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2018 Trend alert: la collana di conchiglie

Da moneta primitiva a must have di stagione

2018 Trend alert: la collana di conchiglie  Da moneta primitiva a must have di stagione

Speravamo di essercene liberati tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 e, invece, no: le collane di conchiglia sono tornate più trendy che mai.

Basta navigare un po’ in rete per accorgersene: da Alexa Chung a Leandra Medine (che amano particolarmente il marchio turco Tohum), nessuna sembra più poterne fare a meno; ma è veramente tutta colpa delle fashion blogger se questi ricordi della nostra tragica infanzia fashion sono il must have di stagione?

Certo una parte della responsabilità da parte loro è innegabile, perché tutto quello che indossano inevitabilmente influenza schiere di followers, ma quelli da ringraziare o da crocifiggere, a seconda che amiate o meno questo accessorio, sono Prada e Louis Vuitton.

Si sa, la Signora Miuccia ha fatto di un’intelligente rivisitazione del brutto sia una forma d’arte sia un marchio di fabbrica, quindi, in quest’ottica, non stona nemmeno quel girocollo di cipree e altre conchiglie che spunta a completare capi in velluto a coste dal sapore 70s e maglioni d'angora. Già, perché la vera mossa geniale di Prada è abbinare un gioiello tipicamente estivo con pezzi della collezione autunno-inverno.

E Vuitton? Kim Jones, nella sua collezione per la maison francese, ricrea il più classico dei matrimoni stilistici: camicia hawaiana e collana puka.

Originario proprio delle Hawaii, questo accessorio è esploso in popolarità, almeno negli States, negli anni '70 e ha fatto ciclicamente il suo ritorno nelle decadi successive.

A farlo salire alla ribalta è stato un certo David Cassidy, attore-cantante di una vecchia sit-com intitolata The Partridge Family, insieme a Elvis che lo sfoggiava nel film Blue Hawaii, mentre, tra le donne, la più copiata è stata Elizabeth Taylor, una diva che in fatto di gioielleria è sempre stata informata e colma di Cartier, Bulgari e Tiffany messi insieme. Uscita dall’isola in cui è nata, la collana puka, conquistata Hollywood, è diventata un cult tra hippies e surfers.

Chissà per quale strano scherzo del destino, da oggetto per i tipi cool delle onde si è trasformata, col passare del tempo, in accessorio più diffuso tra frequentatori di discoteche della riviera romagnola, membri di confraternite e, come ha ben sottolineato qualcuno, tra il cast di ogni serie di film drammatici per adolescenti della CW.

Uno dei modelli preferiti dalle uber-influencer non è la collana puka (grazie a Dio!), ma quella di cipree. Queste conchiglie arrivano dalle Maldive e, pare, siano state la prima moneta internazionale della storia umana. Nell'Africa antica rappresentavano ricchezza e venivano scambiati per cibo, beni e servizi, ma in altri posti poteva assumere valenze diverse. Sulle isole Fiji venivano trasformate in collane e indossate dai capi tribù come simbolo di grado; nella tradizione giapponese, la donna in travaglio teneva in mano conchiglie di ciprea per aiutare la progressione del parto; a Pompei le donne indossavano collane di conchiglie di ciprea come simbolo di fertilità; mentre altrove erano tra i rimedi popolari per il malocchio. 

Ma torniamo al nostro problema fashion.

Certo, gli amanti del must have 2018 potranno esaltare quel sapore un po’ naif che racconta di spiaggia e salsedine, ma, se proprio non ne potete farne a meno, portatela solo in vacanza o scegliete la versione meno “nature”, ma più cool di gioiellieri come Aurielie Bidermann.