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Come sarà il nuovo Burberry firmato Riccardo Tisci

In attesa della sfilata durante la LFW

Come sarà il nuovo Burberry firmato Riccardo Tisci  In attesa della sfilata durante la LFW

Il momento è quasi arrivato. Dopo l’annuncio dello scorso marzo, lunedì 17 settembre vedremo finalmente la prima collezione Burberry firmata Riccardo Tisci in occasione della London Fashion Week. La nomina del designer pugliese alla guida della casa di moda inglese, arrivata quasi a sorpresa dopo che molti davano per certo il nome di Phoebe Philo, ha lasciato qualche perplessità, ma Tisci è pronto a rivoluzionare il più iconico brand inglese. La sfilata Burberry è senza dubbio l'evento più atteso di tutta la Settimana della Moda londinese (che per questa edizione avrebbe potuto chiamarsi tranquillamente "Tisci Fashion Week"): il matrimonio tra il brand simbolo della moda e della cultura inglese e il talentuoso designer italiano non può che essere entusiasmante.  

L'action plan di Tisci

Dopo dodici anni passati come direttore creativo di Givenchy, anni in cui Tisci ha imposto la sua estetica, a tratti gotica, ricca di riferimenti religiosi, che giocava sul contrasto tra capi street e eteree gonne in tulle, il designer è chiamato ora a confrontarsi con la lunghissima tradizione di Burberry. Lo scorso maggio Tisci aveva svelato sul suo profilo Instagram la prime foto della collezione Resort SS19: secondo le parole dello stesso stilista, i capi sono un omaggio alla bellezza, alla storia, alla tradizione del brand. Il tributo si traduce nei pezzi chiave del guardaroba Burberry, come il trench, la giacca trapuntata, il kilt, il poncho con stampa monogram e la barn jacket. La classicità dei capi incontra però fin da subito la visione estetica di Tisci, che negli scatti della campagna utilizza ancora una volta modelli androgini, di cui non rivela i volti, perfettamente in accordo con il suo immaginario gender fluid contemporaneo. Come è consuetudine per un designer alle prese con la prima collezione in una nuova maison, si tende sempre ad “andare sul sicuro” riproponendo in chiave aggiornata gli item più iconici e classici del brand. Nonostante la Resort SS19 (anche se disegnata dal design team di Burberry) possa far pensare a questo, è praticamente sicuro che Tisci non si accontenterà di portare in passerella il classico trench, ma, al contrario, creerà fin da subito qualcosa di assolutamente nuovo.

Secondo l’autorevole Business of Fashion, Tisci seguirà quello che è stato il piano d’azione di Alessandro Michele appena sbarcato da Gucci, il che significa: esordire con una collezione coraggiosa, d’impatto, che spezzi completamente il prima dal dopo, rinnovare tutti gli store del brand (operazione già cominciata), scattare campagne innovative e diverse dal solito, e dare vita a nuove iniziative. Burberry firmato Tisci farà dell’innovazione digitale la sua missione. Il nuovo direttore creativo ha capito fin da subito che il luogo da cui far ripartire il brand, per aprirlo ad un pubblico sempre più ampio, è Instagram. Tisci non solo ha dato qualsiasi annuncio riguardante la sua nuova carriera da quella piattaforma, ma il social diventerà parte integrante anche della rete di vendita di Burberry. La casa di moda inglese, infatti, seguirà una nuova strategia di ‘drop’ del prodotto: i capi in edizione limitata della prima collezione disegnata da Tisci saranno infatti disponibili per l’acquisto per 24 ore proprio su Instagram e WeChat. Subito dopo la sfilata gli item saranno anche acquistabili fisicamente nel flagship store di Burberry in Regent Street a Londra: Riccardo Tisci porta così ad un livello mai visto la strategia del see now buy now.

 

La rivoluzione inizia dal logo

Seguendo l’esempio di Hedi Slimane da Saint Laurent prima, e da Celine poi, la prima vera rivoluzione Burberry firmata Tisci è stata senza dubbio la trasformazione del font e del logo del marchio, logo che non veniva cambiato da più di venti anni. Il famoso creativo inglese Peter Saville ha intrecciato le iniziali di Thomas Burberry in un pattern rosso e bianco su uno sfondo color miele: la #newera di Tisci parte da qui. Saville ha anche ridisegnato il logo della maison, la scritta ha ora un respiro più ampio, è più giovane e diretta. Sembra essere proprio questa la direzione intrapresa da Tisci: partire dal ricco passato dal marchio, profondamente legato alla terra in cui nasce, per renderlo più contemporaneo e desiderabile agli occhi di un pubblico sempre più giovane. Il nuovo monogram di Burberry è andato a ricoprire gli ombrelloni sulle spiagge di Sunset Beach, NY, le facciate degli edifici di Soho e Shanghai, i tram di Hong Kong, i muri di Milano e il flagship store di Londra.

 

Le collaborazioni

La nuova era di Burberry, però, non si discosta molto da alcune decisioni prese dall’ex direttore creativo Christopher Bailey, che si sono rivelate vincenti sia da un punto di vista dell’immagine che di mercato. Bailey ha intuito fin da subito le potenzialità di una collaborazione con un altro marchio. La collezione realizzata insieme a Gosha Rubchinskij non solo è riuscita a far incontrare la rigida e classica immagine di Burberry con l’estetica street e young del designer russo, ma è stata anche un incredibile successo di pubblico e ha aperto le porte a dei potenziali clienti sempre più giovani. Tisci è un maestro delle collaborazioni, basti pensare alla linea disegnata con Nike andata subito sold out. Appena sbarcato da Burberry, Tisci ha annunciato una collaborazione con Vivienne Westwood, in uscita a dicembre: una mossa ulteriore volta a rendere il marchio sempre più innovativo e interessante. 

La collaborazione con Gosha comprendeva capi più street e portabili. Tisci aveva riscosso un successo enorme con le felpe con la stampa del rottweiler o quelle di Bambi, portando in passerella capi prettamente street e sportivi, anticipano l’attuale trend dello sportswear. Noi siamo sicuri che Tisci svecchierà Burberry, donerà un’immagine più giovane e dinamica, anche grazie al nuovo pattern. Riccardo Tisci porta con sé una lunghissima esperienza nell’haute couture. Trasparenze, pizzi, applicazioni, inserti oro, frange, piume, frutto di un incredibile livello di sartorialità e maestria, conoscenze e abilità che il designer trasmetterà anche a Burberry. Lo streetwear incontra l’alta moda.

 

La famiglia

L’ultima sfilata di Christopher Bailey è stata chiusa da Cara Delevigne con indosso una cappa arcobaleno, foderata nel classico pattern Burberry, chiaro omaggio alla comunità LBGTQ. La tradizione incontra la contemporaneità e il futuro nel volto della modella inglese per eccellenza. Tisci è stato il primo a mandare in passerella modelle transgender, e da questo punto di vista la sua visione e quella di Bailey coincidono. Oltre al fatto di essere cresciuto in una famiglia molto numerosa a cui è legatissimo, il designer pugliese ha stretto amicizie strettissime nel mondo della moda e dello spettacolo. Madonna, Rihanna, Julia Roberts, Marina Abramòvic, le muse Mariacarla Boscono, Kate Moss, Joan Smalls, senza dimenticare l’intero clan Kardashian (è stato lui a disegnare il vestito da sposa di Kim, oltre ad essere stato uno dei primi a credere nella futura carriera nella moda di Kanye), o la modella transgender Lea T, fanno tutti parte della famiglia allargata di Tisci. Personaggi e celeb indubbiamente molto lontani dall’eleganza composta e dalla sensualità sussurrata di Burberry. Bailey per il rilancio del marchio aveva scelto volti appartenenti all’aristocrazia inglese, prima fra tutti proprio Cara Delevigne. Ora Tisci deve trovare l’equilibrio giusto tra l’immagine pulita e sofisticata di Burberry e la sua estetica più eccessiva e stravagante. Un’Inghilterra contemporanea, multirazziale, cool e moderna perfettamente incarnata da Adwoa Aboah, che scommettiamo continuerà a traghettare Burberry nel ventunesimo secolo. 

Con il supporto già dimostrato da Nicki Minaj, Naomi Campbell e Beyoncé, Riccardo Tisci è pronto a conquistare il mondo con il suo nuovo Burberry.