di una qualsiasi marchio teen o low coast. Non parliamo dei materiali, solo dello stile.

Elio Fiorucci - vi abbiamo raccontato la sua leggendaria storia poco tempo fa - è stato forse il primo vero cool hunter della storia della moda, era lui a dettare lo stile, sempre alla ricerca di qualcosa di unico, nuovo, fresco. Sempre un passo davanti agli altri. Per questo ha reso il suo store e il suo marchio famosi e per questo ha ispirato gente come Jean Paul Gaultier o Marc Jacobs. Non c’è niente di male nell’incorporare elementi street o i pantaloni da ciclista, il problema è che da un brand innovativo (ma sempre alla mano ed ironico) proporre un capo solo perché trendy, senza ironia o un twist unico, è troppo poco. Tutti noi amiamo Fiorucci e speriamo che la prossima collezione ci ricordi il perché.